sabato 19 aprile 2014

Hallelujah - Choir of King's College, Cambridge live performance of Hand...

Pasqua di Risurrezione

La nostra chiesa a Pasqua



Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. 
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi. 
E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! 
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.
Sequenza
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
 L'agnello ha redento il suo gregge,
 l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
 «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
 Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea». Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
 Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». 
Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 
Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
La Pasqua è... 
Coraggio, irrompe la Pasqua! 
È il giorno dei macigni che rotolano via dall‘imboccatura dei sepolcri. 
È l‘intreccio di annunci di liberazione, portati da donne ansimanti dopo lunghe corse sull‘erba. È l‘incontro di compagni trafelati sulla strada polverosa. 
È il tripudio di una notizia che si temeva non potesse giungere più, e che corre di bocca in bocca ricreando rapporti nuovi tra vecchi amici. 
È la gioia delle apparizioni del Risorto che scatena abbracci nel cenacolo.
È festa degli ex delusi della vita, nel cui cuore all‘improvviso dilaga la speranza. 
Che sia anche la festa in cui il traboccamento della comunione venga a lambire le sponde della nostra isola solitaria.
(TONINO BELLO, 365 finestre aperte sull‘eterno, Ed. Elledici)