sabato 14 agosto 2021

15 agosto: ASSUNZIONE DI MARIA

Prima Lettura Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 11,19a; 12,1–6a.10ab

 
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».

 

Salmo Responsoriale -Dal Sal 44 (45)

R. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

 

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir. R.
 
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre. R.
 
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio. R.
 
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re. R.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 1Cor 15,20–27a
 
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
 

Vangelo - Dal Vangelo secondo Luca - Lc 1,39-56
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili; 
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

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Assunta (Tiziano) .
Duomo di Verona

Vangelo: Maria, arca della nuova alleanza

 

Celebriamo la solennità dell’Assunta come un momento singolare e privilegiato di Maria che partecipa, prima creatura, alla pienezza della vita per la Resurrezione del Signore. Viene assunta, cioè presa  e accolta da Dio  per essere conforme alla vicenda del suo Figlio, partecipe della sua resurrezione. Nella totalità del suo essere, Maria è accanto a Gesù. Gesù è la primizia della  nuova creazione, Lui vincitore del peccato e della morte e Maria condivide questo dono che è destinato a tutte le creature, salvate dal Signore.

E’ importante, in questa festa, non separare Maria dalla chiesa, dalla 

comunità. Perchè la vicenda della sua Assunzione al cielo prepara e anticipa anche la nostra futura chiamata alla vita piena ed eterna. Perciò festa della nostra speranza, come dice la preghiera della liturgia: “ In lei, primizia e immagine della Chiesa, hai rivelato il compimento del mistero di salvezza

e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza. Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita”:


La pagina evangelica proposta dalla liturgia della Parola ci presenta un momento forte dell’itinerario di Maria…

Il primo aspetto: Maria si muove dalla Galilea alla Giudea come la nuova arca dell’ alleanza… (l’antica arca era un mobile ornato con segni e pietre preziose e conteneva gli oggetti sacri della tradizione religiosa…)   

Ora in Maria è presente il Signore Dio… dinanzi a Maria esulta Giovanni il Battista, come Davide danzò davanti all’arca del Signore. Maria è segno amorevole della  presenza di Dio al suo popolo. 

La grandezza di Maria sta tutta qui: il Signore l’ha resa feconda, l’ha voluta come sua madre e così lei è diventata la dimora santa di Dio. Come Maria ha accolto il Dio fatto carne nel tempio del suo corpo, così ora Dio, nel momento della sua assunzione al cielo - la accoglie accanto a sé, nella. gloria, nella totalità della sua persona. 

Il secondo aspetto:  l’incontro delle due madri in realtà è l’incontro dei due figli (Gesù e Giovanni che sono nel grembo di Maria ed Elisabetta) La vocazione delle madri è tutta orientata a quella dei figli… Le due madri sono al servizio della missione cioé della vocazione di Gv. Battista e di Gesù…

Il terzo aspetto: Il saluto che Elisabetta rivolge a Maria: «Benedetta tu fra le donne... Beata colei che ha creduto...». Benedetta perché benedetto è il frutto del suo grembo, benedetta dunque perché madre del Benedetto, perché madre del suo Signore. E beata per la sua fede. La  vita di Maria si sviluppa dentro questa corrente di fede che anima tutta la sua vita.

 

Infine, ecco il Magnificat, il cantico ispirato che Maria innalza a Dio per esprimere la pienezza dei suoi sentimenti, per riconoscere la grandezza del dono ricevuto, per dare sfogo al suo bisogno di dire «graziel». 

Mentre chiude la sua vita terrena, il Signore l’accoglie — anima e corpo — nella comunione con Sé, inondandola di luce. È la luce stessa di Cristo risorto, Figlio suo secondo la carne: pertanto Maria entra nella condizione dei risorti, di quanti, dopo Cristo e in virtù della risurrezione di Cristo, diventano partecipi del ‘mondo nuovo’. 

Ciò che Dio ha fatto in lei è primizia di quanto farà per noi. ciò che noi ancora aspettiamo nella speranza: di poter vedere faccia a faccia quel Signore che con noi ha voluto condividere la nostra condizione di uomini.

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15  agosto 2021 – SOLENNITA’ DELL’ ASSUNTA


Assunta (Tiziano)
Chiesa dei Frati a Venezia

 

 

preghiera nell’Assunzione di Maria

Dio ha compiuto cose veramente grandi in Maria, la Madre tua: essa ti ha seguito come la prima discepola e ti è rimasta accanto ai piedi della croce su quella collina in cui era la Madre del condannato, del Crocifisso. Ecco perché tu le hai affidato i tuoi seguaci e li hai resi figli suoi, l’hai donata loro come un segno di sicura speranza, la Madre che soccorre, la Madre che comprende, la Madre che tiene per mano. Dio ha compiuto cose veramente grandi per Maria, la Madre tua. Il suo corpo divenuto per noi la santa arca dell’alleanza,  il suo grembo in cui tu, la parola di Dio, ti sei fatto carne e sei diventato un uomo non hanno conosciuto la corruzione del sepolcro e hanno partecipato, subito dopo la morte, alla gloria e allo splendore della risurrezione.