sabato 26 ottobre 2019

27 ottobre 2019

30 domenica tempo ordinario anno C

Prima lettura (Sir 35,15-17.20-22)
Dal libro del Siracide

  Il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.
Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso.
Non trascura la supplica dell’orfano,
né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre è accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
La preghiera del povero attraversa le nubi
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità.

Salmo responsoriale (Sal 33)
Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Seconda lettura (2Tm 4,6-8.16-18)
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo

Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone. Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Vangelo (Lc 18,9-14)
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

27 ottobre 2019 - 30a domenica del tempo ordinario

Avvisi

Lunedì 28- alle 20.30: riunione del Consiglio past. parrocchiale
……………………………………………………………………………………
Mercoledì 30 ottobre -ore 20.45: “Spazio aperto” propone un incontro culturale sull’Africa dal titolo: REPORTAGE DALL’AFRICA con Rosario Sardella ed Efram Tresoldi
……………………………………………………………………………………
Giovedì 31 ottobre - ore 7.00 davanti alla chiesa: partenza per la gita a Milano 
……………………………………………………………………………………
Giovedì 31 ottobre non c’è la Messa feriale delle ore 8.00, ma solo quella della vigilia di “Tutti i Santi” alle ore 18.00

Venerdì 1° novembre è la SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI
Le Messe hanno il solito orario festivo.
…………………………………………………………………………...
Nel pomeriggio di venerdì 1° nov. - alle ore 15.00- ci troviamo al santuario del Frassino per il Rosario e poi, in processione, ci rechiamo al Cimitero per la Celebrazione in suffragio dei defunti. (ore 15.30)
…………………………………………………………………………...
Sabato 2 novembre- si celebra la Messa anche alle ore 8.00 nella
  Comm. di tutti i fedeli defunti

preghiera sul Vangelo della domenica 

Perdonami, Signore Gesù, per tutte le volte che sono venuto a te
con l'arroganza del fariseo, pronto a segnalare quello che ho fatto per te, ad esibire i miei meriti,  a produrre tutto ciò che costituisce il mio tesoro di buone opere.
Grazie, Signore Gesù, perché di tanto in tanto la mia superficialità, il mio peccato mi rimettono con i piedi per terra e allora vengo a te con uno spirito contrito e riconosco quanto la tua bontà sia grande ed immeritata.
Perdonami, Signore Gesù, per tutte le volte che ho giudicato
i miei fratelli e i miei vicini, disposto a riconoscere la pagliuzza
che è nel loro occhio, senza avvedermi della trave che è nel mio,
e senza uno sguardo di benevolenza, ma con la durezza impietosa di chi si ritiene sempre nel giusto.
Grazie, Signore Gesù, perché talvolta tu mi raggiungi
attraverso la tua Parola e mi fai cogliere i miei sbagli,
i miei difetti, le mie inadempienze e così mi induci a scendere dal piedistallo e a ritrovare il senso della realtà, l’umiltà e la riconoscenza del figlio,
la benevolenza e l’amabilità del fratello,
la gratuita generosità di chi serve