liturgia della domenica
Dal libro dell’Èsodo
Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».
Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».
Salmo responsoriale (Sal 17)
Ti
amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.
Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.
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30a domenica
del tempo ordinario- anno A
Avvisi
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Nella GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE di
domenica scorsa 22 ottobre abbiamo raccolto € 1.385 (di cui 650 €
dall’offerta della classe 1937). Un
grazie sentito per la vostra generosità.
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Martedì 31 ottobre
non c’è la Messa delle ore 8.00, ma solo quella della vigilia di “Tutti i Santi” alle ore 18.00
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Mercoledì 1°
novembre è la SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI.
Le Messe hanno il solito orario festivo.
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Nel pomeriggio del
1° nov. - alle ore 14.30 - ci
troviamo al santuario del Frassino per il Rosario e poi, in processione, ci
rechiamo al Cimitero per la Celebrazione
in suffragio dei defunti. (ore 15.00)
Giovedì 2 novembre, alle ore 15.00 - S.
Messa al Santuario del Frassino nella
Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Non c’è la Messa feriale delle ore
8.00.
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Preghiera (sul Vangelo della domenica
Tu non hai inventato,
Gesù, formule nuove e complicate
per farci raggiungere la
vita eterna.
Non ci hai neppure
affidato prescrizioni impossibili, realizzabili solo da pochi seguaci, tanto
eroici quanto determinati. No, tu ti sei limitato a pescare nella tradizione
collaudata dell’Antico Testamento: è lì che hai attinto la risposta data quel giorno ai farisei. In effetti tu ci
chiedi di amare Dio, ma non in un modo qualsiasi, non quando, come, quanto
vogliamo, ma con tutto il cuore,con tutta l'anima, con
tutta la mente.
È vero: Dio non può
accontentarsi degli scampoli del nostro tempo,
degli avanzi delle
nostre giornate.
E non può neanche
accettare di figurare tra le tante cose e persone
che occupano un posto
nella nostra vita. Egli è unico e pertanto -
chiede di essere accolto
in modo speciale.
E altrettanto domanda
per ogni uomo che diventa nostro prossimo
perché incontrato sul
nostro cammino.
Non c’è bisogno, dunque,
di arrampicarsi sugli specchi per fare la volontà
di Dio: basta vivere
questi due comandamenti.
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La ruota, più vicini a Cristo
(una riflessione che aiuta ad approfondire l’unità
dei due comandamenti…)
Secondo voi che
cosa sono le comunità? non sono un unico corpo, in cui tutti sono membra gli
uni degli altri?. Ciascuno
secondo le sue capacità, cercate di restare uniti gli uni agli altri perché
quanto più si è uniti al prossimo, tanto più si è uniti a Dio.
Perché comprendiate il senso profondo di queste
parole, immaginate che per terra vi sia un cerchio, una linea circolare
tracciata con un compasso dal punto centrale. Si chiama centro il punto che sta
proprio in mezzo al cerchio. Prestate attenzione a quel che vi dirò. Immaginate
che questo cerchio sia il mondo, il punto centrale del cerchio Dio e i raggi
che dalla circonferenza vanno al centro siano le vie cioè i modi di vivere
degli uomini. Poiché dunque i santi, spinti dal desiderio di avvicinarsi a Dio,
avanzano verso l'interno, quanto più avanzano, tanto più si avvicinano a Dio e
si avvicinano gli uni agli altri. Quanto più si avvicinano a Dio, tanto più si
avvicinano gli uni agli altri e quanto più si avvicinano gli uni agli altri,
tanto più si avvicinano a Dio.
(Doroteo di Gaza)