La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni;
poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro.
Salmo responsoriale (Sal 62)
Ha
sete di te, Signore, l’anima mia.
O Dio, tu sei il
mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
Dalla prima lettera
di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
In quel
tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: Il regno dei cieli sarà simile a dieci
vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque
sagge; le stolte presero le
loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le
sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli
vasi. Poiché lo sposo
tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo
sposo! Andategli incontro!”. Allora
tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’
del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a
mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare
l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle
nozze, e la porta fu chiusa. Più
tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore,
signore, aprici!”. Ma egli
rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il
giorno né l’ora»
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Avvisi
Domenica prossima 19 novembre è la
GIORNATA MONDIALE DEI POVERI.
Il
Papa ha accompagnato questa giornata
con un messaggio
e
propone un incontro di preghiera che, in questa occasione, faremo
giovedì 16 nov. alle 20.30. (Nelle
altre settimane, in questo periodo,
la preghiera del giovedì è anticipata
alle ore 15.00).
La raccolta per i poveri sarà fatta, come al
solito, nel giorno di Natale.
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martedì 14: 2a media (ore 18.00) e incontro
adolescenti
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venerdì: incontro gruppo sposi (1)
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sabato 18: catechismo 3a e 5a elementare
Lunedì
prossimo 20 novembre -alle ore 20.30- si tiene il Consiglio pastorale parrocchiale che,
in questa occasione intendiamo aprire anche a tutti quelli che lo desiderano (e
non solo al gruppo “ufficiale”). Tra gli argomenti da trattare anche la
prospettiva della nostra unità pastorale
del “Lago sud”. Ne abbiamo parlato giovedì scorso 9 novembre, presenti i
rappresentanti delle varie parrocchie, con due rresoonsabili della nostra
diocesi che ci hanno offerto alcune indicazioni per il prossimo periodo.
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preghiera
(sul
Vangelo…)
C ’è un appuntamento decisivo che non
possiamo perdere, Gesù.
Non è in gioco solo la
partecipazione ad una qualche festa, ad un banchetto, ma quello che ci accadrà
per l’eternità. In effetti la tua proposta,
quel regno dei cieli di cui ci parli,
è un mondo nuovo di
grazia e di misericordia,
in cui potremo entrare, ma
anche esserne tenuti fuori.
Dipende da noi, dalla
nostra vigilanza: solo se saremo pronti al momento in cui lo sposo arriva, solo
se le nostre lampade
saranno ancora accese, grazie
alla riserva d ’olio, potremo partecipare alle nozze.
Senza quell’olio, nel
protrarsi dell’attesa le nostre lampade potrebbero spegnersi e al momento
giusto risulteremmo completamente immersi nel buio. Senza quell’olio, potremmo
distrarci e lasciarci afferrare da altre preoccupazioni, che riempiono il cuore
e la menteed impediscono di vivere
l’attesa, di scrutare la notte
per cogliere l ’arrivo
dello sposo. Senza quell’olio
rischiamo di trovarci davanti ad una porta inesorabilmente chiusa e alla
dolorosa coscienza di aver perso tutto.