Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 21 gennaio 2017
3a domenica del tempo ordinario
Dal libro del profeta
Isaìa
In passato il Signore
umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa
la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti.
Il popolo che camminava
nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in
terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si
miete
e come si esulta quando si
divide la preda.
Perché tu hai spezzato il
giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue
spalle,
e il bastone del suo
aguzzino,
come nel giorno di Mádian.
Salmo
responsoriale (Sal 26)
Il Signore è mia luce e
mia salvezza.
Il Signore è mia luce e
mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della
mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al
Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del
Signore
tutti i giorni della mia
vita,
per contemplare la
bellezza del Signore
e ammirare il suo
santuario.
Sono certo di contemplare
la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii
forte,
si rinsaldi il tuo cuore e
spera nel Signore.
Dalla prima lettera di san
Paolo apostolo ai Corìnzi
Vi esorto, fratelli, per
il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare,
perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero
e di sentire.
Infatti a vostro riguardo,
fratelli, mi è stato segnalato dai familiari di Cloe che tra voi vi sono
discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo»,
«Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo».
È forse diviso il Cristo?
Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di
Paolo?
Cristo infatti non mi ha
mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola,
perché non venga resa vana la croce di Cristo.
Dal Vangelo secondo
Matteo
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si
ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e
andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di
Nèftali, 14perché si compisse ciò che era
stato detto per mezzo del profeta Isaia:
15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
Galilea delle genti!
16Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e
ombra di morte
una luce è sorta.
17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire:
«Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due
fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti
in mare; erano infatti pescatori. 19E disse
loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi subito lasciarono le reti e lo
seguirono. 21Andando oltre, vide altri due
fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca,
insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed essi subito lasciarono la barca e il loro
padre e lo seguirono.
23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle
loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di
malattie e di infermità nel popolo.
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AVVISI
Dal 18 al 25 gennaio
ci celebra la SETTIMANA
DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI sul tema: “L’amore di Cristo ci spinge verso la
riconciliazione
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Le attività del catechismo:
Lunedì 23: 1a media
Venerdì 27: 2a media e adolescenti
Sabato 218: 4a e 5a elementare
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Domenica 29 alla Messa delle ore 11.00 aspettiamo tutti i
bambini e i ragazzi per celebrare assieme l’Eucarestia
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Preghiera sul Vangelo
Signore Gesù, è venuto il momento di
realizzare la missione
che il Padre ti ha affidato.
Tu domandi, dunque, collaboratori che condividano le fatiche di un compito esaltante e decisivo.
Non li vai a cercare tra i dotti
maestri della Legge,
né tra i rampolli delle famiglie
nobili….
È a dei pescatori che ti rivolgi: gente
che conosce bene
il lago e le sue correnti, gente che si
intende
di barche e di venti, di pesci e di
reti.
Non hanno nulla che li qualifichi, ma
quello che conta è la fiducia
che riporranno in te e nella tua parola
e la disponibilità a lasciarsi cambiare, trasformare nel profondo, fino a
diventare pescatori di uomini.
Sì, tireranno fuori gli uomini dalle
acque infide in cui rischiano di annegare, li sottrarranno ai gorghi di morte,
alle forze oscure che trascinano e
tolgono ogni libertà.
Con la forza del Vangelo faranno sperimentare a chi crede in te
la gioia di essere salvati.
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