Dal libro del Siràcide
Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l’offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,
come può ottenere il perdono di Dio?
Chi espierà per i suoi peccati?
Ricòrdati della fine e smetti di odiare,
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l’alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui.
Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l’offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,
come può ottenere il perdono di Dio?
Chi espierà per i suoi peccati?
Ricòrdati della fine e smetti di odiare,
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l’alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui.
Salmo responsoriale (Sal 102)
Il
Signore è buono e grande nell’amore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
Dal
Vangelo secondo Matteo
In quel
tempo, 21Pietro si avvicinò a
Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante
volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». 22E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a
sette volte, ma fino a settanta volte sette.
23Per
questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i
suoi servi. 24Aveva cominciato
a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila
talenti. 25Poiché costui non
era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la
moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. 26Allora il servo, prostrato a terra, lo
supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. 27Il padrone ebbe compassione di quel servo,
lo lasciò andare e gli condonò il debito.
28Appena
uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo
prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che
devi!”. 29Il suo compagno,
prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti
restituirò”. 30Ma egli non
volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il
debito.
31Visto
quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a
riferire al loro padrone tutto l’accaduto. 32Allora
il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho
condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. 33Non dovevi anche tu aver pietà del tuo
compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. 34Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli
aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.35Così anche il Padre mio celeste farà con voi
se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
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Avvisi
Lunedì
18-
riunione animatori adolescenti
Martedì
19-
ore 20.30: Consiglio pastorale parrocchiale
Mercoledì
20-
ore 15.00: riunione del gruppo della carità
Giovedì
21:
incontro (pizzeria) per tutti i collaboratori e collaboratrici dei vari servizi
alla nostra chiesa (pulizie e altro).
Partenza ore 19.00 davanti alla chiesa
Venerdì
22-
ore 17.30: 2° incontro Cresimandi
20.30: riunione di tutte le catechiste (i)
per la programmazione annuale
Preghiera
Non c’è nulla di più difficile della
misericordia e del perdono,
nulla di meno spontaneo, nulla di più
eroico.
E tu, Signore Dio, come se non bastasse, ci
chiedi addirittura, attraverso Gesù, di non porre limiti, di non piantare
paletti,
di non dire mai ‘basta’, di continuare ad
offrire sempre, senza mai stancarci, una bontà a tutta prova. Ma per quale
ragione, Signore, dovrei rinunciare alla vendetta,
per quale motivo potrei passar sopra alle
offese?
In fondo è una questione di giustizia: dove
andremmo a finire
se l’ ingiustizia e il sopruso non venissero
sanzionati?
Il mio ragionamento, tu lo sai, non fa una,
grinza,
ma tu mi proponi una considerazione che mi
spiazza del tutto.
Tu mi
chiedi di andare oltre i semplici criteri di giustizia e di mettermi sul piano
del tuo agire; mettermi, cioè, dalla tua parte e capire il tuo comportamento
verso di me, perché io possa ispirarmi ad esso nel rapporto con il mio
prossimo.
Che cosa sono i piccoli debiti degli altri
verso di noi
di fronte al debito che abbiamo nei tuoi
confronti e che tu ci hai offerto con grande abbondanza e nostra sorpresa?
Se siamo così esigenti e verso gli altri,
perché non consideriamo quello che ti dobbiamo e quello, che tu, ci hai
condonato e perdonato?
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