sabato 18 luglio 2015

AscoltarTi è una festa - XVI Domenica del Tempo Ordinario

19 luglio 2015

Letture - XVI domenica del T.O. - Anno B

Prima Lettura Ger 23, 1-6
Dopo aver rimproverato duramente la condotta dei capi del popolo, Dio, per bocca del profeta Geremia, annuncia la restaurazione e il ritorno dall'esilio di Babilonia. Predice la ricostruzione di Gerusalemme e la nascita di un vero re che sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia.
Dal libro del profeta Geremìa
Dice il Signore:
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Perciò dice il Signore, Dio d'Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore.
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore -
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia».

Salmo Responsoriale
L'immagine del gregge-popolo di Dio presentata da Geremia, trova nel salmo una sua esplicitazione. Solo pastori secondo il cuore di Dio sapranno offrire al gregge cure e protezione adeguate. Così fa Dio per i suoi. Fa festa.
Dal Salmo 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Seconda Lettura Ef 2, 13-18
Paolo espone agli abitanti di Efeso ciò che Dio ha realizzato per mezzo di Cristo: attraverso la croce e la risurrezione, ha riconciliato gli uomini tra loro e con Dio, radunandoli in un solo gregge, di cui egli è il vero ed eterno pastore. La riconciliazione attuata dal sangue di Cristo è pietra miliare per l'unità e la pace tra gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l'inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.

Vangelo Mc 6, 30-34
Dopo l'esperienza dell'annuncio e della testimonianza, Gesù offre ai suoi apostoli un luogo e un tempo di riposo. È il tempo dell'intimità e della comunione con il Pastore, il Maestro, Colui che conduce i suoi alla sorgente della vita eterna. È il tempo di dimorare nell'amore per aprirsi poi, sull'esempio dell'unico Signore, con commozione e sollecitudine, ai fratelli e alla folla, gregge senza pastore.
Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

L'arco
Da "Cerchi nell'acqua" - Bruno Ferrero © Elledici
Un giorno, il santo abate Antonio conversava con alcuni dei giovani che avevano scelto di vivere come lui nel deserto. Un cacciatore che stava inseguendo una preda si avvicinò con deferenza.
Ma vide che il santo abate e i giovani che lo attorniavano ridevano allegri e scuotendo la testa li disapprovò con parole aspre.
L'abate Antonio gli parlò con calma.
«Metti una freccia nel tuo arco e scoccala».
Il cacciatore lo fece.
«Adesso lanciane un'altra, poi un'altra, poi ancora un'altra...», continuò il sant'uomo.
Il cacciatore protestò: «Se piego il mio arco tante volte così, si romperà!».
L'abate Antonio lo guardò sorridendo: «Succede così anche nella vita spirituale. La via di Dio costa sforzo.Ma se ci sforziamo oltre misura, presto verremo meno. È giusto perciò, di tanto in tanto, ricordarci che anche Dio si riposò, il settimo giorno».

Oggi ricordati dell'arco. E soprattutto ricordati del settimo giorno.

19 luglio - 16a domenica del tempo ordinario - anno B

liturgia settimanale

20 - Lunedì - 16.a Tempo Ordinario -  Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria. Liturgia: Es 14,15-18; Es 15,1-6; Mt 12,38-42

21 - Martedì - 16.a Tempo Ordinario.  Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria. Liturgia: Es 14,21-31; Es 15,8-17; Mt 12,46-50

22 - Mercoledì - 16.a Tempo Ordinario - S. Maria Maddalena (m) - [P]
Ha sete di te, Signore, l'anima mia Liturgia: Ct 3,1 - 4a opp. 2Cor 5,14-17; Sal 62; Gv 20,1-2.11-18

23 - Giovedì - 16.a Tempo Ordinario - S. Brigida, patrona d’Europa (f)
Benedirò il Signore in ogni tempo. Liturgia: Gal 2,19-20; Sal 33; Gv 15,1-8  

24 - Venerdì - 16.a Tempo Ordinario. Signore, tu hai parole di vita eterna
Liturgia: Es 20,1-17; Sal 18; Mt 13,18-23

25 - Sabato - 16.a Tempo Ordinario - S. GIACOMO (f) - [P]
Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. Liturgia: 2Cor 4,7-15;
Sal 125; Mt 20,20-28
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preghiera sul Vangelo

Signore, tu vedi attorno a te tanta sofferenza e nessuno che prenda a cuore la sorte dei poveri e dei deboli. Riconosci il disorientamento, la tristezza e la solitudine,
il desiderio di qualcuno che venga ad offrire un po' di luce
per riconoscere la strada giusta, che spezzi il pane della saggezza per far fronte a tanti messaggi seducenti, a guidare con delicatezza e benevolenza sulla via di Dio. L’attesa sincera di tanta gente, le loro domande ed i loro dubbi, il loro sfinimento, le loro pene ti commuovono nel profondo. Per questo ti lasci condurre dalla compassione e non ti sottrai alle loro richieste. Per questo, infatti, sei venuto. Questo è l'obiettivo della tua missione.
E non solo allora, ma anche oggi, Gesù.
Quando le cose vanno male, a patire per primi sono sempre
i poveri, i piccoli, quelli che non contano.
Perché le vittime designate dei momenti di crisi
sono ancora loro, in balia dei furbi, degli astuti, dei forti.
Donaci, dunque, la tua compassione, che è reazione coraggiosa,
condivisione audace, offerta generosa di aiuto.

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Venerdì 24 luglio - ore 20.30 -  conclusione del Grest, con un invito particolare ai genitori