sabato 26 aprile 2014

2a domenica di Pasqua

27 aprile - 3 maggio
calendario liturgico
28 - Lunedì - 2.a di Pasqua - Beato chi si rifugia in te, Signore
Liturgia: At 4,23-31; Sal 2; Gv 3,1-8
29 - Martedì - 2.a Pasqua - S. CATERINA DA SIENA patrona d'Italia -Benedici il Signore, anima mia.
Liturgia: 1Gv 1,5 - 2,2; Sal 102; Mt 11,25-30
30 - Mercoledì - 2.a di Pasqua. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Liturgia: At 5,17-26; Sal 33; 
Gv 3,16-21
1 - Giovedì - 2.a di Pasqua - S. Giuseppe lavoratore- Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.
Liturgia: Gen 1,26 - 2,3; opp. Col 3,14-15.17.23-24; Sal 89; Mt 13,54-58
2 - Venerdì - 2.a di Pasqua - S. Atanasio- Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.
Liturgia: At 5,34-42; Sal 26; Gv 6,1-15
3 - Sabato - 2.a di Pasqua - Ss. FILIPPO e GIACOMO. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
Liturgia: 1Cor 15,1-8a; Sal 18; Gv 14,6-14
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Domenica prossima - 4 maggio – S. Messa di Prima Comunione per 40 bambini di 4a elementare (alle ore 11.00)
Preghiamo per loro e per le loro famiglie, perchè vivano intensamente il dono del Signore, Pane di vita, nell’ Eucarestia
sabato 3 aprile : catechismo 4a elementare
giovedì 1° maggio la Messa è alle 9.30.
A partire da lunedì 5 maggio la Messa feriale sarà celebrata alle 8.00
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Valorizziamo la presenza materna di Maria in questo mese a lei dedicato. Venerdì 2 maggio, alle ore 20.30, inizieremo insieme in chiesa il mese di maggio con la preghiera del rosario.
     (Negli altri giorni il rosario sarà proposto presso i vari capitelli                                     mariani nel nostro territorio. Conto su una presenza significativa
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 preghiera sul Vangelo
Non è facile venire alla fede, Gesù: ognuno ha un suo percorso particolare che deve compiere, portando alla luce gli interrogativi e le domande che si porta dentro e cercando, senza stancarsi, una risposta. La gioia degli altri apostoli che ti incontrano vivo, risorto dalla morte, contrasta in modo evidente con le richieste di Tommaso.Tommaso non può accontentarsi di quello che gli riferiscono gli altri: è stato troppo grande il dolore per quello che ti è accaduto e ora non vuole affrontare una cocente delusione.
Tommaso ha bisogno, Gesù, di vedere e di toccare, di mettere il suo dito nel segno dei chiodi, di mettere la sua mano nel tuo fianco squarciato dalla lancia. Tommaso,  l‘ incredulo, è tuttavia lo stesso che dà voce alla prima professione di fede, colui che ti accoglie e ti dichiara come il suo Signore e il suo Dio.
Gesù, accompagna tutti noi che, senza aver visto, siamo approdati alla fede in te, risorto da morte. Donaci di affidarti la nostra esistenza per avere la vita nel tuo nome.
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Alla Domenica della Palme l’iniziativa parrocchiale del “gruppo della Carità” ha dato un importo di €uro 643.
Nella “Quaresima di fraternità”, a favore della missione in Thainlandia, sono stati raccolti €uro 400.
Un grazie sincero per la sensibilità mostrata in queste due iniziative !”
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27 aprile 2014
CANONIZZAZIONE di  GIOVANNI XXIII° e GIOVANNI PAOLO II°
 “Solo per oggi”– piccole regole di vita di Giovanni XXIII°

Solo per oggi crederò fermamente, nonostante le apparenze contrarie, che la Provvidenza di Dio si occupi di me come se nessun altro esistesse al mondo.
Solo per oggi avrò cura del mio aspetto: non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non pretenderò di migliorare nessuno tranne me stesso.
Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo.
Solo per oggi mi adatterò alle circostanze senza pretendere che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri.
Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche buona lettura, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura alla vita dell'anima.
Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò a puntino ma lo farò e mi guarderò da due malanni: la fretta e l'indecisione.Solo per oggi non avrò timori. Non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà. 

Preghiera per la famiglia di Giovanni Paolo II
Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre, che sei Amore e Vita, fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna", e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero santuario della vita e dell'amore per le generazioni che sempre si rinnovano. Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le pene dei coniugi verso il bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo. Fa' che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e nell'amore. Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie. Fa' infine, te lo chiediamo per intercessione della Sacra Famiglia di Nazareth, che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra possa compiere fruttuosamente la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia.
Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del Figlio e dello Spirito Santo.

Preghiera per la comunità di Giovanni Paolo II.
O Gesù, Buon Pastore, suscita in tutte le comunità parrocchiali sacerdoti e diaconi, religiosi e religiose, laici consacrati e missionari, secondo le necessità del mondo intero, che tu ami e vuoi salvare. Ti affidiamo in particolare la nostra comunità; crea in noi il clima spirituale dei primi cristiani, perché possiamo essere un cenacolo di preghiera in amorosa accoglienza dello Spirito Santo e dei suoi doni. Assisti i nostri pastori e tutte le persone consacrate. Guida i passi di coloro che hanno accolto generosamente la tua chiamata e si preparano agli ordini sacri o alla professione dei consigli evangelici. Volgi il tuo sguardo d'amore verso tanti giovani ben disposti e chiamali alla tua sequela. Aiutali a comprendere che solo in te possono realizzare pienamente se stessi. Nell'affidare questi grandi interessi del tuo Cuore alla potente intercessione di Maria, madre e modello di tutte le vocazioni, ti supplichiamo di sostenere la nostra fede nella certezza che il Padre esaudirà ciò che tu stesso hai comandato di chiedere. Amen.


la Liturgia della parola di questa domenica 2a di Pasqua

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell'ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco -, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime

Dal vangelo secondo Giovanni - Gv 20, 19-31
Gesù e Tommaso- Cima da Conegliano

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Racconto: Da "C'è qualcuno lassù?" - Bruno Ferrero © Elledici
Era una famigliola felice e viveva in una casetta di periferia. Ma una notte scoppiò nella cucina della casa un terribile incendio.
Mentre le fiamme divampavano, genitori e figli corsero fuori. In quel momento si accorsero, con infinito orrore, che mancava il più piccolo, un bambino di cinque anni. Al momento di uscire, impaurito dal ruggito delle fiamme e dal fumo acre, era tornato indietro ed era salito al piano superiore.
Che fare? Il papà e la mamma si guardarono disperati, le due sorelline cominciarono a gridare. Avventurarsi in quella fornace era ormai impossibile... E i vigili del fuoco tardavano.
Ma ecco che lassù, in alto, s'aprì la finestra della soffitta e il bambino si affacciò, urlando disperatamente: "Papà! Papà!".
Il padre accorse e gridò: "Salta giù!".
Sotto di sè il bambino vedeva solo fuoco e fumo nero, ma senti la voce e rispose: "Papà, non ti vedo...".
"Ti vedo io, e basta. Salta giù!", urlò, l'uomo.
Il bambino saltò e si ritrovò sano e salvo nelle robuste braccia del papà, che lo aveva afferrato al volo.

Non vedi Dio. Ma Lui vede te. Buttati!

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