sabato 19 luglio 2014

AscoltarTi è una festa - XVI Domenica del Tempo Ordinario

20 luglio 2014

16a domenica tempo ordinario
calendario liturgico

21 - Lunedì - 16.a Tempo Ordinario
-A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio
Liturgia: Mi 6,1-4.6-8; Sal 49; Mt 12,38-42
22 - Martedì - 16.a Tempo Ordinario - S. Maria Maddalena (m) - [
Ha sete di te, Signore, l'anima mia
Liturgia: Ct 3,1 - 4a opp. 2Cor 5,14-17; Sal 62;
Gv 20,1-2.11-18
23 - Mercoledì - 16.a Tempo Ordinario - S. Brigida, patrona d’Europa (f) –
Benedirò il Signore in ogni tempo
Liturgia: Gal 2,19-20; Sal 33; Gv 15,1-8
24 - Giovedì - 16.a Tempo Ordinario - 
E' in te, Signore, la sorgente della vita
Liturgia: Ger 2,1-3.7-8.12-13; Sal 35; Mt 13,10-17
25 - Venerdì - 16.a Tempo Ordinario - S. GIACOMO (f) –

   Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia
Liturgia: 2Cor 4,7-15; Sal 125; Mt 20,20-28
26 - Sabato - 16.a Tempo Ordinario - Ss. Gioacchino e Anna (m) - [P]
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre
Liturgia: Sir 44,1.10-15; Sal 131; Mt 13,16-17

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Letture della 16a domenica - anno A
Dal libro della Sapienza



Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 



Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo



In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!»
preghiera

Viene dapprima lo sconcerto davanti alla brutta sorpresa: com'è possibile che il male si sia insinuato nella nostra comunità, che abbia attecchito nella nostra famiglia, che sia cresciuto nei luoghi in cui lavoriamo, studiamo, ci troviamo insieme?  E poi la determinazione che sembra la risposta più adeguata: strappare via subito la zizzania, fare piazza pulita,impedire che cresca,  anche a costo di togliere di mezzo qualche piantina buona!
Tu, Gesù, non sei d 'accordo con questa logica interventista.
Ci chiedi di pazientare per poter distinguere bene, senza commettere errori madornali. Tu ci domandi di attendere perché il giudizio spetta
solo a Dio, il Padre tuo, e comunque c'è un tempo prezioso in cui tutti hanno la possibilità di convertirsi, di cambiare vita.
Tu sei mite e misericordioso e quindi non puoi condividere un giudizio affrettato, una sentenza perentoria,una giustizia sommaria. Verrà, è certo, il giorno del giudizio, ma, fino ad allora, tu offri  ad ognuno un tempo  di grazia per ravvedersi

avvisi

Inizia l’ultima settimana del Grest. Venerdì 25 alle ore 20.30, ci sarà la festa conclusiva, alla quale sono invitati i genitori ( i nonni e gli amici..)  dei ragazzi…

Sabato 26 alle ore 21.00 (Cortile dell’Artigl. Porta Verona)
Spettacolo musicale, organizzato dall’AIDO di Peschiera
Dal titolo “La passione di Maria” (lauda francescana di Jacopone
da Todi).