sabato 10 ottobre 2015

11 ottobre 2015


28a domenica  tempo ordinario
Festa della nostra parrocchia



Calendario liturgico

12 - Lunedì - 28.a Tempo Ordinario  Il Signore si è ricordato del suo amore. Liturgia: Rm 1,1-7; Sal 97; Lc 11,29-32
13 - Martedì - 28.a Tempo Ordinario - I cieli narrano la gloria di Dio
Liturgia: Rm 1,16-25; Sal 18; Lc 11,37-41
14 - Mercoledì - 28.a Tempo Ordinario - Secondo le sue opere, Signore, tu ripaghi ogni uomo. Liturgia: Rm 2,1-11; Sal 61; Lc 11,42-46
15 - Giovedì - 28.a Tempo Ordinario - S. Teresa di Gesù
Con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. Liturgia: Rm 3,21-30a;
Sal 129; Lc 11,47-54
16 - Venerdì - 28.a Tempo Ordinario - Tu sei il mio rifugio, Signore. Liturgia: Rm 4,1-8;
 Sal 31; Lc 12,1-7
17 - Sabato - 28.a Tempo Ordinario - S. Ignazio di Antiochia (m) - Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Liturgia: Rm 4,13.16-18; Sal 104; Lc 12,8-12
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catechismo: sabato 17 (ore 10.00): 3a e 5a elementare - giovedì e venerdi: ragazzi delle medie

Giovedì 15 - ore 20.30: Celebrazione penitenziale in preparazione alla Cresima per i ragazzi di 3a media della nostra parrocchia, con i ragazzi della parrocchia di S.Martino. Sono invitati anche i genitori.
Preghiera sul Vangelo

Nella nostra esistenza, tu, Gesù, non vuoi essere quello che si chiama un optional: prezioso, importante, ma non decisivo e indispensabile. Tu chiedi ai tuoi discepoli di riconoscerti come l'unico, il solo Signore della loro esistenza, davanti al quale ogni cosa e ogni persona passano in secondo piano. Ecco perché la ricchezza rappresenta  una sorta di zavorra di cui, al momento debito, ci si deve sbarazzare se si vuol restare fedeli al Vangelo. Perché arrivano momenti in cui scegliere te, Gesù, vuol dire essere disposti a perdere qualunque altro bene. Perché, prima o poi, ci si accorge che non è possibile conservare te
assieme a mille altre realtà. Liberami, allora, Signore, da tutto ciò che rappresenta una ricchezza: dai miei beni, da quello che ho accumulato, dalle mie qualità, che considero un tesoro con cui procurarmi vantaggi, dalla voglia di imporre le mie idee. E donami di abbandonarmi a te senza preclusioni e senza remore.

Preghiera per la famiglia

Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore dell’amore vero;
a voi con fiducia ci rivolgiamo.
Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazareth,
mai più nelle famiglie si faccia esperienza
di violenza, chiusura e divisione:
chiunque è stato ferito o scandalizzato
conosca presto consolazione e guarigione.
Santa Famiglia di Nazareth,
il prossimo Sinodo dei Vescovi
possa ridestare in tutti la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen.  (Papa Francesco)


Letture - XXVIII domenica del T.O. - Anno B

Prima Lettura Sap 7, 7-11
Dal libro della Sapienza
Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è come un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l'argento.
L'ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

Salmo Responsoriale
Saziaci, Signore, con il tuo amore:
gioiremo per sempre.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rendi salda.

Seconda Lettura Eb 4, 12-13
Dalla lettera agli Ebrei
La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

Vangelo Mc 10, 17-30
Dal vangelo secondo Marco
[In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?».

Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà»


Madre dell'alba