sabato 27 febbraio 2021

 28 febbraio 2021: 2a Quaresima

catechesi ragazzi elementari 

DOMENICA 28/2/2021 La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor (Mc 9,1-9 ) 

Questi è il Figlio mio, lamato : ascoltatelo!” Video Vangelo in cartoni animati 


https://www.youtube.com/watch?v=a7Up9dWrTJM 

SECONDA PAROLA della QUARESIMA #AscoltaEVedrai 

Lascolto apre gli occhi, la mente e il cuore a comprendere ciò che altrimenti sarebbe incomprensibile 

ASCOLTA E VEDRAI. 

 

L’ascolto ti apre gli occhi, la mente e il cuore rivelandoti ciò che altrimenti non saresti in grado di comprendere. La trasfigurazione di Gesù è un’apparizione pasquale anticipata per preparare i discepoli alla morte che lo attende in Croce.
Anche tu sei invitato ad ascoltare Gesù, a prenderti cura di chi ti passa accanto e imparare l'arte dell'incontro attraverso l'ascolto e il dialogo con tutti.
Mettiti in cammino con Lui e fai della tua esistenza un dono di amore agli altri. Il cammino di Gesù sempre conduce alla felicità. Anche quando, per raggiungerla, occorre attraversa- re delle prove. Lui non ci inganna mai. Fidati! Vuoi provare a lasciarti trasfigurare anche tu dall’amore di Gesù nella tua vita? Facile! Mettiti in ascolto di chi ti è vicino e dona parole di speranza e conforto a chi sta attraversando un periodo difficile. 


Segnale di connessione assente ... 

Se non mantieni aperte le orecchie alla Parola di Gesù, corri il rischio di chiuderti in te stesso, non riconoscere Gesù lunga la strada della tua vita e allontanarti da Lui, il Maestro, e dai fratelli. 

Cancella tutte le parole e le frasi che non devi usare perché non esprimono gioia, fiducia, speranza. E ... poi rileggi quelle rimaste! 


CHI TE LO FA FARE! GESU’ E’ CON TE NON VORREI ESSERE AL TUO POSTO 

NON CE LA FARAI MAI TI AIUTO IO
NON ARRENDITI SEI MESSO MALE TI VOGLIO BENE! 


PER PREGARE INSIEME 

Signore, aiutami a vedere oltre le apparenze, ad ascoltare anche le parole non dette
a farmi vicino a chi si sente perso. Anche io a volte mi sento smarrito, ma se Tu mi sei ac- canto riesco a ritrovare la strada che porta a Te. Ti prego Gesù stammi vicino. Amen 


PER IMPEGNARSI UN POCHINO 

FORZA ARRENDITI! SEI UN GRANDE MOLLA TUTTO CE LA PUOI FARE SEI UN GRANDE 

Ricordarsi di usare almeno una parola di conforto con chi è triste e confuso. 

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LITURGIA DELLA DOMENICA

Prima lettura (Gen 22,1-2.9.10-13.15-18)

Dal libro della Gènesi 

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».  
Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito». 
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. 
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».

Salmo responsoriale (Sal 115)

Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.  

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.

 

Seconda lettura (Rm 8,31-34)

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 

Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? 
Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!

 

Vangelo (Mc 9,2-10)

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. 
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

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2a Quaresima - omelia 2021 - omelia

 

Beato Angelico: La trasfigurazione

L'episodio della Trasfigurazione narrato dal Vangelo di Marco si inserisce molto bene nell'itinerario di conversione proposto dalla quaresima.

Poco prima, nel capitolo che precede questo episodio, Gesù aveva parlato della sua passione, morte e resurrezione. I discepoli, e Pietro in particolare, si erano ribellati a questa prospettiva. Di fronte all’invito di Gesù di seguirlo su questa strada, emerge tutta la distanza tra la via di Dio e quella degli uomini… che pensano ad una visione di gloria e di successo mondano.

Il monte, dove avviene il fatto, richiama il significato di una presenza particolare di Dio. E’ luogo che parla di  tante altre precedenti manifestazioni del divino (v. il Sinai..)

Il volto trasfigurato, le vesti splendenti, la nube e la voce celeste spiegano che il cammino di Gesù verso la Croce è un anticipo  della luce della sua Pasqua. Gesù, incamminato verso la Croce, è in realtà il Signore risorto e glorioso. E Gesù viene dichiarato “Figlio amato”. 

Il Padre lo presenta, (così era stato anche nel Battesimo), come il Figlio che è in piena sintonia con Lui, che gli corrisponde pienamente, che è fedele in un amore obbediente alla sua volontà. Gesù è anche colui che porta a pienezza la rivelazione di Dio: la presenza di Mosé ed Elia sta a dire che Gesù è il più grande profeta perchè non solo parla a nome di Dio, ma è Dio stesso che parla attraverso di lui. 

 

L'episodio ha uno scopo ben preciso: rivelare ai discepoli disorientati il senso profondo e nascosto del cammino del Signore. Essi hanno già capito che Gesù è il Messia e già si sono persuasi che la sua strada conduce alla Croce.  Ma non riescono a capire che la Croce è legata alla gloria della resurrezione. Per questo hanno bisogno di un'esperienza, sia pure  provvisoria, per sentirsi sostenuti e rassicurati. 

Dio concede ai discepoli, per un istante, di comprendere che la strada di Dio non va verso il fallimento ma verso la riuscita e la vita piena che porta frutto.

Nel cammino della fede non mancano momenti chiari, gioiosi, all'interno della fatica dell'esistenza cristiana. Forse ne abbiamo vissuti anche noi e abbiamo detto. E’ bello per noi essere qui! … gustare la bellezza della fede, la soddisfazione per una esperienza che ci ha fatto crescere, la gioia per aver capito meglio e per aver vissuto una pagina particolare del Vangelo…magari condivisa anche con altri…

Pietro desiderava che quella visione potesse durare a lungo: “E’ bello per noi essere qui. Facciamo tre tende!”. Ma Gesù invita a scendere dal monte, a riconciliarsi con la vita spesso dura, dove bisogna mostrare la fedeltà anche in situazioni non facili. Il monte, quindi, non può essere un rifugio o un alibi per sfuggire alle difficoltà.  

C'è un altro aspetto su cui riflettere: il comando «ascoltatelo». L'ascolto è ciò che dà il vero volto al discepolo. La preoccupazione del discepolo  è quella di essere di essere ascoltatore dipendente da una parola che lo forma, che lo giuda, che gli dona forza e coraggio…


La quaresima è tempo di esercizio per farci guidare dal Vangelo.  “I discepoli non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro”: E’ quasi una proposta. Noi siamo invitati a riconoscere la presenza del Signore come assoluta. Solo Gesù: vuol dire che lui ci basta, che deve avere il primato. Non c’è nessuna persona o evento o situazione che possa essere paragonata, come importanza, alla sua. 

 

La Trasfigurazione di Gesù è anche inizio nella nostra trasfigurazione, cioè del nostro impegno a essere trasfigurati, resi simili a lui, per essere sempre più immagine sua.








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