Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 19 aprile 2014
Pasqua di Risurrezione
In quei giorni, Pietro prese
la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea,
cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come
Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò
beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo,
perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute
nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una
croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse,
non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo
mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato
di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei
morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza:
chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
Dalla prima lettera di san Paolo
apostolo ai Corinzi
Fratelli, non sapete che un po' di
lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per
essere pasta nuova, poiché siete àzzimi.
E infatti Cristo, nostra Pasqua, è
stato immolato!
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con
lievito di malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.
Sequenza
Sequenza
Alla vittima pasquale,
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo
gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.Morte e Vita si sono
affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora,
vivo, trionfa. «Raccontaci, Maria: che
hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo
risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia
speranza, è risorto; e vi precede in Galilea». Sì, ne siamo certi: Cristo
è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di
Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la
pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e
dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via
il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Pietro allora
uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme
tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo
al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto
anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli
posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i
teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo,
che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano
ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
La Pasqua
è...
Coraggio,
irrompe la Pasqua!
È il giorno dei macigni che rotolano via
dall‘imboccatura dei sepolcri.
È l‘intreccio di annunci di liberazione,
portati da donne ansimanti dopo lunghe corse sull‘erba. È l‘incontro di
compagni trafelati sulla strada polverosa.
È il tripudio di una notizia
che si temeva non potesse giungere più, e che corre di bocca in bocca ricreando
rapporti nuovi tra vecchi amici.
È la gioia delle apparizioni del Risorto
che scatena abbracci nel cenacolo.
È festa degli ex delusi della vita, nel cui
cuore all‘improvviso dilaga la speranza.
Che sia anche la festa in cui il
traboccamento della comunione venga a lambire le sponde della nostra isola
solitaria.
(TONINO BELLO, 365 finestre aperte sull‘eterno, Ed. Elledici)
(TONINO BELLO, 365 finestre aperte sull‘eterno, Ed. Elledici)
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