Dal libro del Deuterònomio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto.
Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”.
Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”».
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto.
Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”.
Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”».
Salmo responsoriale (Sal 94)
Ascoltate
oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
Dalla prima lettera di san
Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso!
Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni.
Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso!
Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
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Avvisi
Martedì 30 gennaio - alle ore 20.30 nella nostra
parrocchia si tiene il terzo incontro con don
Andrea Magnani, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, sul tema
della formazione delle catechiste-catechisti.
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Giovedì 1° febbraio:
preghiera per le vocazioni alle ore 15.00 in cappella feriale.
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Venerdì 2 febbraio è la Festa della “PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO”. La Messa è sempre alle ore 8.00, preceduta dalla lettura del
Vangelo e dalla processione verso l’altare, con la candela.
Domenica prossima 4 febbraio ricorre
la 40a
GIORNATA PER LA VITA che ha come tema: “IL VANGELO DELLA VITA, GIOIA PER IL MONDO”.
Ci sarà la possibilità di aiutare il Centro aiuto vita di Verona e di
Peschiera (S.Martino). Sarà messa a
disposizione anche la rivista periodica “NOI, FAMIGLIA E VITA”, edita da
Avvenire, che presenta il messaggio della giornata e altri aspetti ad essa
collegati.
Sarà offerta anche
una breve relazione sull’attività del Centro aiuto -vita di Verona e degli
altri centri presenti in diocesi.
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Sabato 3 febbraio-
alle 20.30- nella nostra chiesa si tiene il 3° ed ultimo incontro con il dott. EZIO ACETI che parlerà sul tema: “PREADOLESCENZA : FRAGILITA’ E RISORSE”
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Ricordo fin d’ora
che lunedì 5 febbraio -alle 20.30- si tiene il Consiglio pastorale
parrocchiale che è aperto a chiunque intenda partecipare, oltre ai consiglieri
di diritto. Uno dei temi previsti é la presentazione delle iniziative nella
prossima Quaresima
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preghiera sul Vangelo
Gesù, non c’è nessuno che parli di Dio come fai tu, e la gente se ne
è accorta.
Il tuo insegnamento non nasce da sentenze apprese nel tempo, non è
una dottrina costruita con
l ’ascolto di
tanti maestri e non è neppure il frutto della consultazione di tanti rotoli.
Quello che dici è, in fondo, il respiro della tua esistenza, I’
amore che ti lega al Padre, il rapporto unico ed originale da cui sgorga ogni
parola e ogni gesto. Ecco perché tutti avvertono la forza travolgente che emana
da te e che può trasformare ogni persona, liberandola da tutto ciò che la tiene
prigioniera, incatenata ad un male che logora, ad una sofferenza che non ha
fine. In effetti tu non ti limiti ad indicare la guarigione, ma la realizzi, la
rendi possibile. Tu non tracci solamente la strada, ma trasmetti l'energia per
affrontarla. Tu non sei uno che esorta ad una vita nuova, ma la doni
concretamente con la tua misericordia che trasfigura, con la tua saggezza che
orienta, con la tua determinazione nel lottare contro ogni potenza oscura che
attenta alla nostra dignità e alla nostra.