27
aprile - 3 maggio
calendario liturgico
28 - Lunedì
- 2.a di Pasqua - Beato chi si rifugia in te, Signore
Liturgia: At 4,23-31; Sal 2; Gv 3,1-8
29 - Martedì
- 2.a Pasqua - S. CATERINA DA SIENA patrona d'Italia -Benedici il Signore,
anima mia.
Liturgia: 1Gv 1,5 - 2,2; Sal 102; Mt 11,25-30
30 -
Mercoledì - 2.a di Pasqua. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Liturgia:
At 5,17-26; Sal 33;
Gv 3,16-21
1 - Giovedì
- 2.a di Pasqua - S. Giuseppe lavoratore- Rendi salda, Signore, l’opera
delle nostre mani.
Liturgia: Gen 1,26 - 2,3; opp. Col 3,14-15.17.23-24; Sal
89; Mt 13,54-58
2 - Venerdì
- 2.a di Pasqua - S. Atanasio- Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella
sua casa.
Liturgia: At 5,34-42; Sal 26; Gv 6,1-15
3 - Sabato
- 2.a di Pasqua - Ss. FILIPPO e GIACOMO. Per tutta la terra si diffonde il
loro annuncio.
Liturgia: 1Cor 15,1-8a; Sal 18; Gv 14,6-14
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Domenica
prossima - 4 maggio – S. Messa di Prima Comunione per 40 bambini di 4a
elementare (alle ore 11.00)
Preghiamo per loro e per
le loro famiglie, perchè vivano intensamente il dono del Signore, Pane di vita,
nell’ Eucarestia
sabato
3 aprile : catechismo 4a elementare
giovedì 1° maggio la Messa è alle 9.30.
A partire da lunedì 5 maggio la Messa feriale sarà celebrata alle 8.00
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Valorizziamo
la presenza materna di Maria in questo mese a lei dedicato. Venerdì 2 maggio,
alle ore 20.30, inizieremo insieme in chiesa il mese di maggio con la preghiera del
rosario.
(Negli altri giorni
il rosario sarà proposto presso i vari capitelli mariani nel nostro territorio.
Conto su una presenza significativa
preghiera sul Vangelo
Non è facile venire alla fede, Gesù: ognuno ha
un suo percorso particolare che deve compiere, portando alla luce gli
interrogativi e le domande che si porta dentro e cercando, senza stancarsi, una
risposta. La gioia degli altri apostoli che ti
incontrano vivo, risorto dalla morte, contrasta in modo evidente con le
richieste di Tommaso.Tommaso non può accontentarsi di quello che
gli riferiscono gli altri: è stato troppo grande il dolore per quello che
ti è accaduto e ora non vuole affrontare una cocente delusione.
Tommaso ha bisogno, Gesù, di vedere e di
toccare, di mettere il suo dito nel segno dei chiodi, di mettere la sua mano
nel tuo fianco squarciato dalla lancia. Tommaso,
l‘ incredulo, è tuttavia lo stesso che dà voce alla prima professione di fede, colui che ti
accoglie e ti dichiara come il suo Signore e il suo Dio.
Gesù, accompagna tutti noi che, senza aver
visto, siamo approdati alla fede in te, risorto da morte. Donaci di affidarti la
nostra esistenza per avere la vita nel tuo nome.
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Alla Domenica della Palme l’iniziativa parrocchiale
del “gruppo della Carità” ha dato un
importo di €uro
643.
Nella
“Quaresima di fraternità”, a favore della missione in Thainlandia, sono stati
raccolti €uro 400.
Un grazie sincero per
la sensibilità mostrata in queste due iniziative !”
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27 aprile 2014
CANONIZZAZIONE di
GIOVANNI XXIII° e GIOVANNI PAOLO II°
“Solo per
oggi”– piccole regole di vita di Giovanni XXIII°
Solo per oggi
crederò fermamente, nonostante le apparenze contrarie, che la Provvidenza di
Dio si occupi di me come se nessun altro esistesse al mondo.
Solo per oggi avrò
cura del mio aspetto: non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò
nessuno, non pretenderò di migliorare nessuno tranne me stesso.
Solo per oggi sarò
felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo
nell’altro mondo, ma anche in questo.
Solo per oggi mi
adatterò alle circostanze senza pretendere che le circostanze si adattino tutte
ai miei desideri.
