sabato 28 aprile 2018

AscoltarTi è una festa - V Domenica di Pasqua

29 aprile 2018

PRIMA LETTURA
Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli 9, 26-31
In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.  Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso. La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

SALMO RESPONSORIALE - Dal Salmo 21 (22)
A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.
A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.
Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

SECONDA LETTURA
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 3, 18-24
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
VANGELO
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni 15, 1-8

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
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AVVISI
Martedì 1° maggio la Messa è alle ore 9.30
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Sabato 5 maggio- al santuario del Frassino: 43a  “GIORNATA DEI MALATI e DEGLI ANZIANI”, promosso dall’ UNITALSI. Inizio ore 15.15 (con il Rosario). Segue la S.Messa (ore 16.00)
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Domenica prossima 6 maggio- alla Messa delle ore 11.00-
“Messa di Prima Comunione” per i ragazzi (e) di 4a elementare.
Invitiamo quelli che abitualmente frequentano questa Messa, a partecipare ad un’altra Messa di orario per dare spazio alle famiglie dei ragazzi…
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Ci prepariamo a vivere il mese di maggio con la recita del rosario: l’apertura è martedì  1° maggio -alle 20,30- in chiesa. 
Poi il rosario sarà proposto nelle varie zone.
 Precisamente:
ä  zona “Villaggio”, piazzetta di via Friuli
ä  Portovecchio, piazzetta di via Marche
  ä  in Chiesa parrocchiale
  ä  Forte Laghetto, al capitello
  ä  Parco giochi, al capitello zona Colombara
  ä  Via Cesare Battisti
  ä  Zona verde alle “Traverse di via Frassino”
  ä  Contrada Dolci (Capitello di Strada Peschiera, 55) 
  ä  Mercoledì pomeriggio) - in via Veneto  (presso la casa di Angiolina e Adelino)
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  Quest’anno la nostra diocesi propone una particolare attenzione spirituale alla Solennità della Pentecoste, (nel quadro del mese di maggio)attraverso una iniziativa che si richiama a quella di Quaresima e di Pasqua.
In concreto viene messo a disposizione il libretto di “PREGHIERA IN FAMIGLIA” che riporta le letture della Messa feriale  e delle domeniche, dal 1° maggio al 31 maggio, con testimonianze di santi(e) e alcune preghiere mariane. (L’offerta libera è di 1 euro).
 La Pentecoste si celebra il 20 maggio.
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preghiera sul Vangelo
Il nostro rapporto con te, Gesù, è chiamato ad essere stabile e duraturo e a resistere a tante seduzioni e lusinghe che ci distolgono da ciò che è essenziale.
Per questo richiede cura 
ed attenzione e non può essere abbandonato alle sensazioni del momento.
Il nostro rapporto con te, Gesù, passa anche attraverso potature,
percorsi dolorosi, frangenti oscuri in cui ci sembra di conoscere la morte, ma che poi ci aprono ad una fecondità sconosciuta e ci permettono un frutto abbondante.
È questa l’avventura decisiva, sorprendente ed eccezionale
che siamo chiamati a compiere.
Diventare tuoi discepoli - è vero -  non è "una passeggiata, 
ma quando ti si prende sul serio, quello che riceviamo è molto di più di quanto possiamo donarti.


sabato 21 aprile 2018

AscoltarTi è una festa - IV Domenica di Pasqua

22 aprile 2018

4a domenica di Pasqua B 
Prima Lettura
In nessun altro c'è salvezza.- Dagli Atti degli Apostoli At 4,8-12

In quei giorni, Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro:
«Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo.
In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

Salmo Responsoriale- Dal Sal 117
R. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell'uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti. R.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori

è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. R.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre. R.

Seconda Lettura
Vedremo Dio così come egli è.Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo - 1Gv 3,1-2

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.


