domenica 11 maggio 2014

Messa di Prima Comunione


Le seguenti osservazioni di un parroco non riguardano la nostra parrocchia ma sono comunque interessanti per cogliere alcuni elementi importanti da tener presenti quando si celebra la Messa di Prima Comunione.Per quanto riguarda la nostra Celebrazione del 4 maggio, ho avuto una buona impressione: è stata seguita con attenzione da parte dei bambini e il “clima” in chiesa mi sembrava positivo, sia per l’attenzione, che per la partecipazione dei presenti… Ora cerchiamo di aiutare i bambini a vivere l’ Eucarestia con continuità e costanza. E questo è veramente il “bello” della festa !!!

La festa è un avvenimento importante  da celebrare con un contorno di fatti piacevoli e   destinati a sottolinearne l'importanza, in modo da, renderla una tappa significativa della vita che rimanga nel profondo della memoria,  così che anche a distanza di tempo sia piacevole ricordarla. Affinché la festa sia vera è necessario che il contorno per rendere importante e indimenticabile l'avvenimento non contraddica e non rovini il suo significato autentico.
Esempio. Se si vuole far festa per il ritorno di un amico da un paese lontano, è necessario che   egli sia accolto in un ambiente bello e festoso,  da persone che gli vogliono bene, da doni di suo gradimento, e soprattutto dall'interesse e dall'attenzione centrati su di lui. Se dopo pochi minuti che l'amico è arrivato, tutti se ne vanno in un'altra  stanza per vedere la televisione;  se i regali sono delle sciocchezze inutili; se addirittura qualcuno dei  presenti gli fa capire che si stava meglio quando  era lontano, addio festa. Se si vuole fare una festa dello sport allo stadio  e i presenti si mettono a fare a botte e a insultarsi, addio festa.
La festa della Prima Comunione non sfugge a queste regole. Se i bambini sono stati talmente lusingati da promesse di  di aspettare quel giorno soprattutto
per poterli finalmente ottenere; se i commenti che sentono in  casa sono lamentele
 per il pranzo e le foto che costano un occhio della testa, e per il parroco che fa perdere tempo con gli incontri di preparazione; se durante la celebrazione i fotografi ufficiali e quelli improvvisati (i parenti) gironzolano continuamente, distraendo i bambini e inervosendo il sacerdote; se durante il pranzo i parenti si mettono a litigare perché
le bomboniere non sono belle come quelle che loro, avevano offerte, e non sono bastate per tutti... addio festa! Affinché la Prima Comunione sia una festa vera è necessario che al centro dell'attesa, della preparazione, della celebrazione ci sia sempre il motivo della festa:la partecipazione piena alla Cena di Gesù. Il contorno, cioè gli elementi necessari, per la festa: abito, regali, foto, bomboniere, pranzo, dovranno essere finalizzati a valorizzarlo, non a sostituirlo o a danneggiarlo. I  bambini , proprio perché bambini, sono portati a scambiare i fini con i mezzi. Gli adulti, senza essere laureati in pedagogia, con un po' di buon senso sono in grado di aiutarli a crescere. A meno che non siano rimasti bambini. Quando questo succede è un guaio. E purtroppo può succedere.


Tonino Lasconi, parroco (nelle Marche)