Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 13 settembre 2014
14 settembre 2014
Solennità
dell’ ESALTAZIONE DELLA S.CROCE
antico inno liturgico della croce
(Vexilla regis)
(Traduzione del testo
latino)
I vessilli del Re
avanzano; risplende il mistero della Croce, al cui patibolo il creatore
della carne con
la propria carne fu appeso.
Confitti con i chiodi le
membra,
tendendo le mani, e i
piedi,
per la [nostra] redenzione
qui
è stata immolata la vittima.
Oltre a ciò, trafitto
da crudele punta di
lancia,
per lavarci
dalla colpa,
effuse acqua e sangue. Si compì quel
che cantò
Davide con
veridica profezia,
quando
disse ai popoli:
"Dio regnò dal legno [della croce]".
"Dio regnò dal legno [della croce]".
Albero
appropriato e splendente,
ornato
di porpora regale,
scelto
a toccare con il [tuo] degno tronco
così sante
membra![Albero]
beato, ai cui bracci
fu appeso il prezzo del riscatto del mondo:
sei
divenuto stadèra del corpo [di
Cristo]
e [questi] strappò via la preda dell'inferno.Effondi
un aroma dalla corteccia,
superi per profumo il nettare,
lieta per il ricco
frutto,
lodi l'illustre trionfo. Salute
a te, o altare! Salute a te, o vittima,
a
seguito della gloria della Passione,
per
la quale la Vita sopportò la morte
e attraverso la morte restituì la vita.
Salve, o Croce, unica speranza!
In questo tempo di Passione
ai fedeli
accresci la grazia
e ai peccatori
cancella le colpe. Te,
Trinità, fonte di salvezza,
esalti
ogni essere vivente:
coloro
che salvi attraverso il mistero della croce,
proteggi per l'eternità. Amen.
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LE LETTURE LITURGICHE
Dal libro dei Numeri
In
quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e
contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in
questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo
cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i
quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.
Il popolo venne
da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e
contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè
pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo
sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè
allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente
aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in
vita.
Salmo: Non
dimenticate le opere del Signore! Ascolta, popolo mio, la mia
legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con
una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.
Quando li uccideva, lo
cercavano
e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia
e
Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli
mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non
erano fedeli alla sua alleanza.
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece
di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore.
crocifisso nella cappella feriale (particolare) |
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Cristo
Gesù,
pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere
come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando
simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi
obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e
gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni
ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua
proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In
quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non
colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il
serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo,
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato
il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada
perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel
mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di
lui»
calendario liturgico
15 - Lunedì - 24.a Tempo Ord. - B.V. Maria Addolorata Salvami,
Signore, per la tua misericordia.
Liturgia: Eb 5,7-9; Sal 30; Gv 19,25-27
opp. Lc 2,33-35
16 - Martedì - 24.a Tempo Ordinario - Ss.
Cornelio e Cipriano (m) - Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.
Liturgia:
1Cor 12,12-14.27-31a; Sal 99; Lc 7,11-17
17 - Mercoledì - 24.a Tempo Ord. - Beato il popolo scelto dal Signore.
Liturgia: 1Cor 12,31 - 13,13; Sal 32;
Lc 7,31-35
18 - Giovedì - 24.a Tempo Ordinario. Rendete
grazie al Signore perché è buono.
Liturgia: 1Cor 15,1-11; Sal 117; Lc
7,36-50
19 - Venerdì - 24.a Tempo Ordinario. Ci
sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto
Liturgia: 1Cor 15,12-20; Sal
16; Lc 8,1-3
20 - Sabato - 24.a Tempo Ordinario - Ss.
Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni (m) - Camminerò davanti a
Dio nella luce dei viventi
Liturgia: 1Cor 15,35-37.42-49; Sal 55; Lc 8,4-15
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Avvisi
Questa domenica 14 settembre solenne Concelebrazione al Porto di Peschiera del 14 settembre alle ore 17.30 (con l’
Incoronazione della “Regina del Garda”). Pertanto la Messa in parrocchia del 14
settembre, alle ore 19.00 NON VIENE CELEBRATA.
il crocifisso nella cappella feriale |
Preghiera
Benedetta sia la tua croce, Gesù, perché ha rivelato ad ognuno di noi quanto è grande il tuo amore.Tu, il Figlio donato all'umanità, non hai
esitato ad offrire te stesso, fino in fondo, totalmente, spezzando la tua vita
per tutti, perché ognuno possa trovare salvezza e misericordia. Benedetta sia
la tua croce, Gesù,segno levato sul mondo, simbolo di grazia, àncora di speranza.
È guardando alla tua croce, infatti, che noi peccatori imploriamo un
perdono che non ci siamo meritati noi, dall'esistenza fragile e ferita, veniamo
guariti e resi forti.
Sì, è per le tue piaghe che veniamo risanati, per i tuoi dolori che
conosciamo una vera pace, libera da affanni. Benedetta sia la tua croce, Gesù, perché attraverso di essa tu hai
sconfitto la morte e con essa ogni violenza, ogni cattiveria, ogni sopruso, ogni
ingiustizia, ogni arroganza. Benedetta sia la tua croce, Gesù, che ci parla di
una vita più forte di ogni gorgo oscuro, che ci annuncia la tua risurrezione e
ci fa sperare nella nostra.
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