Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 3 ottobre 2015
4 OTTOBRE 2015
Letture -
XXVII domenica del T.O. - Anno B
Prima Lettura Gn 2, 18-24
Il brano mostra il senso
originario della vocazione matrimoniale a cui l'uomo è chiamato: una relazione
d'amore indissolubile, di parità e di unità con un suo simile. La donna è colei
che «sta di fronte all'uomo» in modo complementare, permettendogli di superare
quella radicale solitudine che la sostanziale diversità di ogni altra creatura
non è in grado di colmare. È tratta dall'uomo, non è quindi una creatura posta,
come le altre, sotto il suo dominio; egli la riconosce parte di sé.
Dal libro della Genesi
Il Signore
Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli
corrisponda».
Allora il
Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli
uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati:
in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello
doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti
gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l'uomo non trovò
un aiuto che gli corrispondesse.
Allora il
Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse
una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la
costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.
Allora
l'uomo disse:
«Questa
volta è osso dalle mie ossa,
carne dalla
mia carne.
La si
chiamerà donna,
perché
dall'uomo è stata tolta».
Per questo
l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno
un'unica carne.
Salmo Responsoriale
In prospettiva evangelica,
la benedizione del giusto e la felicità della famiglia, per il salmista, sono
fondate sulla comunione dell'uomo con Dio nell'adorazione.
Salmo 127
Ci benedica il Signore tutti i giorni della nostra
vita.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue
mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni
bene.
La tua sposa come vite
feconda
nell'intimità della tua
casa;
i tuoi figli come virgulti
d'ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il
Signore.
Ti benedica il Signore da
Sion.
Possa tu vedere il bene di
Gerusalemme
tutti i giorni della tua
vita!
Possa tu vedere i figli
dei tuoi figli!
Pace su Israele!
Seconda
Lettura. Eb 2, 9-11
L'identità
di gloria di Gesù, quale Figlio di Dio, non ostacola il suo essere fratello
dell'uomo, totalmente solidale con lui. Il suo sacerdozio non consiste
nell'espletamento di riti esteriori, sebbene sacri, ma si fonda sul mistero di
incarnazione, passione, morte e risurrezione. La sua kenosi lo conferma come
santificatore e precursore di molti fratelli; il suo destino è il nostro,
poiché proveniamo tutti da una medesima origine: Dio.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli,
quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di
gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di
Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
Conveniva
infatti che Dio - per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui
che conduce molti figli alla gloria - rendesse perfetto per mezzo delle
sofferenze il capo che guida alla salvezza.
Infatti,
colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una
stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli.
Vangelo Mc 10, 2-16, forma
breve 10, 2-12
Nel
rispondere alla domanda dei farisei, Gesù non intende cimentarsi in una disputa
speculativa, ma va al cuore del problema: ricorda la triste realtà dell'uomo
peccatore dal cuore indurito che ha dimenticato la sua condizione e vocazione
originaria. Riprendendo il passo della Genesi, ribadisce l'unità dei coniugi
nella volontà creatrice di Dio, segno di quell'alleanza che Dio stesso ha
stretto con Israele. Questo è un dono che l'uomo è chiamato ad accogliere con
la disponibilità dei bambini.
Dal vangelo secondo Marco
[In quel tempo, alcuni
farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è
lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa
vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di
ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la
durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall'inizio
della creazione (Dio) li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo
padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola.
Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che
Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo
interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la
propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se lei,
ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».]
Gli presentavano dei bambini
perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo,
s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo
impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi
dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà
in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di
loro.
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Calendario liturgico
5 - Lunedì - 27.a Tempo Ordinario - Signore, hai fatto risalire dalla fossa la
mia vita
Liturgia: Gn 1,1 - 2,1.11; Gn 2,3-5.8;
Lc 10,25-37
6 - Martedì - 27.a Tempo Ordinario - Se consideri le colpe, Signore, chi ti può
resistere?
Liturgia: Gio 3,1-10; Sal 129; Lc
10,38-42
7 - Mercoledì - 27.a Tempo Ordinario - B.V. Maria
del Rosario (m) Signore, tu sei
misericordioso e pietoso. Liturgia: Gio 4,1-11; Sal 85; Lc 11,1-4
8 - Giovedì - 27.a Tempo Ordinario - Beato l’uomo che confida nel Signore
Liturgia:
Ml 3,13-20a; Sal 1; Lc 11,5-13
9 - Venerdì - 27.a Tempo Ordinario - Il Signore governerà il mondo con giustizia
Liturgia: Gl 1,13-15; 2,1-2; Sal 9; Lc
11,15-26
10 - Sabato - 27.a Tempo Ordinario - Gioite, giusti, nel Signore Liturgia: Gl 4,12-21;
Sal 96; Lc 11,27-28
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In
settimana inizia il catechismo per i ragazzi delle medie (giovedì e venerdì) Per la 3a media: mercoledì
FESTA DELLA PARROCCHIA
BEATO ANDREA DA PESCHIERA - 2015
PROGRAMMA
domenica 4
ottobre:
alla Messa delle ore 11.00 invito per i bambini delle elementari e i ragazzi
delle medie: inizia l’attività del catechismo
domenica 4
ottobre -
ore 15.00: gara di “Burraco” con premi.
Cena alle ore 19.00.
venerdì 9 - 20.45: rassegna di canti della Corale parrocchiale con interventi di Giovanni Zordan, violino e
Luca Ferrarini, viola
sabato 10 dalle ore 15.00 alle ore 18.00: giochi organizzati
per bambini e ragazzi. Ore 19,00: apertura cucina.
Ore 21.00: karaoke
DOMENICA 11: Messe ore 8.00 - 9.30 (animata dalla Corale parr.) -
11.00 (animata dal Coro giovani).
Dopo la Messa, apertura cucina.
ore 15.00 - 18.00:
giochi per tutti.
ore 15.00: tombola
Preghiera sul Vangelo 27a domenica
Ti prendono
per un consulente legale e vorrebbero forzarti, Gesù, ad entrare in una disputa
giuridica sulla quale erano già scorsi fiumi di sentenze di maestri illustri.
Tu
invece fai appello al progetto di Dio, quale appare limpidamente attraverso la
sua parola.
È Dio
stesso, infatti, che si impegna e a congiungere un uomo e una donna. È Dio
stesso che li rende un segno evidente e tangibile del suo amore indissolubile, fedele
e fecondo.
Possiamo
allora attentare con leggerezza e per capriccio
all'opera
stessa di Dio? Possiamo prendere a pretesto
la
nostra fragilità e debolezza, i nostri limiti, il nostro peccato,
per
chiedergli di cambiare il disegno apportatore
di una
gioia autentica, di una comunione solida, di una pienezza consolante?
Tu non
minacci né giudichi, Gesù, ma vuoi spalancare
davanti
agli sposi che credono in te, una possibilità inedita,
quella
di vivere, per tua grazia, un amore che resiste nel tempo.
Preghiera per la famiglia
Gesù, Maria e Giuseppe,
in
voi contempliamo
lo splendore dell’amore vero;
a voi con fiducia ci
rivolgiamo.
Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi
di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole
Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazareth,
mai più nelle famiglie si faccia
esperienza
di violenza, chiusura e divisione:
chiunque è stato ferito o
scandalizzato
conosca presto consolazione e guarigione.
Santa Famiglia di
Nazareth,
il prossimo Sinodo dei Vescovi
possa ridestare in tutti la
consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua
bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la
nostra supplica. Amen. (Papa Francesco)
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