Dal Vangelo secondo Giovanni- Gv 10,11-18

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
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AVVISI

In questa domenica: GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI”
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 55ª GIORNATA MONDIALE
DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore

Cari fratelli e sorelle, 
nell’ottobre prossimo si svolgerà la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che sarà dedicata ai giovani, in particolare al rapporto tra giovani, fede e vocazione. In quell’occasione avremo modo di approfondire come, al centro della nostra vita, ci sia la chiamata alla gioia che Dio ci rivolge e come questo sia «il progetto di Dio per gli uomini e le donne di ogni tempo» (Sinodo dei Vescovi, XV Assemblea Generale Ordinaria, I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, Introduzione).
Si tratta di una buona notizia che ci viene riannunciata con forza dalla 55ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: non siamo immersi nel caso, né trascinati da una serie di eventi disordinati, ma, al contrario, la nostra vita e la nostra presenza nel mondo sono frutto di una vocazione divina!
Anche in questi nostri tempi inquieti, il Mistero dell’Incarnazione ci ricorda che Dio sempre ci viene incontro ed è il Dio-con-noi, che passa lungo le strade talvolta polverose della nostra vita e, cogliendo la nostra struggente nostalgia di amore e di felicità, ci chiama alla gioia. Nella diversità e nella specificità di ogni vocazione, personale ed ecclesiale, si tratta di ascoltare, discernere e vivere questa Parola che ci chiama dall’alto e che, mentre ci permette di far fruttare i nostri talenti, ci rende anche strumenti di salvezza nel mondo e ci orienta alla pienezza della felicità.
Questi tre aspetti – ascolto, discernimento e vita – fanno anche da cornice all’inizio della missione di Gesù, il quale, dopo i giorni di preghiera e di lotta nel deserto, visita la sua sinagoga di Nazareth, e qui si mette in ascolto della Parola, discerne il contenuto della missione affidatagli dal Padre e annuncia di essere venuto a realizzarla “oggi” (cfr Lc 4,16-21). 

Ascoltare
La chiamata del Signore – va detto subito – non ha l’evidenza di una delle tante cose che possiamo sentire, vedere o toccare nella nostra esperienza quotidiana. Dio viene in modo silenzioso e discreto, senza imporsi alla nostra libertà. Così può capitare che la sua voce rimanga soffocata dalle molte preoccupazioni e sollecitazioni che occupano la nostra mente e il nostro cuore. 
Occorre allora predisporsi a un ascolto profondo della sua Parola e della vita, prestare attenzione anche ai dettagli della nostra quotidianità, imparare a leggere gli eventi con gli occhi della fede, e mantenersi aperti alle sorprese dello Spirito. 
Non potremo scoprire la chiamata speciale e personale che Dio ha pensato per noi, se restiamo chiusi in noi stessi, nelle nostre abitudini e nell’apatia di chi spreca la propria vita nel cerchio ristretto del proprio io, perdendo l’opportunità di sognare in grande e di diventare protagonista di quella storia unica e originale, che Dio vuole scrivere con noi. 
Anche Gesù è stato chiamato e mandato; per questo ha avuto bisogno di raccogliersi nel silenzio, ha ascoltato e letto la Parola nella Sinagoga e, con la luce e la forza dello Spirito Santo, ne ha svelato in pienezza il significato, riferito alla sua stessa persona e alla storia del popolo di Israele. 
Quest’attitudine oggi diventa sempre più difficile, immersi come siamo in una società rumorosa, nella frenesia dell’abbondanza di stimoli e di informazioni che affollano le nostre giornate. Al chiasso esteriore, che talvolta domina le nostre città e i nostri quartieri, corrisponde spesso una dispersione e confusione interiore, che non ci permette di fermarci, di assaporare il gusto della contemplazione, di riflettere con serenità sugli eventi della nostra vita e di operare, fiduciosi nel premuroso disegno di Dio per noi, di operare un fecondo discernimento. 
Ma, come sappiamo, il Regno di Dio viene senza fare rumore e senza attirare l’attenzione (cfr Lc 17,21), ed è possibile coglierne i germi solo quando, come il profeta Elia, sappiamo entrare nelle profondità del nostro spirito, lasciando che esso si apra all’impercettibile soffio della brezza divina (cfr 1 Re 19,11-13).

