sabato 28 ottobre 2017

29 ottobre 2017

liturgia della domenica
Prima lettura (Es 22,20-26)
Dal libro dell’Èsodo

Cos
ì dice il Signore
«Non molesterai il forestiero lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra dEgitto.
Non maltratterai la vedova o l’
orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me laiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’
indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perch
é è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io lascolterò, perché io sono pietoso».

Salmo responsoriale (Sal 17)
Ti amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia, 
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sar
ò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

Seconda lettura (1Ts 1,5-10)
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, cos
ì da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dellAcàia
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si
è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Ges
ù, il quale ci libera dallira che viene.

Vangelo (Mt 22,34-40)
Dal Vangelo secondo Matteo



In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?»Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua menteQuesto è il grande e primo comandamentoIl secondo poi è simile quelloAmerai il tuo prossimo come te stessoDa questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
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30a domenica del tempo ordinario- anno A
Avvisi
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Nella GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE di domenica scorsa 22 ottobre abbiamo raccolto € 1.385 (di cui 650 € dall’offerta della classe 1937). Un grazie sentito per la vostra generosità.
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Martedì 31 ottobre non c’è la Messa delle ore 8.00, ma solo quella della vigilia di “Tutti i Santi” alle ore 18.00
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Mercoledì 1° novembre è la SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI.
Le Messe hanno il solito orario festivo.
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Nel pomeriggio del 1° nov. - alle ore 14.30 - ci troviamo al santuario del Frassino per il Rosario e poi, in processione, ci rechiamo al Cimitero per la Celebrazione in suffragio dei defunti. (ore 15.00)
Giovedì 2 novembre, alle ore 15.00 - S. Messa al Santuario del Frassino nella Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Non c’è la Messa feriale delle ore 8.00.
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Preghiera (sul Vangelo della domenica

Tu non hai inventato, Gesù, formule nuove e complicate
per farci raggiungere la vita eterna.
Non ci hai neppure affidato prescrizioni impossibili, realizzabili solo da pochi seguaci, tanto eroici quanto determinati. No, tu ti sei limitato a pescare nella tradizione collaudata dell’Antico Testamento: è lì che hai attinto la risposta  data quel giorno ai farisei. In effetti tu ci chiedi di amare Dio, ma non in un modo qualsiasi, non quando, come, quanto vogliamo, ma con tutto il cuore,con tutta l'anima, con tutta la mente.
È vero: Dio non può accontentarsi degli scampoli del nostro tempo,
degli avanzi delle nostre giornate.
E non può neanche accettare di figurare tra le tante cose e persone
che occupano un posto nella nostra vita. Egli è unico e pertanto -
chiede di essere accolto in modo speciale.
E altrettanto domanda per ogni uomo che diventa nostro prossimo
perché incontrato sul nostro cammino.
Non c’è bisogno, dunque, di arrampicarsi sugli specchi per fare la volontà
di Dio: basta vivere questi due comandamenti.

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La ruota, più vicini a Cristo
(una riflessione che aiuta ad approfondire l’unità dei due comandamenti…)


Secondo voi che cosa sono le comunità? non sono un unico corpo, in cui tutti sono membra gli uni degli al­tri?. Ciascuno secondo le sue capacità, cercate di restare uniti gli uni agli altri perché quanto più si è uniti al prossimo, tanto più si è uniti a Dio.
Perché comprendiate il senso profondo di que­ste parole, imma­ginate che per terra vi sia un cerchio, una linea circolare tracciata con un compasso dal punto centrale. Si chiama centro il punto che sta proprio in mezzo al cerchio. Prestate attenzione a quel che vi dirò. Immaginate che questo cerchio sia il mondo, il punto centrale del cerchio Dio e i raggi che dalla circonferenza vanno al centro siano le vie cioè i modi di vivere degli uomini. Poiché dunque i santi, spinti dal desiderio di avvicinarsi a Dio, avanzano verso l'interno, quanto più avanzano, tanto più si avvicinano a Dio e si avvicinano gli uni agli altri. Quanto più si avvicinano a Dio, tanto più si avvicinano gli uni agli altri e quanto più si avvicinano gli uni agli altri, tanto più si avvicinano a Dio.

(Doroteo di Gaza)