Incontro sulla situazione africana
in un tempo di emergenza migranti.
E' intervenuto p. EFREM TRESOLDI
COMBONIANO e Direttore di "NIGRIZIA"
P. Efrem ha analizzato, con abbondanza di particolari, la situazioni della maggioranza delle nazioni africane, in particolare quelle dell'Africa settentrionale. Ha messo in luce le vicende politiche e sociali di molte di esse, denunciando l'instabilità istituzionale, la corsa al potere attraverso il sistema corruttivo molto frequente, la povertà diffusa, il problema endemico della fame.
Ha enumerato la presenza di molti campi profughi in cui centinaia di migliaia di persone vivono al limite della sopravvivenza pr mancanza di cibo, di medicine e di assistenza sanitaria.
L'emergenza migranti va vista in questo contesto di precarietà e instabilità e dal fatto che le persone che fuggono da questi paesi, cercano una possibilità migliore di vita, visto che nel loro paese questo non é possibile....
Ha messo in evidenza una nuova forma di colonizzazione di molti paesi europei che continuano a saccheggiare le risorse di tante nazioni, senza alcun beneficio per la gente del posto. Una piaga enorme che fomenta guerre e divisioni tribali è l'iniquo commercio delle armi che è fonte di enorme guadagno per i mercanti di armi, sotto l'occhio interessato dei politici locali corrotti...
Altri aspetti sono stati messi in evidenza... ma questi bastano per "capire" un po' di più il continente africano e maturare una mentalità e un impegno che ci permettano di non restare indifferenti e di realizzare quelle possibili azioni virtuose che portino un beneficio, sia pure piccolo, per fare la nostra parte...
Anche come cristiani, questo é assolutamente doveroso !
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28° domenica del tempo ordinario
Dal libro del profeta Isaìa
Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».
Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».
Salmo responsoriale (Sal 22)
Abiterò
per sempre nella casa del Signore.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
Dalla lettera di san Paolo
apostolo ai Filippési
Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, 1Gesù riprese a parlare
con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: 2«Il regno dei cieli è
simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi
a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri
servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo;
i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite
alle nozze!”.5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi
ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li
uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli
assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi:
“La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi
delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade,
quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala
delle nozze si riempì di commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì
scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. 12Gli disse: “Amico, come
mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai
servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e
stridore di denti”. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
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Avvisi
Oggi, domenica 15 ottobre, alla Messa delle ore 11.00, celebrano la
Cresima 32 ragazzi(e). Presiede la Celebrazione mons. Barbolan Callisto,
vicario episcopale per la vita religiosa.
Martedì 17 ottobre – alle ore 16.00 - nella Sala
civica comunale “Spazio Aperto“ presenta
il 1° incontro dei “POMERIGGI LETTERARI”
sul libro “Moby Dick” di E. Melville.……………………………………………………………………………….
E’ iniziato il catechismo. Daremo avviso anche ai ragazzi di1a e di 3a media, per stabilire in
via definitiva, il giorno e l’ora del loro impegno.
Preghiera (sul
Vangelo della domenica)\
Gesù, quello che
conta non è figurare tra i primi
destinatari
del banchetto di
nozze che ci è stato preparato:
ciò che importa è
accogliere l'invito che ci raggiunge
e accettare di
partecipare alla ricchezza dei suoi doni,
sapendo che Egli, il
Padre, ci vuole tutti alla sua mensa.
Egli sa bene che
portiamo un vestito sporco e sdrucito;
ma In un’ occasione
importante come questa,
ci chiede se siamo
disposti a toglierci i nostri stracci
e a metterci la
veste nuziale che ci è stata preparata...
Quella veste domanda
solo di essere indossata.
Essa testimonia la
volontà di cambiare la nostra vita
per rispondere alla
bontà del padrone di casa e capire
la preziosità del
dono che riceviamo.
Gesù, tu sai bene
quanto sia generoso il Padre tuo: fa’ che io non approfitti della sua pazienza e
della sua magnanimità.
Fa’ che non pretenda
di sedermi alla sua tavola continuando ad indossare il mio vestito già logoro e
macchiato, indegno del tuo banchetto.