Discernere
Leggendo, nella sinagoga di Nazareth, il passo del profeta Isaia, Gesù discerne il contenuto della missione per cui è stato inviato e lo presenta a coloro che attendevano il Messia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19). 
Allo stesso modo, ognuno di noi può scoprire la propria vocazione solo attraverso il discernimento spirituale, un «processo con cui la persona arriva a compiere, in dialogo con il Signore e in ascolto della voce dello Spirito, le scelte fondamentali, a partire da quella sullo stato di vita» (Sinodo dei Vescovi, XV Assemblea Generale Ordinaria, I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, II, 2).
Scopriamo, in particolare, che la vocazione cristiana ha sempre una dimensione profetica. Come ci testimonia la Scrittura, i profeti sono inviati al popolo in situazioni di grande precarietà materiale e di crisi spirituale e morale, per rivolgere a nome di Dio parole di conversione, di speranza e di consolazione. Come un vento che solleva la polvere, il profeta disturba la falsa tranquillità della coscienza che ha dimenticato la Parola del Signore, discerne gli eventi alla luce della promessa di Dio e aiuta il popolo a scorgere segnali di aurora nelle tenebre della storia. 
Anche oggi abbiamo tanto bisogno del discernimento e della profezia; di superare le tentazioni dell’ideologia e del fatalismo e di scoprire, nella relazione con il Signore, i luoghi, gli strumenti e le situazioni attraverso cui Egli ci chiama. Ogni cristiano dovrebbe poter sviluppare la capacità di “leggere dentro” la vita e di cogliere dove e a che cosa il Signore lo sta chiamando per essere continuatore della sua missione. 

Vivere
Infine, Gesù annuncia la novità dell’ora presente, che entusiasmerà molti e irrigidirà altri: il tempo è compiuto ed è Lui il Messia annunciato da Isaia, unto per liberare i prigionieri, ridare la vista ai ciechi e proclamare l’amore misericordioso di Dio ad ogni creatura. Proprio «oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato» (Lc 4,20), afferma Gesù. 
La gioia del Vangelo, che ci apre all’incontro con Dio e con i fratelli, non può attendere le nostre lentezze e pigrizie; non ci tocca se restiamo affacciati alla finestra, con la scusa di aspettare sempre un tempo propizio; né si compie per noi se non ci assumiamo oggi stesso il rischio di una scelta. La vocazione è oggi! La missione cristiana è per il presente! E ciascuno di noi è chiamato – alla vita laicale nel matrimonio, a quella sacerdotale nel ministero ordinato, o a quella di speciale consacrazione – per diventare testimone del Signore, qui e ora. 
Questo “oggi” proclamato da Gesù, infatti, ci assicura che Dio continua a “scendere” per salvare questa nostra umanità e farci partecipi della sua missione. Il Signore chiama ancora a vivere con Lui e andare dietro a Lui in una relazione di speciale vicinanza, al suo diretto servizio. E se ci fa capire che ci chiama a consacrarci totalmente al suo Regno, non dobbiamo avere paura! È bello – ed è una grande grazia – essere interamente e per sempre consacrati a Dio e al servizio dei fratelli.
Il Signore continua oggi a chiamare a seguirlo. Non dobbiamo aspettare di essere perfetti per rispondere il nostro generoso “eccomi”, né spaventarci dei nostri limiti e dei nostri peccati, ma accogliere con cuore aperto la voce del Signore. Ascoltarla, discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell’oggi che Dio ci dona. 
Maria Santissima, la giovane fanciulla di periferia, che ha ascoltato, accolto e vissuto la Parola di Dio fatta carne, ci custodisca e ci accompagni sempre nel nostro cammino.

