sabato 4 ottobre 2014

5 ottobre 2014


27a domenica A
Dal libro del profeta Isaìa
- Voglio cantare per il mio diletto
il mio cantico d’amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato viti pregiate;
in mezzo vi aveva costruito una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva;
essa produsse, invece, acini acerbi.
E ora, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha prodotto acini acerbi?
Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa d’Israele;
gli abitanti di Giuda
sono la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.

salmo. La vigna del Signore è la casa d’Israele. Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai aperto brecce nella sua cinta
e ne fa vendemmia ogni passante?
La devasta il cinghiale del bosco
e vi pascolano le bestie della campagna.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

. Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. 
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. 
Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!
+ Dal Vangelo secondo Matteo

. In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: 
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. 
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. 
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». 
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». 
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
calendario liturgico       6 - Lunedì - 27.a Tempo Ordinario -]
Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza
Liturgia: Gal 1,6-12; Sal 110; Lc 10,25-37 7 - Martedì - 27.a Tempo Ordinario - B.V. Maria del Rosario (m) - Guidami, Signore, per una via di eternità
Liturgia: Gal 1,13-24; Sal 138; Lc 10,38-42 8 - Mercoledì - 27.a Tempo Ordinario - Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo
Liturgia: Gal 2,1-2.7-14; Sal 116; Lc 11,1-4 9 - Giovedì - 27.a Tempo Ordinario - Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato il suo popolo
Liturgia: Gal 3,1-5; Cant. Lc 1,68-75; Lc 11,5-13 10 - Venerdì - 27.a Tempo Ordinario - -Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza
Liturgia: Gal 3,7-14; Sal 110; Lc 11,15-2611 - Sabato - 27.a Tempo Ordinario - Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza
Liturgia: Gal 3,22-29; Sal 104; Lc 11, 27-28
Avvisi      Domenica 12 ottobre: meetig diocesano adolescenti al Palasport Mercoledì 8 ore 20.30: incontro per i genitori dei ragazzi di 3a media con mons. Roberto Tebaldi (che amministrerà la Cresima ai ragazzi) Giovedì  9 ottobre (ore 14.30-16.00): catechismo per i ragazzi (e) di 3a media, in preparazione alla Cresima
Preghiera 
 C’è  una storia d'amore tra Dio e il suo popolo, Israele e lo dimostra la curacon cui egli tratta la sua vigna. Ma tanta tenerezza non ha trovato una risposta adeguata,  dei frutti abbondanti. Anzi, la responsabilità verso un dono grande, smisurato,  si è cambiata in pretesa di diventare i padroni del podere e di non dover  rendere conto  a nessuno. E la gratitudine ha lasciato il posto ad una violenza inaudita nei tuoi confronti, Gesù, il Figlio venuto a portare a compimento un disegno di salvezza e di amore. Così ci si è esclusi volontariamente da quella comunione che era offerta di grazia, possibilità di pienezza. Non è solo la storia di Israele, però, è anche la nostra storia:storia di ingratitudine, di un amore ignorato, tradito,o addirittura rifiiutato, osteggiato. Ed è un rischio che noi, cristiani di antica data, corriamo più di altri perché ai tuoi occhi nessuno può vantare diritti sul Regno: la sua cittadinanza si acquisisce non per eredità, per privilegio, ma solo fornendo i frutti che tu attendi.



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