Dal libro dei Proverbi
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Salmo responsoriale (Sal 127)
Beato chi teme
il Signore.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai
Tessalonicési
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio,
chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno,
secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e
ne guadagnò altri cinque. Così
anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare
una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle
regolare i conti con loro. Si
presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque,
dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati
altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse
il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi
parte alla gioia del tuo padrone”. Si
presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai
consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –,
sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del
tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva
ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti
dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento
sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il
padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho
seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così,
ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci
talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà
nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà
pianto e stridore di denti”».
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Avvisi
Questa Domenica 19 novembre è la
GIORNATA MONDIALE DEI POVERI. Il Papa ha accompagnato questa giornata con un messaggio.
La raccolta per i poveri sarà fatta,
come al solito, nel giorno di Natale.
Resoconto degli aiuti in denaro da gennaio 2017 al 19
novembre 2107
Abbiamo dato aiuto in denaro per € 2.610. Lo scorso anno 2016, nello
stesso periodo (gennaio- dicembre) la raccolta era stata di € 1850.
Questo denaro è frutto delle due raccolte
annuali di Natale e Pasqua
e del contributo volontario d persone
generose.
Inoltre abbiamo distribuito a diverse
famiglie della nostra parrocchia e di altre persone che chiedono aiuto, generi
alimentari non deperibili. Questa iniziativa è gestita dal “gruppo della carità”. Grazie per la vostra collaborazione!
……………………………………………………………………………….
Lunedì
20 novembre -alle ore 20.30- si tiene il Consiglio pastorale parrocchiale che,
in questa occasione intendiamo aprire anche a tutti quelli che lo desiderano (e
non solo al gruppo “ufficiale”). Tra gli argomenti da trattare anche la prospettiva
della nostra unità pastorale del “Lago
sud”.
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Martedì 21-ore 18.00: catechismo 2a media
……………………………………………………………………………….
sabato 25: catechismo 4a elem. e 1a media
……………………………………………………………………………….
Sabato 25 novembre- alle ore 20.30 nel nostro
salone, su iniziativa di un gruppo di catechisti (e) e genitori – e con il
patrocinio del Comune di Peschiera, si
tiene il 1° incontro per genitori delle nostre parrocchie su tema: “EDUCARE OGGI: UNA SPERANZA POSSIBILE”. La relazione è del dott. EZIO ACETI,
psicologo e pedagogista.
preghiera
(sul
Vangelo…)
Il Padre tuo, Gesù,non è un
Dio sospettoso o peggio, un padrone sfruttatore. Ci affida i suoi tesori, i
suoi doni di grazia con abbondanza,
senza misurare: un talento è, da solo, una grande somma. Dunque ha fiducia in
noi, nonostante tutto, tanto da mettere nelle nostre mani qualcosa che vale
veramente. Ma che cosa fare? Che atteggiamento adottare?
Un regalo di questo
genere comporta anche una grande responsabilità.
Non è la paura, tuttavia, la
scelta giusta: nascondere sottoterra un bene significa sottrarlo ai suoi
naturali destinatari. Tu, Gesù, a questo punto ci ricordi chela scelta migliore
non è cercare la sicurezza e la tranquillità ad ogni costo, ma rispondere alla fiducia. E dunque
accettare il rischio, pur di far fruttare quello che si è ricevuto
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^
sintesi del messaggio di Papa Francesco
19 novembre 2017
1a GIORNATA MO NDIALE DEI POVERI : una
condivisione che diventi stile di vita
E' questo il pressante invito
di papa Francesco in occasione della prima “Prima Giornata Mondiale dei Poveri
“indetta il 19 novembre, con l'augurio che essa diventi una tradizione e un “contributo
concreto all'evangelizzazione nel mondo contemporaneo”. Perché
proclamare una giornata mondiale per i poveri? Il messaggio di papa Francesco
lo dice in modo forte e chiaro.
Il fondamento di questa
esigenza è biblico. Il salmo 34,7 ricorda :”Questo povero grida e il Signore
lo ascolta”. Da sempre la Chiesa ha compreso l'importanza di tale grido.
Pietro infatti sceglie nella prima comunità cristiana, sette uomini “pieni di
Spirito e di sapienza” per l'assistenza e il servizio ai poveri. L'apostolo
Giacomo rivolge ai cristiani un rimprovero severo:” Dio non ha forse ha scelto i poveri agli occhi
del mondo...? Voi invece avete disonorato il povero...A che serve se uno dice
di avere la fede ma non ha le opere?
..Se la fede non è seguita dalle opere in se stessa è morta”. (I Gc. 2,5-6.14-17)
Lo Spirito Santo ha fatto sorgere
nella Chiesa uomini e donne che in modo diverso hanno offerto la loro vita a
servizio dei poveri; fra tutti spicca l'esempio di Francesco d'Assisi che è
stato seguito da numerosi santi uomini e donne nel corso dei secoli. Egli non
si accontentò di fare l'elemosina ai
poveri, ma decise di andare a Gubbio per stare con loro.
Secondo il messaggio del papa,
la preghiera, il cammino del discepolato e la conversione trovano nella carità
che si fa condivisione la verifica della loro autenticità evangelica. E da
questo modo di vivere derivano gioia e serenità d'animo perché si tocca con
mano la carne di Cristo. Il Corpo di Cristo, spezzato nella sacra liturgia, si
lascia trovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e
delle sorelle più deboli.
La povertà per i discepoli di
Cristo è un cammino dietro a lui e con lui; povertà significa avere un cuore
umile che sa cogliere la propria condizione di creatura limitata e peccatrice.
E' un atteggiamento del cuore che impedisce di pensare al denaro, alla
carriera, al lusso come obiettivi di vita e condizione per la felicità.
Conosciamo la difficoltà del nostro tempo di poter identificare in modo chiaro
la povertà. Eppure ogni giorno ci interpella
con i suoi mille volti segnati dal dolore, dal sopruso, dalla guerra,
dalle torture, dalla prigionia, dalla fame, dalla privazione della libertà,
della dignità, del lavoro, dall'analfabetismo....La povertà ha il volto di
uomini, donne e bambini sfruttati e calpestati dalle logiche perverse del
potere e del denaro. Essa è frutto dell'ingiustizia sociale, della miseria
morale, dell'avidità di pochi e dell'indifferenza generale. Emerge una
ricchezza sfacciata in mano a pochi che si accompagna all'illegalità e allo
sfruttamento della dignità umana. A tutto questo occorre rispondere con una
nuova visione della vita e della società.
Questa giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché
reagiscano alla cultura dello spreco e
dello scarto a favore della cultura dell'incontro. Si aprano alla solidarietà,
segno di fratellanza; Dio ha creato la terra e il cielo per tutti. Gli uomini
invece hanno creato muri, confini e recinti. A fondamento di questa giornata il
papa pone la preghiera: il Padre nostro comporta condivisione, responsabilità
comune, superamento dell'egoismo per vivere la gioia dell'accoglienza
reciproca. Questa giornata sia una forte richiamo alla coscienza: i poveri non
sono solo un problema ma una risorsa a cui attingere per vivere l'essenza del
Vangelo.