Buon Natale a tutti!
NATALE: MESSA DELLA NOTTE
Dal libro del profeta Isaìa
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Salmo responsoriale: Oggi è nato per noi il Salvatore
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Salmo responsoriale: Oggi è nato per noi il Salvatore
Cantate al Signore un
canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli
Dalla lettera di san Paolo Apostolo
a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
+ Dal Vangelo secondo LucaFiglio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama»
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Omelia della Messa dell’aurora e del giorno
Benvenuti a tutti voi, anche quest’
anno per Il Natale, vissuto in questo giorno. Come sempre, è festa carica di
aspettative… e anche noi ne abbiamo diverse…. Forse avete sostato come famiglia
davanti al presepio che avete collaborato a fare assieme…e, magari, avete fatto
anche una preghiera davanti a Gesù Bambino, come ci invita a fare, nella nostra
chiesa, anche il presepio che stato preparato per noi, con passione, anche
quest’anno…
Il Dio bambino che entra nella
storia come ogni uomo, si mette alla pari degli ultimi, attende i pastori in
una mangiatoia. Quando lo trovano, essi scoprono che Dio per primo li ha
cercati, che il suo amore li aveva preceduti. La ricerca degli uomini arriva al traguardo perché c’è qualcuno che si è messo sui loro passi.
Noi siamo venuti qui come i pastori,
cercando il Signore Gesù, ma è lui stesso che ci è venuto incontro per
liberarci dal male, dalla tristezza, dal disorientamento e donarci la gioia.
Noi, il Natale, non solo lo viviamo esternamente
– come tutti – ma vogliamo celebrarlo in quanto credenti. Ci ricordiamo che la
notte del Natale ha allontanato le tenebre del mondo: “Su coloro che abitavano in terra
tenebrosa, una luce rifulse..” “La
gloria del Signore avvolse di luce i pastori” e avvolge anche noi, se lo
vogliamo , se non ci difendiamo da questo fulgore..” Che vuol dire? Anche per
noi il Signore è luce?
Possiamo trovarci, purtroppo, nella
tenebra quando camminiamo su strade contorte, quando vogliamo decidere da soli
che cosa fare e non interroghiamo il Vangelo, non lasciamo che il Signore ci
illumini, ci dia un orientamento… quando la sua voce è troppo debole per colpa
nostra e viene confusa con mille altre
voci e viviamo condizionati da tanti compromessi… come se tutto fosse uguale,
come se il Signore non avesse niente di interessante da dirci…
Ma per noi, questo Natale, è un
appuntamento da non perdere e una
speranza da rinnovare… Quel bambino è nato per noi, è nato per me… la sua
nascita può essere l’inizio della mia rinascita, di un risveglio della mia
fede, di un movimento del cuore che mi orienta verso tutto ciò che è buono, che
è vero, che è giusto, che è segno di bontà…
Gesù è un bambino che non parla
ancora e tuttavia proprio lui è la parola di Dio divenuta uomo.
Questo bambino è il Verbo che esiste da sempre accanto al Padre: prima
ancora del big Ben egli era in principio presso Dio.
Questo bambino che piange, ha fame, è
debole e bisognoso di tutto, è la parola che ha creato l’universo.
Questo bambino in cui la vita appare tutta la sua piccolezza, è la vita
stessa di Dio nella sua pienezza e bellezza.
Questo bambino visibile nella penombra della stalla, è la luce del
mondo.
“In Lui era la vita è la vita era la luce degli uomini”.
Questo bambino, che, come ogni neonato deve imparare tutto, è la
sapienza di Dio che ha piantato la sua tenda in mezzo noi.
Questo bambino gloria del Padre
ma che i suoi non hanno riconosciuto, è Colui che può fare di ciascuno di noi un
figlio di Dio.
L’augurio più forte che possiamo
farci per questo Natale può essere formulato come un’invocazione e una
preghiera. “Rendici, Signore, tenaci e
volonterosi costruttori di opere buone… del bene che edifica, della
misericordia che accoglie, della giustizia che rispetta i diritti di tutti,
della compassione che apre il cuore alle necessità degli altri. Vinci in noi la
timidezza e la paura di essere cristiani. Rendici testimoni coraggiosi del dono
che Tu ci hai fatto e hai rinnovato per noi in questo Natale!”
Gli auguri di Natale di Papa Francesco
Il Natale di solito è una festa rumorosa: ti farebbe bene un po’ di silenzio per ascoltare la
voce dell’amore.
Natale sei tu,
quando decidi di nuovo, ogni giorno, di lasciare entrare in Dio nella tua anima.
L’albero di
Natale sei tu, quando resisti
vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita.
La campana
di Natale sei tu quando chiami gli
altri e cerchi di unire.
Sei anche
luce di Natale quanto illumini con la
tua vita il cammino degli altri con la bontà, la pazienza, l’allegria e la
generosità.
Gli angeli
del Natale sei tu quando canti al
mondo un messaggio di pace e di giustizia.
La stella
cometa del Natale sei tu quando conduci
qualcuno all’incontro con il Signore. Sei
anche come i re magi quando dai il meglio di te stesso e lo fai senza
misurare il tuo dono.
La musica di
Natale sei tu quando conquisti
l’armonia dentro di te.
Il regalo di
Natale sei tu, quando sei un vero
amico e il fratello di tutti gli esseri umani. Gli auguri di Natale sei tu, quando perdoni e ristabilisci la pace.
Il cenone di Natale sei tu, quando sazi di pane e di speranza il povero che ti
sta a fianco.
Sei tu la notte
di Natale, quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il
Salvatore del mondo, senza rumori: tu sei, in quel momento, sorriso di
confidenza e di tenerezza, nella pace interiore.
Allora il Natale stabilisce il regno dentro di te. E
tu puoi portare la bella notizia.