sabato 20 maggio 2017

21 maggio 2017

6a domenica di Pasqua
Prima Lettura
At 6, 1-7 - Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.

Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.
Salmo Responsoriale - Sal.32 RIT: Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo.
Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.

Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore

e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Seconda Lettura - 1 Pt 2, 4-9
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d'angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso».
Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d'angolo e sasso d'inciampo, pietra di scandalo.
Essi v'inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.

Vangelo - Gv 14, 1-12 - Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
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21 maggio  2017-  6a domenica di Pasqua - anno A

AVVISI
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In questa domenica 21 maggio - alla Messa delle ore 11.00 conclusione dell’attività del catechismo. In questa domenica ricorre anche l’anniversario della Consacrazione della nostra chiesa.
Oggi il gruppo famiglie si ritrova per la verifica dell’attività formativa.
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Lunedì 22 maggio ricorre la festa liturgica di  S.Zeno, Patrono della nostra diocesi. Chi può, partecipi alla Messa feriale delle ore 8.00
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La Chiesa cattolica ricorda la possibilità e l’impegno di destinare
l’ 8 x 1000  nella dichiarazione dei redditi per la chiesa cattolica stessa, con la firma da apporre nella casella della stessa dichiarazione.
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Sabato 27 e domenica 28 maggio, organizzata dal Comune di Peschiera,  si tiene la 1a manifestazione chiamata “SENIOR FESTIVAL”, destinata in particolare a coloro che vengono chiamati nel programma “dell’età evoluta”, cioè pensionati e anziani
Segnalo, in particolare, l’iniziativa musicale dal titolo ”CANTICO DEI CANTICI”, (a cura di Gard Art e patrocinata da “Spazio aperto”) che si terrà domenica 28 maggio -ore 17.00-  nel Sottotetto della caserma dell’artiglieria.

il Consiglio pastorale parr.  prevede di fare il prossimo incontro il giorno lunedi 19 giugno 2017 -ore 20.30- e di dedicare una attenzione speciale alla preparazione della festa del Beato Andrea che si terra’ nei giorni sabato 7 e domenica 8 ottobre 2017.

Sono invitati a partecipare a questo incontro tutti coloro che hanno collaborato da tempo all’ ottima riuscita della festa. 

preghiera sul Vangelo

Il tuo amore non poggia solo su belle parole: tu l’hai dimostrato, Gesù, quando hai offerto la tua vita, affrontando la passione
ed una morte ignominiosa.
Le tue braccia spalancate dall’alto della croce
sono il segno eloquente della tua bontà e della tua misericordia.

Ecco perché chiedi a noi, tuoi discepoli, di fare la stessa cosa.
Vivere da cristiani non significa nutrirsi di nobili sentimenti,
ma accogliere ed osservare i tuoi comandamenti, anche quando costano. Ci chiedi di andare controcorrente, a costo di essere presi per ingenui e di essere considerati dei deboli.
Se tutto questo è la conseguenza della nostra fedeltà a te,
noi non dobbiamo spaventarci.
Tu per primo hai provato su di te il risentimento dei benpensanti,
l’ostilità e la calunnia dei capi e la loro condanna senza appello.
È il prezzo da pagare perché nei solchi della storia spuntino i germogli di un mondo nuovo.