Solo per oggi
dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche buona lettura, ricordando che
come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura alla vita
dell'anima.
Solo per oggi
compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi mi
farò un programma: forse non lo seguirò a puntino ma lo farò e mi guarderò da
due malanni: la fretta e l'indecisione.Solo per oggi non
avrò timori. Non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla
bontà.
Preghiera per la famiglia di Giovanni Paolo II
Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in
terra, Padre, che sei Amore e Vita, fa che ogni famiglia umana sulla terra
diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna", e
mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero santuario della
vita e dell'amore per le generazioni che sempre si rinnovano. Fa' che la tua
grazia guidi i pensieri e le pene dei coniugi verso il bene delle loro famiglie
e di tutte le famiglie del mondo. Fa' che le giovani generazioni trovino nella
famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità
e nell'amore. Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del
matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso
le quali, a volte, passano le nostre famiglie. Fa' infine, te lo chiediamo per
intercessione della Sacra Famiglia di Nazareth, che la Chiesa in mezzo a tutte
le nazioni della terra possa compiere fruttuosamente la sua missione nella
famiglia e mediante la famiglia.
Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del
Figlio e dello Spirito Santo.
Preghiera per la comunità di Giovanni Paolo II.
O Gesù, Buon Pastore, suscita in tutte le comunità
parrocchiali sacerdoti e diaconi, religiosi e religiose, laici consacrati e
missionari, secondo le necessità del mondo intero, che tu ami e vuoi salvare.
Ti affidiamo in particolare la nostra comunità; crea in noi il clima spirituale
dei primi cristiani, perché possiamo essere un cenacolo di preghiera in amorosa
accoglienza dello Spirito Santo e dei suoi doni. Assisti i nostri pastori e
tutte le persone consacrate. Guida i passi di coloro che hanno accolto
generosamente la tua chiamata e si preparano agli ordini sacri o alla
professione dei consigli evangelici. Volgi il tuo sguardo d'amore verso tanti
giovani ben disposti e chiamali alla tua sequela. Aiutali a comprendere che
solo in te possono realizzare pienamente se stessi. Nell'affidare questi grandi
interessi del tuo Cuore alla potente intercessione di Maria, madre e modello di
tutte le vocazioni, ti supplichiamo di sostenere la nostra fede nella certezza
che il Padre esaudirà ciò che tu stesso hai comandato di chiedere. Amen.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù
Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la
risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità
che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli
per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista
della salvezza che sta per essere rivelata nell'ultimo tempo.
Perciò siete
ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da
varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa
dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco -, torni a vostra
lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza
averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia
indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la
salvezza delle anime
Dal vangelo secondo Giovanni - Gv 20, 19-31
Gesù e Tommaso- Cima da Conegliano |
La sera di quel giorno, il primo della
settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli
per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere
il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato
me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo
Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a
coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici,
chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri
discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle
sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non
metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli
erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte
chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui
il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e
non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio
Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che
non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece
molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono
stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché,
credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Racconto: Da "C'è qualcuno lassù?" - Bruno Ferrero © Elledici
Era
una famigliola felice e viveva in una casetta di periferia. Ma una notte
scoppiò nella cucina della casa un terribile incendio.
Mentre le fiamme
divampavano, genitori e figli corsero fuori. In quel momento si accorsero, con
infinito orrore, che mancava il più piccolo, un bambino di cinque anni. Al
momento di uscire, impaurito dal ruggito delle fiamme e dal fumo acre, era
tornato indietro ed era salito al piano superiore.
Che fare? Il papà e la mamma
si guardarono disperati, le due sorelline cominciarono a gridare. Avventurarsi
in quella fornace era ormai impossibile... E i vigili del fuoco tardavano.
Ma
ecco che lassù, in alto, s'aprì la finestra della soffitta e il bambino si
affacciò, urlando disperatamente: "Papà! Papà!".
Il padre accorse e
gridò: "Salta giù!".
Sotto di sè il bambino vedeva solo fuoco e fumo
nero, ma senti la voce e rispose: "Papà, non ti vedo...".
"Ti
vedo io, e basta. Salta giù!", urlò, l'uomo.
Il bambino saltò e si ritrovò
sano e salvo nelle robuste braccia del papà, che lo aveva afferrato al volo.
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