Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 22 agosto 2015
23 agosto 2015
Letture - XXI domenica del T.O. - Anno B
Prima Lettura Gs 24, 1-2.15-17.18b
Realizzatasi la promessa divina della terra, Giosuè convoca il
popolo e lo invita ad una scelta libera e responsabile: servire gli dèi
venerati dai padri, oppure gli dèi degli Amorrei vinti da Jahvè, o legarsi a
Dio con vincolo indissolubile. Giosuè è il primo a prendere posizione. Al suo
seguito anche Israele, che ha sperimentato i prodigi operati dal Signore, fa la
sua professione di fede.
Dal libro di Giosuè
In quei giorni, Giosuè radunò tutte le
tribù d'Israele a Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e
gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il
popolo: «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi
chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure
gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa,
serviremo il Signore».
Il popolo rispose: «Lontano da noi
abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio,
che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d'Egitto, dalla condizione
servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha
custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli
fra i quali siamo passati.Perciò anche noi serviremo il Signore,
perché egli è il nostro Dio».
Salmo Responsoriale
Il salmista esprime la sua fiducia incondizionata in Dio che
ascolta, salva, libera, preserva, riscatta e presta aiuto. Questo è il Dio che
non finiremo mai di lodare e glorificare.
Dal
Salmo 33
Gustate e vedete com'è buono il
Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia
bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio
nel Signore:
i poveri
ascoltino e si rallegrino.
Gli occhi
del Signore sui giusti,
i suoi
orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del
Signore contro i malfattori,
per
eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il
Signore li ascolta,
li libera da
tutte le loro angosce.
Il Signore è
vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva
gli spiriti affranti.
Molti sono i
mali del giusto,
ma da tutti
lo libera il Signore.
Custodisce
tutte le sue ossa:
neppure uno
sarà spezzato.
Il male fa
morire il malvagio
e chi odia
il giusto sarà condannato.
Il Signore
riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà
condannato chi in lui si rifugia.
Seconda
Lettura Ef 5, 21-32
Il brano pone in evidenza il rapporto di reciprocità che
intercorre tra marito e moglie; un rapporto di sottomissione e di amore. Il
modello è lo stesso legame che unisce Cristo (Capo) alla Chiesa (Corpo): dono
d'amore totale fino alla morte per colei che è «carne dalla sua carne», perché
nata dal suo fianco squarciato. Il linguaggio, pur condizionato dal tempo,
esprime quel «mistero grande» che supera ogni criterio culturale.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, nel timore di Cristo, siate
sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al
Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della
Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo,
così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli,
come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla
santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per
presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o
alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere
di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se
stesso.
Nessuno infatti ha mai odiato la
propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa,
poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l'uomo lascerà il padre e
la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico
in riferimento a Cristo e alla Chiesa!
Vangelo Gv 6, 60-69
Il discorso di Gesù risulta duro da accettare, perché va contro
la logica umana: accoglierlo, significherebbe giungere a condividere il suo
stile di donazione incondizionata fino alla morte. L'uomo incredulo, che pensa
secondo la carne, non può accettare l'abbassamento di Dio per salvare
l'umanità; solo lo Spirito lo può aprire al dono della fede. Formati alla
logica dello Spirito, i Dodici, per bocca di Pietro, giungono a formulare la
loro professione di fede: essi credono alle parole di Gesù, anche se ancora non
le comprendono.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti dei discepoli di
Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può
ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano
riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio
dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non
giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra
voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi
erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E
diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è
concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi
discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai
Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da
chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto
che tu sei il Santo di Dio».
21a dom. tempo
ordinario
Calendario liturgico
24 - Lunedì
- 21.a Tempo Ordinario – S. BARTOLOMEO. I tuoi santi, Signore, dicono la
gloria del tuo regno.
Liturgia: Ap 21,9b-14; Sal 144; Gv 1,45-51
25 - Martedì
- 21.a Tempo Ordinario -Signore, tu mi scruti e mi conosci.
Liturgia: 1Ts 2,1-8; Sal 138; Mt 23,23-26
26 -
Mercoledì - 21.a Tempo Ordinario. Signore, tu mi scruti e mi conosci.
Liturgia: 1Ts 2,9-13; Sal 138; Mt 23,27-32
27 - Giovedì
- 21.a Tempo Ordinario - S. Monica. Saziaci, Signore, con il tuo amore
Liturgia: 1Ts 3,7-13; Sal 89; Mt 24,42-51
28 - Venerdì
- 21.a Tempo Ordinario - S. Agostino (m) - Gioite, giusti, nel Signore
Liturgia: 1Ts 4,1-8; Sal 96; Mt 25,1-13
29 - Sabato
- 21.a Tempo Ordinario - Martirio di s. Giovanni Battista
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza..Liturgia: Ger 1,17-19; Sal 70; Mc
6,17-29
Avvisi
Nella settimana 23-29 agosto si tiene a Lumini il
tradizionale
CAMPO-SCUOLA PER I RAGAZZI CRESIMANDI. Quest’anno al Campo
partecipano anche i ragazzi della parrocchia di S.Martino.
Preghiera sul Vangelo della domenica
Nel
nostro rapporto con te, Gesù, ci sono momenti decisivi:
le tue
parole ci obbligano a scelte importanti, a fidarci di te totalmente, senza
frapporre condizioni, ad
abbandonarci a te, affidandoti la nostra vita.
È allora
che emerge la solidità della nostra fede
perché tu non puoi essere ridotto ad una polizza di
assicurazione
da tenere nel cassetto e da tirar fuori in caso di sinistro.
Tu esigi di essere trattato non come uno dei tanti,
ma come l'unico, il più importante, il solo che merita tutto
il nostro amore,
tutta la nostra dedizione. Nel nostro rapporto con te, Gesù,
noi riconosciamo come le tue parole siano ben diverse da
quelle
che ci offrono gli uomini. Esse portano con sé il sapore di
una vita diversa, la vita di Dio,
esse hanno il potere di purificare e di trasformare il
nostro cuore,
e di farlo pulsare in
modo nuovo. Del resto tu sei il Santo di Dio, il volto radioso del suo
amore,l'immagine nitida della
sua bellezza, la forza risanatrice della sua bontà.
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