giovedì 9 aprile 2020

venerdì santo 10 aprile 2020

Venerdì Santo

Propongo la Prima lettura e il salmo….Il testo del Vangelo di Giovanni potete leggerlo da qualche altra fonte che certamente conoscete..

O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore
ci hai liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato

trasmessa a tutto il genere umano,
rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio;
e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita,
l’immagine dell’uomo terreno,
così per l’azione del tuo Spirito,

fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste.
Per Cristo nostro Signore.
 
Prima Lettura - Egli è stato trafitto per le nostre colpe
Dal libro del profeta IsaìaIs 52,13 - 53,12
 
Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente.

Come molti si stupirono di lui
– tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo –,
così si meraviglieranno di lui molte nazioni;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato

e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
Chi avrebbe creduto al nostro annuncio?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza

per attirare i nostri sguardi,
non splendore per poterci piacere.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia;
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,

si è addossato i nostri dolori;
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l’iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua posterità?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,

per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.
Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,

vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha spogliato se stesso fino alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli. Parola di Dio
 
Salmo Responsoriale Dal Sal 30 (31)

R. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;

difendimi per la tua giustizia.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. R.

Sono il rifiuto dei miei nemici
e persino dei miei vicini,
il terrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.
Sono come un morto, lontano dal cuore;
sono come un coccio da gettare. R.

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,

i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori. R.

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,

salvami per la tua misericordia.
Siate forti, rendete saldo il vostro cuore,
voi tutti che sperate nel Signore. R.

Commento al venerdì santo: la croce

Il Venerdì santo siamo chiamati  a leggere e a comprendere il libro della croce.
Abbiamo bisogno di uno sguardo contemplativo, soprattutto in questo tempo di “ritiro” nelle nostre case… possiamo recuperare il valore del silenzio, magari mettendoci davanti a un crocifisso che si trova, certamente, nelle nostre abitazioni!
Sappiamo che per i dominatori romani del tempo, la croce era uno strumento terribile di morte e di abiezione. 
Vi erano condannati i peggiori delinquenti che morivano dopo un’atroce agonia… 
Era un supplizio destinato anche a chi fomentava disordini, facendo parte di qualche gruppo armato che si opponeva  ferocemente al dominio dell’odiato imperatore.
Per l’evangelista Giovanni, invece, la croce è un trono di gloria! La prospettiva è completamente ribaltata! “Il Signore regnò dalla croce!”, dice un antico inno liturgico.
Perché un trono? Perché l’amore tenace di Gesù, che non chiede vendetta ma si dispone addirittura al perdono, manifesta la forza di una carità senza misura che solo Dio è capace di esprimere. Regnare per Gesù significa mostrare il dominio della bontà sulla cattiveria e sull’odio. Gesù domina perchè si mostra superiore e quindi vince su tutto ciò che è segno di morte, come la violenza senza limiti. E con il suo esempio trascina tutti noi perché possiamo regnare con Lui! 
La sua morte può significare per noi la morte cioè la sconfitta e il superamento di tutto ciò ci trascina verso il male nelle forme di ogni egoismo, per risorgere con Lui a vita nuova.
L’egoismo ci imprigiona nella rete del nostri meschini interessi, che tendono a diventare per noi la regola distorta di vita.
Gesù, invece, vive fino in fondo la forte mitezza che aveva proclamato nelle Beatitudini sul monte: “Beati i miti perché erediteranno la terra!” La terra che Gesù eredita è la sua glorificazione presso il Padre: i cieli e la terra nuova, che sono  anche la nostra futura eredità! 
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da “Servizio della Parola” (n° 515) aprile 2020

ROUAULT : Cristo in croce 1936
Per tutti i crocifissi della terra

Tutti i crocifissi del mondo sono fratelli di Gesù Cristo, il Figlio amato. E sono anch'essi gli amati dal Padre. Ecco perché ora facciamo salire verso Colui che salva il grido di tutti i crocifissi della terra!

Per coloro che soffrono a causa della malattia

Padre, tu che non abbandoni mai i tuoi figli, guarda coloro che sono lacerati nella carne e nell'anima, coloro che non ne possono più,
coloro che sono abbandonati a causa della loro malattia,
coloro che sono limitati nel corpo e nello. spirito.
Padre di Gesù Cristo, sono i tuoi figli crocifissi dalla malattia!
Donaci il coraggio di andare verso di loro.

Per coloro che soffrono a causa della miseria

Padre, tu che non abbandoni mai i tuoi figli, guarda coloro che sono prigionieri della povertà e che lanciano la loro richiesta di aiuto e
a causa della fame, a causa della siccità, a causa dell'oppressione e dello sfruttamento, coloro che vengono lasciati nell’analfabetismo,
coloro che sono parcheggiati nei campi profughi.
Hanno perduto tutto. Perderanno anche la loro umanità?
Non hanno niente. Non possiedono nulla. E vengono dimenticati. o
Guardali, Padre di Gesù Cristo, sono i tuoi figli crocifissi dalla miseria!
Donaci il coraggio di andare verso di loro per dire: abbiamo un posto per voi, per alleviare la vostra croce!

Per coloro che soffrono a causa della violenza

Padre, tu che non abbandoni mai i tuoi figli, guarda coloro che sono calpestati dalla violenza e che non sanno come sfuggire ai colpi che li raggiungono, coloro che sono terrorizzati dalla guerra e non sanno come difendersi dal terrore delle armi, coloro che non comprendono perché da troppo tempo sono dimenticati dal cielo e dalla terra. Guarda coloro che dei loro fratelli conoscono solo il volto deformato dall'odio e le mani pronte a colpire.
Padre di Gesù Cristo, guardali tutti, sono i tuoi figli crocifissi dalla violenza! Donaci il coraggio di fare qualcosa per loro,
di levare le nostre voci contro la violenza per diminuire un po’ il peso della loro croce!

Per coloro che soffrono a causa della solitudine

il "nostro"Crocifisso
Padre, tu che non abbandoni mai i tuoi figli, guarda le famiglie devastare o disunite: sono fatte per essere un luogo di amore
e non focolai di separazione e di gelosia, di egoismo e di ripicche. 
Guarda coloro che attendono tenerezza e muoiono nel vuoto di ogni giorno, coloro che non credono più alla fedeltà,
coloro che sono abbandonati nella vecchiaia dopo aver donato tutto, coloro che non osano affrontare più la lotta di ogni giorno
e disperano e non attendono più nulla né dalla vita, né dagli altri.
Padre di Gesù Cristo, guardali tutti: sono i tuoi figli crocifissi dalla solitudine! Donaci il coraggio di tendere la mano 
in segno di amicizia, di vicinanza, per recare sollievo e condividere
il carico troppo pesante che si portano sulle spalle
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