sabato 19 febbraio 2022

 20 febbraio 202

7a domenica del tempo ordinario

Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele - 1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23

 

In quei giorni, Saul si mosse e scese al deserto di Zif, conducendo con sé tremila uomini scelti di Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif.
Davide e Abisai scesero tra quella gente di notte ed ecco, Saul dormiva profondamente tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo, mentre Abner con la truppa dormiva all’intorno.
Abisai disse a Davide: “Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l’inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo”. Ma Davide disse ad Abisai: “Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?”.
Davide portò via la lancia e la brocca dell’acqua che era presso il capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.
Davide passò dall’altro lato e si fermò lontano sulla cima del monte; vi era grande spazio tra di loro.
Davide gridò: “Ecco la lancia del re, passi qui uno dei servitori e la prenda! Il Signore renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà, dal momento che oggi il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano sul consacrato del Signore”.

 

Salmo Responsoriale - Dal Sal 102 (103)

R. Il Signore è buono e grande nell'amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità;
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.

Come dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero
verso quelli che lo temono. R.

 

Seconda Lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi - 1Cor 15,45-49

Fratelli, il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l'uomo celeste, così anche i celesti. E come eravamo simili all'uomo terreno, così saremo simili all'uomo celeste.

 

Vangelo - Dal Vangelo secondo Luca - Lc 6,27-38


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non richiederle indietro.
E come volete gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso .
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”.

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Omelia domenica 7a C


Pagina impegnativa quella del Vangelo di questa domenica… Il Signore è esagerato nel farci certe richieste e ci chiede l’impossibile?  … “Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano…” 

Si tratta di Vangelo e quindi di un percorso di grande impegno… Siamo di fronte ad una proposta che mette in luce i nostri limiti,  le nostre difficoltà nei confronti di chi ci  può  essere nemico o comunque una persona sgradita, antipatica, poco amabile o che ci fatto del male o ci ha trattato male…  Oggi, fra l’altro, bisogna reagire ad un clima pesante nelle relazioni più prossime, quelle familiari  e anche quelle più estese, nella società. Questo tempo difficile di pandemia ha scombussolato tante persone e  le ha rese più aggressive!

 

Alcune persone hanno subito dei gravi torti senza meritarlo e che hanno creato in loro un forte disagio interiore. Spesso dicono: “Ho cercato di perdonare ma non dimentico…”  

Ma il non dimenticare, è qualcosa di così grave che impedisce il possibile perdono? Credo di no! Nella persona offesa restano nella mente e nel cuore, senza volerlo, quasi in modo istintivo, gli stati d’animo pesanti di fatti dolorosi che hanno segnato la vita e hanno aperto delle piaghe, cioé delle ripercussioni interiori anche per molto tempo. La mente, spesso, non ce la fa a dimenticare… 

A questo punto  bisogna avere il coraggio di iniziare un percorso spirituale, cioè animato dalla Spirito Santo che è amore…forse molto lungo, che attraverso tappe  successive ma decise, possono condurre ad una specie di rivoluzione dell’animo, ispirata al Vangelo. L’odio istintivo si attenua, diventa meno forte e si può aprire un tempo di libertà.

Di questo processo di cambiamento interiore ci parla l’episodio della 1a lettura e che ha come protagonista Davide, fuggiasco perché perseguitato dal re Saul. Il re é malato di una profonda gelosia verso di lui, perchè lo vede come un rivale al trono. Davide sorprende nel sonno Saul e lo potrebbe eliminare, come gli viene suggerito! Ma Davide contiene l’odio e la rabbia e lo risparmia. E’ prevalso in lui un senso di rispetto e di pietà!

 

Nel Vangelo di oggi gli atteggiamenti da assumere nei confronti del nemico sono quattro: amare, far del bene, benedire, pregare.

Il nemico non è solo il persecutore, ma anche di chi sparla di noi, chi ci odia e ci maltratta, chi chiede un prestito senza avere poi la possibilità di ridare. 

Ecco il percorso suggerito dal Vangelo. Se subito l’amore ci richiede molto, si può e si deve pregare e benedire, per vincere lo stesso odio. 

La preghiera è già una via d’uscita dal rancore che paralizza, perchè diventa un segno di avvicinamento, l’uscita da un tunnel buio, una richiesta al Signore perchè renda possibile ciò che sembra impossibile e sia Lui a cambiare il cuore indurito. 