venerdì 27:  incontro gruppo sposi

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C’è la possibilità e l’invito di firmare, nella dichiarazione dei redditi, l’8xmille per la chiesa cattolica.
(v. depliants sul tavolo)

preghiera sul Vangelo

C’ é un’immagine più viva per mostrare il legame che ci unisce a te, Gesù, la relazione particolare che si crea fra te ed ognuno di noi!  Attraverso la figura del pastore, 
tu apri uno squarcio significativo sulla tua identità e sulla tua missione, ma anche sul rapporto speciale che ti unisce all’umanità. 
Come un pastore tu resti in mezzo a noi, ci accompagni in ogni frangente della nostra esistenza. 
Il tuo non è un contratto ad ore, una scelta a termine, un impegno a determinate condizioni: ti sei fatto uomo per condividere in tutto e per tutto la nostra condizione e per manifestarci un amore che non ha limiti, né misura. Per questo non hai esitato ad esporti in prima persona per sottrarci al potere del male e hai offerto la tua vita accettando addirittura la croce.
Ciascuno di noi  è veramente prezioso ai tuoi occhi:
tu ci conosci fin nelle pieghe segrete, ma il tuo è uno sguardo d’amore, compassionevole e disposto al perdono. Proprio come un pastore per il quale ogni pecora è unica
e riceve una cura particolare,soprattutto se è debole e smarrita.


martedì 17 aprile 2018

15 aprile: 1a Confessione


          parrocchia  Beato Andrea 
   15 aprile 2018





Saluto del celebrante

INCONTRARTI E' UNA FESTA

Incontrarti è una festa, incontrarti è la vita. 
Ti lodiamo, Signore, perché
tu ci ami e noi stiamo con te.

E' festa nella tua casa: cantiamo la 
tua bontà. E' festa della salvezza che dà la felicità

Incontrarti è una festa, incontrarti è la vita. 
Ti lodiamo, Signore, perchè 
tu ci ami e noi stiamo con te.

E' festa piena di vita: la luce splende su noi. 
E' festa piena di pace: la gioia è dentro di  noi:

Preghiera dei bambini

L’amore di Dio per noi illumina la nostra vita, lo rende splendente e unica.  È un’amicizia sempre fedele e personale. È come un grande sole da cui nascono Infiniti raggi, uno per ciascuno di noi conto. Più  amiamo il prossimo, più camminiamo verso Dio. Quanto più i raggi si avvicinano al sole, tanto più si avvicinano tra loro. E così è tra noi, grazie all’amore di Dio che ci unisce.

Preghiera dei genitori

Signore, siamo qui per vivere con i nostri bambini il momento del loro incontro con te e tra di noi. Tu offri loro il sacramento del tuo perdono. Siamo contenti di questo e desiderosi di essere loro vicini. 
Vogliamo anche esprimere, nella preghiera, i nostri desideri, e le nostre difficoltà. Siamo sicuri che in questo momento ci stai guardando e ascoltando. Ma ci inviti, soprattutto, ad ascoltare te, che parli a noi e ai nostri figli. La nostra famiglia vuole essere una piccola chiesa nella quale tu sei continuamente presente e con il tuo Vangelo ci indichi la strada da seguire. Fa', o Signore, che siamo costantemente attenti a quello che ci domandi. Fa’ che la tua parola abiti in noi perchè formi i nostri pensieri, riscaldi i nostri cuori e diriga le nostre azioni sulla strada che tu ci continuamente ci indichi AMEN. 

 Acclamazione al Vangelo:
RE  SOL           RE  LA
 [Rit.] Alleluia alleluia, alleluia alleluia
        RE  SOL           RE LA RE
        alleluia alleluia, alleluia.
 Alleluia alleluia, alleluia alleluia
        alleluia alleluia, alleluia.

La tua festa non deve finire non deve finire e non finirà. La tua festa non deve finire non deve finire e non finirà.Perché la festa siamo noiche camminiamo verso Te, perché la festa siamo noi cantando insieme così...

