venerdì 29 gennaio 2021

 31 gennaio 2021

Catechesi bambini(e) e ragazzi(e)
































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UNA PICCOLA STORIA.... per riflettere
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31 gennaio : GIORNATA MONDIALE  DEI MALATI DI LEBBRA: 

Raoul Follereau: Un testimone speciale 

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LITURGIA DELLA DOMENICA 4a del tempo ordinario


PRIMA LETTURA

 

È Dio che sceglie i suoi profeti, e Mosè preannuncia per Israele un grande profeta, simile a lui. Egli parlerà a nome di Dio, che metterà sulla sua bocca le sue parole. In realtà Gesù è ben più grande di Mosè.  

 

Dal libro del Deuteronomio.    (Dt. 18,15-20)

 

Mosè parlò al popolo dicendo: «Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”.
Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi
, quel profeta dovrà morire”».

 

salmo responsoriale Dal Salmo 94 (95)                                                                   

R. Ascoltate oggi la voce del Signore.

 

Venite, cantiamo al Signore,acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.

 

Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.

 

Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere».

 

SECONDA LETTURA

Continua la lettera di Paolo ai Corinzi. A quella città moderna ed evoluta Paolo propone come valore non solo il matrimonio, ma anche la verginità per il regno dei cieli. Chi si sposa, dice Gesù, si preoccupa di piacere alla moglie o al marito, mentre chi rimane vergine si preoccupa prima di tutto delle cose del Signore.  

  

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. (1Cor, 32- 35).  

                                          

Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso!
Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni..

 

VANGELO.  Dal vangelo secondo Marco (Mc 1,21-28)

 

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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4a domenica t. ord. B – 2021 *omelia

 

Il primo gesto potente di Gesù è nella sinagoga di Cafanao, città del suo ministero profetico, come nella regione della Galilea. Nella Palestina del tempo c'erano sinagoghe non solo nei grandi centri, ma anche nelle piccole città e nei villaggi. Gli israeliti sono lì, come ogni sabato, per la preghiera, per la lettura e la spiegazione della Scrittura. Gesù, (come era previsto…) prende la parola per insegnare.  La domanda che sta sotto il fatto raccontato oggi e in tutto il Vangelo è questa: chi è Gesù?. Ce lo chiediamo anche noi, oggi e sempre: Chi sei Gesù? Che cosa conosco di te? “E voi, chi dite che io sia?”, chiederà Gesù agli apostoli.

La risposta non è mai scontata, né  facile… Ce lo diciamo con sincerità: ho ancora molto da imparare…e desidero  che la mia ricerca non sia mai conclusa. Sapendo, poi, che non si tratta solo di conoscere, ma di vivere secondo il suo stile!

 

«Erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava come uno che ha autorità e non come gli scribi». Più o meno, la stessa cosa è ripetuta alla fine dell'episodio: «Che è mai questo? Una dottrina nuova, insegnata con autorità».

 

Marco non precisa in questo brano il contenuto dell'insegnamento di Gesù, (lo farà In tutto il Vangelo che segue…), ma ci dice, fin d’ora, che il suo insegnamento colpisce e pone domande serie, è nuovo e diverso da quello degli scribi che, di solito, si limitavano  a ripetere anche a memoria le parole della Bibbia, ma, come dirà Gesù di loro: “Parlano e non fanno”…cioè non vivono secondo quello che dicono.   Insegnamento nuovo di Gesù, sia  per parole mai  dette prima… ma soprattutto perché si avverte una forza che rigenera e che dà nuovo vigore alla vita!  Lo dimostra il fatto dell’indemoniato nella sinagoga, un “fuori programma” che deve aver creato molto scompiglio in quell’assemblea ordinata di preghiera!

Un indemoniato: qual era la sua malattia? Poteva trattarsi, forse, di un grave problema psichico, di una forma di schizofrenia, diremmo oggi…  Al tempo di Gesù non si distingueva molto tra malattia psichica e presenza del male o del demonio. Di fatto, però, si trattava di una situazione di alienazione, di un grave disagio, forse dovuto anche a situazioni interiori negative e da risanare in quel povero malcapitato! 


Gesù è venuto per restituire all’uomo la sua dignità perduta, la sanità fisica e morale, la salute spirituale nella lotta contro il principe del male,  contro colui che vuole dividere l’uomo da Dio e dagli  altri… E comincia la sfida e la provocazione: “Che vuoi da noi, Gesù? Sei venuto a rovinarci! ” E’ vero quello che dice satana!  Gesù è venuto per mandare in rovina e vincere il potere del male, per liberare l’uomo dalle catene che lo imprigionano e che lo degradano in tutti i sensi…E’ il vero Liberatore e noi dobbiamo sempre invocarlo, come nel Padre nostro: “Liberaci dal male (e dal maligno!)”. Da soli, non ce la facciamo!

Certi fatti dolorosi di cronaca nera, quasi incredibili, ci dicono quale grande sia il potere del male che suggestiona e schiavizza l’uomo e domanda la presenza del Signore, il vero Liberatore!

Gesù mette a tacere lo spirito maligno, seccamente: «Taci ed esci da costui!». 

Lo spirito è costretto ad obbedire e l'uomo, liberato dallo spirito disgregatore, ritrova se stesso. Se lo spirito del male esce da quell’uomo, significa che lui, ora, reso libero, può accogliere dentro di sé, Colui che l’ha risanato… può diventare la dimora di Dio che desidera abitare in lui. Così, tutte le volte che noi siamo liberati dal male (…anche nel sacramento della Penitenza o Confessione…), diventiamo dimora di Dio, tempio del suo Spirito, luogo della sua presenza che possiamo testimoniare anche agli altri, come un cammino aperto per tutti alla potenza di quell’ amore che ci risana!

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31 gennaio 2021 – 4a domenica del tempo ordinario

Avvisi

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La prossima domenica 7 febbraio è la 43a GIORNATA PER LA VITA sul tema: “Libertà e vita”.

 

Ci sarà la possibilità di aiutare il Centro aiuto vita di Verona e di Peschiera (S. Martino). Sarà messa a disposizione anche la rivista periodica “NOI, FAMIGLIA E VITA”, edita da Avvenire, che presenta il messaggio della giornata e altri aspetti ad essa collegati. 

 

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Martedì  2 febbraio è la Festa della “PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO”La Messa è sempre alle ore 8.00, preceduta dalla lettura del Vangelo e dalla processione verso l’altare, con la candela.

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Preghiera sul Vangelo

Gesù, non c’è nessuno che parli di Dio come fai tu, e la gente se ne è accorta. 

Il tuo insegnamento non nasce da sentenze apprese nel tempo, non è una dottrina costruita  con l ’ascolto di tanti maestri e non è neppure il frutto della consultazione di tanti rotoli.

Quello che dici è, in fondo, il respiro della tua esistenza, I’ amore che ti lega al Padre, il rapporto unico ed originale da cui sgorga ogni parola e ogni gesto. Ecco perché tutti avvertono la forza travolgente che emana da te e che può trasformare ogni persona, liberandola da tutto ciò che la tiene prigioniera, incatenata ad un male che logora, ad una sofferenza che non ha fine. In effetti tu non ti limiti ad indicare la guarigione, ma la realizzi, la rendi possibile. Tu non tracci solamente la strada, ma trasmetti l'energia per affrontarla. Tu non sei uno che esorta ad una vita nuova, ma la doni concretamente con la tua misericordia che trasfigura, con la tua saggezza che orienta, con la tua determinazione nel lottare contro ogni potenza oscura che attenta alla nostra dignità.

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