Se al momento non mi sento capace di perdono, almeno prego perché questo, un giorno possa succedere…mantengo la fiducia, tengo aperta la porta del cuore… 

Perché il perdono? 1- Fare delle scelte alternative rispetto a quelli che sono chiamati peccatori ed essere figli dell'Altissimo.

Si tratta soprattutto di imitare Dio che è  «benevolo verso gli ingrati e i cattivi», cioé attento, accogliente, mite. Infatti siamo stati creati a sua immagine. Si ama perché si vuole prolungare fino a chi ci ha offeso, la benevolenza stessa di Dio.

Abbiamo degli esempi  luminosi, anche recenti,  sulla capacità del perdono...

Fatti che ci fanno bene, ci danno speranza.  

Emilia Catalano è la mamma di Agostino Catalano, caposcorta di Paolo Borsellino, ucciso a Palermo con il il magistrato e altri quattro agenti di scorta il 19 luglio 1992.

Questo è l’appello che rivolge agli uomini della mafia quando ha quasi 80 anni, nell’aprile del 2004, nella cattedrale di  Palermo, durante la «Pasqua dello studente.

 

“Oggi con la stessa emozione e con le stesse lacrime che hanno bagnato il mio dolore, lancio il mio appello a tutti coloro che sono armati di odio, di vendetta, di bombe:

arrendetevi all’amore di Dio, adate la vostra vita a Gesù che è risorto. Convertitevi, voi criminali, voi che non avete il timore di Dio. Basta con l’odio, ritornate ad avere un cuore semplice e buono, ritornate al cuore di Maria. Mettetevi nelle mani di Dio e confidate nel suo perdono. Per i mafiosi di tutti i tempi chiedo il perdono di Dio, perché solo lui può mettere pace nei loro cuori e nella loro vita”.

 

Coro della parrocchia di RUDA (Friuli Venezia Giulia)


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7a domenica del tempo ordinario 

                                        Intenzioni per la preghiera dei fedeli: 

 

Dio dell’amore, ascoltaci!

Per tutti i cristiani. In un mondo lacerato da divisioni, odi e violenze, siano il segno della misericordia di Dio che ama tutti, preghiamo. 

 

Per le nazioni sull'orlo della guerra, per i popoli in conflitto o divisi al loro interno da fazioni in lotta. Attraverso l'azione di uomini amanti della pace giungano alla riconciliazione, preghiamo.

 

Per le famiglie della nostra comunità divise tra loro da incomprensioni; per gli amici che non si guardano più; per chi si odia per motivi di lavoro o di carriera. Volgendo lo sguardo a Cristo, sorgente della riconciliazione, imparino a perdonare, preghiamo

 

Per noi, che stiamo per unirci all'offerta della vita che Cristo ha fatto al Padre. Cresca la fraternità e scompaia l'odio tra fratello e fratello


Preghiera sul Vangelo


Lo riconosco, Gesù, le tue parole sono come un pugno nello stomaco,

dure, difficili da digerire.

Perché quando si riceve un torto, quando si viene imbrogliati,

quando si è fatti oggetto di palesi ingiustizie, quando si è subita la calunnia

e si è stati colpiti in quello che vi è o di più prezioso e importante nella vita,

non è affatto spontaneo ricambiare il male con il bene,

rinunciare alla vendetta o a lanciare qualche maledizione.

 

E quando si riesce a superare il rancore, l’astio, l’ostilità

c'è un'ulteriore tentazione da affrontare: quella di chiedere a te di fare giustizia, quella di demandare a te il momento

in cui farla pagare a chi ha oppresso, a chi ha tradito, insultato,

fatto del male, provocato sofferenze.

Così si ritiene che in fondo le cose verranno messe a posto

e i giusti avranno ottenuto soddisfazione.

 

Ma tu oggi mi avverti che Dio, il Padre tuo, è piuttosto strano:

si rivela benevolo verso gli ingrati e i malvagi

e mi chiede di fare misericordia,

di non giudicare e di non condannare.

Tu stesso, del resto, non gli hai domandato di vendicarti, 

di far pagare ai tuoi nemici, ma hai pagato tu, l’lnnocente,

col tuo sangue, con la tua vita.