 

VANGELO:GESU’, BUON PASTORE

Siavvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: “Costui riceve i peccatori e mangia con loro”.  Allora egli disse loro questa parabola: 
 “Chi di voi se ha cento pecore e 
ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?  Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento,va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.  Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.  O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta.  Così, vi dico, c’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte. Parola del Signore
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E ora preghiamo per domandare perdono al Padre.
Abbiamo sciupato i doni che Lui ci ha dato… 

I BAMBINI: PERDONACI, SIGNORE!
1   Non sempre siamo stati attenti a catechismo per conoscerti meglio. PERDONACI, SIGNORE!
   Ci dimentichiamo di incontrarci con te nella preghiera e non ti ringraziamo dei tuoi doni: PERDONACI, SIGNORE
 A volte abbiamo trattato male i nostri  amici, li abbiamo offesi anche con          le parole e abbiamo litigato, senza chiedere scusa: 
PERDONACI, SIGNORE!
 Non siamo sempre pronti a dire di sì ai nostri genitori,  alle maestre, alle  
  persone che ci chiedono un piacere. Troviamo delle scuse e non siamo        generosi:PERDONACI, SIGNORE!
 Qualche volta pretendiamo di avere delle cose che sono inutili o 
    non  siamo generosi nel metterle a disposizione dei nostri amici: 
     PERDONACI, SIGNORE!
 Signore, tu ci chiedi di di essere generosi in tutto. 
     Ma noi siamo pigri, non ne abbiamo voglia e facciamo i capricci.  
     Donaci la tua forza e il tuo amore. PERDONACI, SIGNORE!

                                   

I GENITORI : Rinnovaci, Signore, nel tuo amore


 Non abbiamo sempre coltivato l’impegno della preghiera e dell’incontro
     con te nell’ Eucarestia. R.
      Non ci siamo impegnati per crescere nella fede, trascurando la lettura
      del  Vangelo e della tua parola. R
    Nella nostra famiglia non abbiamo vissuto l’impegno concreto dell’amore,   del perdono e  della riconciliazione. R.
    Abbiamo trascurato i nostri doveri verso gli altri, come l’onestà,la     giustizia e la sincerità. R
     Abbiamo ceduto alla tentazione di un giudizio pesante verso gli altri,
      della critica senza motivo, dell’indifferenza e della cattiveria. R
      Non siamo stati pazienti; non abbiamo dedicato tempo ed energie per educare i nostri figli,anche nella crescita della loro fede. R.

Ed ora mi incontro con un sacerdote che rappresenta Gesù e chiedo perdono

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, AMEN
Sacerdote: Il Signore che è stato buono con tutti, ti accolga eti doni il suo perdono e la sua pace 

E ora, con fiducia, presenta i tuoi peccati a Gesù e ricevi i consigli e l’impegno che il sacerdote ti domanda per i prossimi giorni… Poi prega con una delle seguenti invocazioni..

1-  Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni…
    2- O Gesù d’amore acceso, non ti avessi mai offeso; o mio caro e buon Gesu’, con la tua santa grazia, non ti voglio offendere piu’. 

     3- Padre buono, dammi un cuore nuovo. 
         Rendimi forte e generoso. Canterò il tuo amore perchè mi hai perdonato 

     Gesù, attraverso il sacerdote, ti perdona con queste parole:
Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato li mondo nella morte e resurrezione del suo Figlio e ha effuso lo Spirito Santo per il perdono dei peccati, ti conceda mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace.

E IO TI  ASSOLVO DAI TUOI PECCATI NEL NOME  DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO. AMEN
       (a queste ultime parole, fa’ il segno della croce..)
Ed ora ti rechi nella  piccola cappella davanti a Gesù per scrivere due preghiere inventate da te. 
un ringraziamento … una promessa a Gesù …

TUTTI:GRAZIE SIGNORE, RENDIAMO GRAZIE 
A TE CHE   REGNI NEI SECOLI ETERNI

Signore, oggi ci hai donato la tua gioia e la tua 
pace: Per questo ti diciamo: GRAZIE. SIGNORE….
Signore, tu ci hai perdonato. Ora ci chiedi di  perdonare anche agli altri, come tu hai fatto con  noi. Per questo ti diciamo: GRAZIE SIGNORE…..
Signore, grazie dei doni che continuamente ci fai. GRAZIE. SIGNORE….

