Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 12 settembre 2015
13 settembre 2015
Letture - XXIV
domenica del T.O. - Anno B
Prima Lettura Is 50, 5-9a
Il cosiddetto servo di Jahvè, personaggio misterioso,
che qui parla in prima persona, è facilmente identificabile con Gesù. La
vicinanza del Signore e la fiducia illimitata in lui, donano al servo
sofferente la forza di accettare con consapevolezza e di sopportare
pazientemente il dolore fisico, l'ingiuria, il disonore e la morte, rimanendo
fedele alla missione affidatagli. Egli ha la ferma certezza che gli sarà resa
giustizia.
Dal libro del profeta Isaia
Il Signore Dio mi ha
aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi
strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come
pietra, sapendo di non restare confuso. È vicino chi mi rende giustizia: chi
oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi
assiste: chi mi dichiarerà colpevole?
Salmo Responsoriale
Il salmista ha la certezza d'essere da Dio ascoltato
ed esaudito. Per questo riconosce che il Signore va in suo soccorso e lo salva.
Poniamo in Dio la nostra speranza.
Dal Salmo 114
Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei
viventi.
Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia
preghiera.
Verso di me ha teso
l'orecchio
nel giorno in cui lo
invocavo.
Mi stringevano funi di
morte,
ero preso nei lacci degli
inferi,
ero preso da tristezza e
angoscia.
Allora ho invocato il nome
del Signore:
«Ti prego, liberami,
Signore».
Pietoso e giusto è il
Signore,
il nostro Dio è
misericordioso.
Il Signore protegge i
piccoli:
ero misero ed egli mi ha
salvato.
Sì, hai liberato la mia
vita dalla morte,
i miei occhi dalle
lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza
del Signore
nella terra dei viventi.
Seconda Lettura Gc 2, 14-18
Le sentenze di Giacomo rappresentano un «antidoto»
alla eccessiva spiritualizzazione della fede della comunità cristiana. Egli
intende affermare che solo nell'integrazione tra adesione «intellettuale» a Dio
e la testimonianza della vita si manifesta l'identità della fede biblica. Essa
non si esaurisce in sentimenti interiori, ma chiede di farsi operatività,
storia.
Dalla lettera di san Giacomo
apostolo
A che serve, fratelli
miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse
salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo
quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e
saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così
anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe
dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e
io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
Vangelo Mc 8, 27-35
La confessione di Pietro a Cesarea segna il punto
centrale del vangelo di Marco. Da qui, con la domanda «Voi chi dite che io
sia?» che fa da filo conduttore, ha inizio il viaggio che, attraverso la
passione, porterà alla rivelazione del Calvario, quando l'uomo Gesù sarà
riconosciuto come Figlio di Dio. Dopo la confessione di Pietro, Gesù impone il
«segreto messianico», il divieto di parlare di lui. Il discepolo, infatti, non
è ancora giunto a comprendere il significato profondo della sua affermazione.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì
con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la
strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?».
Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei
profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli
rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad
alcuno.
E cominciò a insegnare
loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli
anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni,
risorgere.
Faceva questo discorso
apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli,
voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro
a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse
loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua
croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi
perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
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Calendario liturgico
14 - Lunedì - 24.a Tempo Ordinario - ESALTAZIONE DELLA
SANTA CROCE.
