Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 29 agosto 2015
30 agosto 2015
Letture -
XXII domenica del T.O. - Anno B
Prima Lettura Dt 4, 1-2. 6-8
Il brano
sottolinea il senso fondamentale delle leggi e l'atteggiamento con cui Israele
deve disporsi di fronte ad esse: rispettarle nella loro integrità, senza
aggiungere e togliere nulla perché Dio è l'unico legislatore. La legge, che
costituisce la più grande ricchezza del popolo eletto, è un dono coinvolgente
ed esistenziale; essa emana da Dio stesso per incarnarsi in Israele, che
diventa così la rivelazione vivente del Dio vero davanti ai popoli.
Dal libro del Deuteronòmio
Mose parlò
al popolo dicendo: «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi
insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in
possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non
aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma
osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. Le
osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra
saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo
parlare di tutte queste leggi, diranno: "Questa grande nazione è il solo
popolo saggio e intelligente". Infatti quale grande nazione ha gli dèi
così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo
invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa
legislazione che io oggi vi do?».
Salmo
Responsoriale
È il salmo del comportamento morale per essere accolti nella
casa del Signore e partecipare al culto. Se agiremo anche noi come ci invita a
fare il salmista, saremo pazienti come Dio.
Dal Salmo 14
Chi teme il
Signore abiterà nella sua tenda.
Colui che
cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
Seconda
Lettura Gc 1, 17-18. 21b-22.27
Inizia la
lettura semicontinua dell'epistola di Giacomo. Il testo esordisce ribadendo il
dono di Dio: all'origine di tutto sta l'iniziativa gratuita e sovrana di Dio,
definito come Padre della luce; si evoca la creazione, operata per mezzo della
Parola, in cui risplende la paternità divina. La nuova creazione comporta
l'ascolto docile della Parola. Essa, accolta interiormente, sfocia nella prassi
come impegno personale e comunitario di carità operosa.
Dalla lettera di san
Giacomo apostolo
Fratelli
miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e
discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c'è variazione né
ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della
parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Accogliete
con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla
salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori
soltanto, illudendo voi stessi.
Religione
pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le
vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.
Vangelo
Mc 7,1-8.14-15.21-23
Dal vangelo secondo Marco
In quel
tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da
Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con
mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano
se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli
antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e
osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie,
di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono:
«Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi,
ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato
Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le
labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando
dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio,
voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di
nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è
nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le
cose che escono dall'uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]:
«Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di
male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno,
dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive
vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».
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Calendario liturgico
31 - Lunedì
- 22.a Tempo Ordinario - Il Signore viene a giudicare la terra.
Liturgia: 1Ts 4,13-18; Sal 95; Lc 4,16-30 -
1 - Martedì
- 22.a Tempo Ordinario. Sono certo di
contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Liturgia: 1Ts
5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37
2 -
Mercoledì - 22.a Tempo Ordinario. Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e
per sempre. Liturgia: Col 1,1-8; Sal 51; Lc 4,38-44
3 - Giovedì
- 22.a Tempo Ordinario - S. Gregorio Magno (m) Il Signore ha fatto conoscere
la sua salvezza, Liturgia: Col 1,9-14; Sal 97; Lc 5,1-11
4 - Venerdì
- 22.a Tempo Ordinario - Presentatevi al Signore con esultanza
Liturgia: Col 1,15-20; Sal 99; Lc 5,33-39
5 - Sabato
- 22.a Tempo Ordinario -Dio è il mio aiuto. Liturgia: Col 1,21-23; Sal 53; Lc 6,1-5
Avvisi
Domenica prossima 6 settembre la nostra chiesa ospiterà l’immagine della Madonna del
Frassino dalle ore 8,00 alle ore 12.00 (al termine della S.Messa) in preparazione
alla Celebrazione della “Regina del Garda”
prevista per la domenica 13 settembre. (v. manifesto in bacheca).
Preghiera sul Vangelo
Tu sai bene, Gesù, dove sta veramente il
pericolo e non ti lasci impressionare da chi si ostina a compiere riti di
purificazione per liberarsi dal male che proviene dall’esterno.
Non è da quello,
infatti, che dobbiamo guardarci,
ma dalla cattiveria che
esce dal profondo del nostro cuore
e rivela un' esistenza
deturpata e devastata.
Tu chiami per nome,
Gesù, i diversi aspetti,
che assume questo
male, capace di inquinare
e rovinare
seriamente questa nostra vita.
Dal nostro cuore,
infatti, possono uscire gesti e parole
ispirati da
vendetta ed astio, da invidia e gelosia,
da malvagità e
tradimenti, da voglie insane e piaceri sconsiderati,
dalla superbia e
dall’ orgoglio.
Ecco il nome di
quelle malattie che ci devono impensierire.
Ecco su che cosa
concentrare i nostri sforzi e il nostro impegno,
se veramente
desideriamo accogliere il tuo Vangelo.
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