Signore, grazie perchè mi hai accolto nella tua chiesa e mi hai fatto il dono di tanti amici che, assieme a me, hanno ricevuto il dono del tuo amore che mi aiuta a camminare sulla tua strada.
Per questo ti diciamo: GRAZIE. SIGNORE…

PREGHERA DELLE  CATECHISTE

 Grazie, Signore, per la possibilità che ci offri nell’accompagnare questi bambini a rivevere il tuo perdono. Essi ci aiutano a riscoprire, a rinnovare la nostra fede e a viverla con maggiore coerenza.
A voi bambini auguriamo che questo primo incontro con Gesù sia l’inizio di un dialogo sincero  che dura per sempre….
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Cantiamo:COME VIVEVA GESU'
E' bello vivere da figli di Dio, fratelli di Gesu!
E' bello vivere da figli di Dio, fratelli tra di noi!

1- Come viveva Gesù, cosi vivremo anche noi. 
         Siamo discepoli suoi, impareremo da lui. 
          E' bello vivere ...
2- Come amava Gesù, così ameremo anche noi.
         figli dell'unico Padre, diffonderemo la pace.  E' bello vivere…
 3- Come pregava Gesù, così pregheremo anche noi.         
         Con il tuo Spirito Santo invocheremo Dio Padre. E' bello vivere…

PROPOSTA DI PREGHIERA 
E DI RIFLESSIONE PER I GENITORI...

Era un pomeriggio piovoso e una signora stava percorrendo in auto una delle strade principali della città, facendo partico­lare attenzione poiché la strada era bagnata e scivolosa. 
All' improvviso il figlio, seduto sul sedile accanto, disse: «Sai mamma, sto pensando a una cosa».
La donna era curiosa di sapere quello che aveva scoperto con la sua testolina il bambino di sette anni. «Cosa hai pensato?». «La pioggia», iniziò  a spiegare, «è come il peccato, e i tergi­cristalli sono come Dio, che spazza via i nostri peccati». Superato lo stupore, con un esempio che sembrava un po’ banale,la mamma chiese: «Hai notato che la pioggia continua a cadere? Cosa significa, secondo te?». II bambino non esitò un attimo a rispondere: «Noi continuia­mo a peccare e Dio continua a perdonarci». 
Non esiste nessun libro dove vengono annotati i peccati. Dio non conserva nessun registro, nessun catalogo.  Egli ci vede nel momento presente e ci avvolge con un amore incondizio­nato.

BENEDICI CHI CI INSEGNA A PERDONARE

Signore Gesù, che sei venuto nel mondo per renderci capaci di vivere 
nell’ amore, converti il cuore di chi vuole il male dei fratelli.
Signore Gesù, che sulla croce hai perdonato chi ti stava uccidendo, insegnaci a perdonare, ogni giorno, le offese piccole e grandi.
Signore Gesù, che hai detto: “Beati quelli che cercano la pace e amano la giustizia”, aiuta gii uomini a vivere la pigrizia e a lavorare per la pace e la giustizia senza stancarsi.
Signore Gesù che hai detto:“Lasciate che i piccoli vengano a me”, aiuta noi genitori, gli insegnanti, gli educatori a far crescere nei nostri figli il desiderio della pace, della bontà, dell'amicizia verso tutti

Riconoscere il peccato e il perdono di Dio

Tu mi hai mostrato il tuo amore di Padre, mi hai accolto tante volte nelle braccia della tua misericordia. Mi hai rialzato dalla terra, mi hai consolato e guarito. Sono prezioso ai tuoi occhi, se il tuo Figlio Gesù, è andato incontro ad una sofferenza terribile, pur di fermare una volta per tutte l’avanzata del male. Ecco perché riconosco il mio peccato, ecco perché devo ammettere l’ingratitudine e il tradimento che ti ho riservato. 
Ma, grazie Signore, per il tuo amore che sempre mi accompagna.







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