Non dimenticate le opere del Signore! Liturgia: Nm 21,4b-9 o pp. Fil 2,6-11;
Sal 77; Gv 3,13-17
15 - Martedì - 24.a Tempo Ordinario - B.V. Maria Addolorata
(m) - [P]
Salvami, Signore, per la tua
misericordia. Liturgia:
Eb 5,7-9; Sal 30; Gv 19,25-27 opp. Lc 2,33-35
16 - Mercoledì - 24.a Tempo Ordinario - Ss. Cornelio e
Cipriano (m) Grandi sono le opere del
Signore. Liturgia: 1Tm 3,14-16; Sal 110; Lc 7,31-35
17 - Giovedì - 24.a Tempo Ordinario - S. Roberto Bellarmino
Grandi sono le opere del Signore Liturgia: 1Tm 4,12-16; Sal 110; Lc
7,36-50
18 - Venerdì - 24.a Tempo Ordinario - Beati i poveri in spirito, perché di essi è
il regno dei cieli. Liturgia: 1Tm 6,2c-12; Sal 48; Lc 8,1-3
19 - Sabato - 24.a Tempo Ordinario - S. Gennaro (mf) - Presentatevi al Signore con esultanza. Liturgia:
1Tm 6,13-16; Sal 99; Lc 8,4-15
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Avvisi
In questa domenica si tiene la
Celebrazione della “Regina del Garda”
con il seguente programma:
ore
17.00 Processione con la Madonna dalla chiesa di S.Martino
ore
17.30: Messa concelebrata al Porto.
Martedì
15 e mercoledì 16 settembre sono a Castelletto di Brenzone per un incontro di
programmazione pastorale con i preti della vicaria del lago veronese (da
Malcesine a Peschiera)
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Mercoledì 16 - ore 15.00: gruppo della carità
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ore 20.30: catechiste elementari e medie
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Giovedì
17- in pizzeria per tutte le persone che danno un aiuto per la pulizia della
chiesa, delle sale e per i fiori
Preghiera sul Vangelo
Quante volte anch 'io, come Pietro, ti ho
riconosciuto con gioia
come il Cristo, il Figlio venuto a salvare
il mondo.E tuttavia basta poco per incrinare il mio
entusiasmo:appena tu cominci ad annunciare il passaggio
doloroso e angusto
che tu hai attraversato e che proponi anche
a me,subito mi lascio afferrare dalla paura e
quasi pretendo di farti cambiare strada. Sì, lo ammetto:
sono allergico alla sofferenza e alla croce, al rifiuto
violento che investe la mia persona e la mia vita, e non me la
sento di andare incontro
all’ insuccesso e al fallimento,
all'abbandono e alla solitudine...
Ma per i tuoi discepoli non esiste la
possibilità di raggiungere
la luce radiosa della risurrezione per un
'altra via.
La croce, infatti è il segno di un amore fedele e tenace
e solo l’amore che si fa dono dà valore e
senso alla vita.
Gesù, non abbandonarmi alle mie paure, ma
donami una
fiducia colma di speranza!
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Sabato 3 ottobre
2015
Visita alla Certosa di Pavia e a Milano
Ore 7,30: partenza da Peschiera
del Garda. Ore 9,30 circa
arrivo alla Certosa di Pavia e visita guidata:
La Certosa di Pavia (Gratiarum Carthusia ), Monastero di Santa Maria delle Grazie è un complesso monumentale storico che comprende un monastero e un santuario. Si trova nel comune omonimo di Certosa di Pavia, località distante circa otto chilometri a nord del capoluogo di provincia. Edificato come ex voto per volere di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, alla fine del XIV secolo, e completato quasi due secoli più tardi, assomma in sé diversi stili, dal tardo-gotico italiano al rinascimentale. Originariamente affidato alla comunità certosina, poi quella cistercense e, per un breve periodo, anche quella benedettina, dopo l'unificazione del Regno d'Italia la Certosa fu dichiarata nel 1866 monumento nazionale. dal 1968 ospita una piccola comunità monastica cistercense.
Ore 12,00 circa trasferimento a
Pavia a Pranzo in ristorante. Nel
pomeriggio, dopo pranzo, trasferimento
in bus al centro di Milano e visita guidata. In serata rientro a Peschiera
del Garda, con arrivo alle ore 20 circa.
Il pacchetto comprende: Il trasporto in bus gran turismo. Il pranzo
in ristorante, compreso ¼ vino e ½ acqua minerale L’Assicurazione “Medico +
Bagaglio” per i partecipanti IVA e tasse.
Prezzo:
da 40 a 54 persone: € 55,00 a persona. (Caparra € 20). (Si prega di dare
l’adesione entro il 18 settembre…).
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