Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 3 novembre 2018
4 novembre 2018
31a domenica del tempo ordinario
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».
Salmo responsoriale (Sal 17)
Ti
amo, Signore, mia forza.
Ti
amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, [nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo. Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso.
La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.
Fratelli, [nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo. Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso.
La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
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Commento spirituale di Doroteo di Gaza
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aforismi (da LDC)
- Siamo tentati ancora e
sempre dall'egoismo, fa parte della natura umana. Siamo come l'eroe dei fumetti
Charlie Brown, che
diceva: «Io amo l'umanità!». Poi aggiungeva: «È la gente che non sopporto!».
- Il guaio di chi ama
tutti in generale, è che non ama nessuno in particolare (Claudio Lamparelli).
- Perciò, «Pensiamo meno
all'umanità, e più agli uomini» (Elisabeth Leseur).
- In pratica, «Il più bel
viaggio che si possa fare quaggiù, è quello che si fa andando l'uno verso
l'altro» (Paul Morand).
- L'amore di Dio e l'amore
del prossimo sono due battenti di una porta, che non si possono aprire e
chiudere se non insieme (Soeren Kierkegaard).
- «Signore, fammi vivere a
braccia aperte. Non farò carriera, ma avrò tanta gente da abbracciare» (Pino Pellegrino).
- La ricetta: «Là dove non
c'è amore, mettete amore e raccoglierete amore»; «Alla sera della vita, saremo
giudicati sull'amore» (San Giovanni della Croce).
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Commento spirituale di Doroteo di Gaza
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4 novembre 2018
- 31a domenica del tempo ordinario- anno B
Avvisi
In questa domenica catechismo per i bambini di 2a elementare
Preghiera
(sul Vangelo della domenica)
Gesù, tu riconduci ogni cosa alla sua sorgente,
a ciò che è essenziale, a quello che conta veramente nella nostra esistenza.
SÌ, è una questione di amore: non di regole a
cui sottomettersi, non di pratiche da compiere, non di preghiere da recitare. Se
non c'è l'amore, tutto questo perde ogni significato. È una questione di amore:
non di calcoli più o meno esatti, non di prescrizioni da osservare, non di
codici da far rispettare. Se non c’è amore tutto rimane irrimediabilmente
prigioniero
di strettoie e di passaggi obbligati che
adorano di vecchio e di stantio. Tu ci chiedi di amare, amare prima di tutto e
a modo tuo,
senza mettere limiti, senza accampare diritti,
senza pretendere garanzie, senza evitare i rischi che inevitabilmente affronta
chi si dona e si spende fino in fondo. Tu ci domandi di amare perché è questa
la strada della vita, ma ci suggerisci di farlo non solo con il
sentimento,ma con tutti noi stessi: con l'intelligenza e
con la volontà, con propositi e scelte decisive.
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