sabato 3 gennaio 2015

2a domenica dopo Natale

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vitae la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi,e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo,ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

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riflessioni….
Siete tutti figli dell’Altissimo”. (Sal 82,6). Noi siamo tutti figli dell‘Altissimo! Tutti... il più povero, il più ripugnante. un neonato, un vecchio decrepito, l’essere umano meno intelligente, il più abietto, unidiota, un pazzo, un peccatore, il più grande peccatore, il più ignorante,l’ultimo degli ultimi, quello che più ripugna fisicamente e moralmente è un figlio di Dio, un figlio dell’Altissimo. Quanto dobbiamo stimare ogni essere umano, quanto dobbiamo amare ogni essere umano! E figlio di Dio. Dio vuole che i suoi figli si amino tra loro come un tenero padre vuole che i suoi bambini si amino tra loro. Amiamo quest’ uomo che Dio ama in tutti gli istanti della sua vita, al quale egli dà, con una pazienza ed una bontà infinite, sino all’ultimo minuto della sua esistenza, i mezzi per vivere eternamente in cielo, prendendo parte in modo meraviglioso all’eredità divina. Stimiamo, amiamo dal profondo del cuore ogni uomo in vista di Dio, nostro Padre comune.
(CHARLES DE FOUCAULD - Meditazioni sui Salmi e i Profeti)

Lasciami, Signore, seguire ciecamente i tuoi sentieri; non voglio cercare di capire le tue vie.  Sono figlia tua. Tu sei il Padre della Sapienza e sei anche mio Padre e mi guidi nella notte: portami fino a te, Signore. Sia fatta la tua volontà: «Sono pronta», anche se in questo mondo non appaghi nessuno dei miei desideri. Tu sei il Signore del tempo, il momento ti appartiene, il tuo eterno presente, lo voglio fare mio. Realizza ciò che nella tua sapienza prevedi:  se mi chiami all’offerta nel silenzio, aiutami a rispondere, fa’ che chiuda gli occhi su tutto ciò che sono, perché, morta a me stessa, non viva che per te. (EDlTH  STEIN - S. Paolo - Milano 1998)