sabato 19 novembre 2022

 20 novembre 2022

SOLENNITA' di N.S. Gesù Cristo, Re dell'universo

Dal secondo libro di Samuèle 2 Sam 5,1-3
 
In quei giorni vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.

Parola di Dio.
 

Salmo Responsoriale - Dal Sal 121 (122)

R. Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
 
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési - Col 1,12-20
 
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli. 

 

Vangelo - Dal Vangelo secondo Luca -Lc 23,35-43


In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

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Omelia  34a C

 

Il tema della regalità di Gesù è sullo sfondo di tutto il racconto del Vangelo di Luca della passione: si pensi all'entrata di Gesù a Gerusalemme, all'interrogatorio di fronte al Sinedrio, alle accuse al processo di fronte a Pilato, alla crocifissione.

Gesù è re nel momento della passione e del rifiuto. Ecco il senso profondo del suo essere re. E questo è fuori del tutto dai nostri schemi mentali!

Gesù era stato accusato con queste parole: «Sovvertiva la nostra nazione, proibiva di pagare i tributi a Cesare e diceva di essere il Messia Re» (23,2). E a una domanda di Pilato Gesù stesso risponde di essere re, ma in un modo diverso dalle accuse. 

Gesù è un re condannato e  innocente. E agli occhi degli uomini, la sua sembra una regalità da burla, da prendere in giro: gli uomini sono abituati a ben altri re e a ben altre manifestazioni della regalità! La storia ci ha insegnato come si comportano i re di questo mondo!

Questo Gesù lo aveva fatto già capire in precedenza, rimproverando i discepoli per le loro ambizioni di comando: «I re delle genti le dominano  e coloro che comandano   su di esse si fanno chiamare benefattori. Ma non così voi. Io sono in mezzo a voi come colui che serve» (Lc 22,25-27). C'è dunque una radicale differenza fra la regalità mostrata di re di questo mondo  e la regalità di Gesù.

 

«Questi è il re dei giudei» (v. 38). Proprio lì, sulla croce, Gesù si manifesta come re in tutto il suo splendore. Gesù muore fra due condannati (lungo la sua vita era stato sempre accusato di andare con pubblicani e peccatori): uno di questi  non comprende e, quasi lo sfida: («Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi!»); ma l'altro lo difende e riconosce  che la vita di Gesù è stata segnata solo dal bene: è un elogio sincero e riconoscente: “Egli non ha fatto nulla di male” Il buon ladrone intuisce, dietro la debolezza della Croce, la potenza dell'amore: «Ricordati di me quando verrai nel tuo regno». 

 

Gesù è re è perché domina sulla violenza e sulla cattiveria umana nel suo degrado più grande, perché rifiuta la potenza di Dio per salvare se stesso e perchè è resistente nell’amore fini in fondo. 

La sfida ripetuta sotto la croce:  lo dicono i capi  («Ha salvato altri, salvi se stesso, se costui è il Messia» v. 35), lo ripetono i soldati (v. 37) e lo riafferma il condannato (v. 39). 

 

Gesù è disposto al completo dono di sé, si abbandona totalmente alla debolezza della non violenza e dell'amore. Debolezza che, in realtà, è forza e grandezza.

E difatti il Crocifisso è risorto e il Figlio dell'uomo tornerà nella maestà della sua gloria

Il Cristo, crocifisso e risorto, regna già ora: oggi. È una regalità da vivere nella fede, é la continuazione della via della Croce. Come festeggiare, allora,  la regalità di Gesù? Come essere sicuri che siamo parte di questo regno? Vivendo le scelte stesse di Gesù re. 

 

E cioè:  lasciarci liberare, giorno dopo giorno, da Gesù, da ogni tipo di male e di egoismo, vivere l’impegno del servizio fraterno come dono, rinunciare ad ogni comportamento di arroganza e di prepotenza che schiaccia e umilia gli altri, essere veri e sinceri con noi stessi e gli altri cercando non l’apparenza, il prestigio e la bella figura per sentirci superiori, ma vivendo nella semplicità che crea relazioni buone che fanno crescere.

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preghiera dei fedeli


Venga il tuo Regno, Signore!

 

Signore Gesù, hai voluto condividere con noi la valle oscura della sofferenza e della morte. 

Noi ti ringraziamo perché non sei sceso dalla croce e così hai mostrato l’amore di chi sa dare la vita per i suoi amici. Ti preghiamo. 

 

Signore Gesù, dall’alto della croce sveli il vuoto dei nostri sogni di potenza. Dona alla chiesa il desiderio di servire con umiltà e pazienza.  Ti preghiamo. 

 

Signore Gesù, tu hai vinto, donando la vita. Libera la nostra società dall’ambizione e dall’ orgoglio. Coloro che portano responsabilità siano servitori leali del bene comune. Ti preghiamo.

 

Signore Gesù, tu sai come il nostro cuore sia scosso dalle devastazioni che feriscono popolazioni intere della terra.

La solidarietà ridoni a tutti coraggio, speranza e voglia di ricostruire. 

Ti preghiamo. 


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                            in vista dell'Avvento... 


Domenica prossima 27 novembre : 1a domenica di Avvento

 

Iniziamo a vivere la liturgia domenicale (e feriale), accogliendo le indicazioni del nuovo Messale per una partecipazione più attenta, consapevole e spiritualmente più ricca. 

E’ tempo di grazia, nell’attesa che rinnovi, nel Natale, la presenza del Signore che viene ogni giorno per noi.

Come vivere il tempo di Avvento?

 

Impegno nella preghiera

 

Sono disponibili alcuni libretti di preghiera, preparati dalla nostra diocesi. 

Impegno nella carità

 

In Avvento viene proposta ancora l’iniziativa “LA CESTA DELLA CARITA”. La domenica, chi lo desidera, può mettervi gli alimenti non deperibili che verranno dati alle persone bisognose, in particolare della nostra parrocchia e a quelle dell’emporio di Lugagnano- Sona- Sommacampagna.

E’ sempre richiesta e gradita la consegna di medicinali non scaduti.

 

                                   Impegno nella catechesi

 

Riprende la catechesi degli adulti presso alcune famiglie che hanno dato la loro disponibilità. Cominciamo già dalla prossima settimana per riflettere sul Vangelo della domenica seguente.

 

martedì

ore 9.00

fam. Tomellini-Marconi

Via Piemonte

mercoledì

ore 20.30

fam. Idone

Via Palladio 

giovedì

ore 16.00

fam. Santellani

Via Cesare Battisti

E’ previsto,  poi, 

un pomeriggio di preghiera e di adorazione personale l (il 7 dicembre)  vigilia dell’Immacolata. (16.30 - 17.45)

  Poi un incontro conclusivo comunitario vista del Natale, aperto a tutti (in particolare per i                     partecipanti alla catechesi) martedì 20 dicembre.