Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 16 maggio 2015
17 maggio 2015
ASCENSIONE
DEL SIGNORE - anno B
In questa domenica: Giornata di solidarietà
per i
terremotati del Nepal
(indetta dalla
Conferenza episcopale italiana)
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Martedì 12 -ore 20.45: 3° ed ultimo incontro formativo
per lettori.
Possono partecipare anche altri che intendessero
offrirsi in seguito come lettori (il gruppo è aperto…)
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Mercoledì 20 - ore 15.00: incontro del “Gruppo della carità”
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Domenica
prossima 24 maggio: SOLENNITA’ DI PENTECOSTE e CONCLUSIONE
DELL’ANNO CATECHISTICO alla Messa delle ore11.00 Sono invitati i bambini e i ragazzi delle
elementari e delle medie, con le famiglie. Dopo la Messa c’è la posibilità di
fermarsi per un pranzo al sacco, partecipando anche a qualche momento
ricreativo organizzato.
La tua ascensione, Signore risorto, non segna il distacco da questa
nostra terra. Tu non ti separi affatto da questa umanità redenta dal tuo
sangue. Ti sei fatto uomo per condividere fino in fondo e per sempre la nostra
storia, con il suo bagaglio di gioie e di pene.
E in effetti gli apostoli, che ti vedono salire al cielo, non sono
rattristati, ma felici:
sì, ora il tuo potere può
raggiungere veramente ogni creatura, in cielo e in terra. Non c'è più alcun
limite di spazio e di tempo alla tua signoria, al tuo amore. Certo, la tua
presenza non si impone più con un contatto fisico, ed è solo con gli occhi della fede che posso riconoscerla ed
apprezzarla.Ma nello stesso tempo si allarga la cerchia di coloro che possono avere la grazia di questo beneficio. E io, come ogni altro uomo e ogni altra donna di buona volontà
ho la gioia di incontrarti in una parola rivolta proprio a me,
in un pane spezzato per la mia gioia, nei fratelli che ho l 'occasione
di sfamare, medicare, vestire.
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in preparazione alla Pentecoste intendiamo proporre
una VEGLIA DI PREGHIERA rivolta a tutti
e, in particolare, ai ragazzi di 2a e 3a media (con i genitori) che hanno
ricevuto e stanno per ricevere la CRESIMA. L’invito
è esteso anche agli ADOLESCENTI, ai loro loro animatori (e alle loro famiglie.
La Veglia inizierà all’aperto (nella zona
parcheggio, in fianco alla chiesa…
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Letture - Ascensione - Anno B
Prima Lettura At 1,1-11
Per san Luca l'ascensione è una
partenza. I quaranta giorni, caratterizzati dalle apparizioni del Risorto, sono
indicativi di un tempo ideale in cui i discepoli si preparano ad affrontare
l'assenza del Maestro e a diventare testimoni convinti della risurrezione. Tra
la partenza e il ritorno del Cristo glorioso è collocato il tempo della Chiesa.
Dagli Atti degli Apostoli
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho
trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in
cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era
scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la
sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e
parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con
essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere
l'adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito
da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete
battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli
domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per
Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il
Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo
che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la
Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano,
fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando
il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si
presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il
cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo
stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».
Salmo Responsoriale
Il Signore Dio sale tra le
acclamazioni al tempio di tutti i popoli. Attraverso la testimonianza della
Chiesa, tutti i popoli loderanno Gesù che è asceso al cielo.
Dal Salmo 46
Ascende il Signore tra canti di
gioia.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore,
l'Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate
inni.
Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
Seconda Lettura Ef 4, 1-13
Paolo esorta gli Efesini a vivere in
modo coerente la loro vocazione battesimale: la vita cristiana è fedeltà a un
dono gratuito di Dio, quello dell'unità di tutti i suoi figli con Cristo e tra
loro. La piena comunione di Cristo con la Chiesa è il fondamento della nostra
speranza, meta alla quale giungere attraverso la diversità e la molteplicità
dei carismi che il Signore, per mezzo dello Spirito, suscita per l'utilità
comune.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni.
Fratelli, io, prigioniero a motivo
del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete
ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda
nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del
vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito,
come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della
vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo
Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è
presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo
la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato
con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma cosa significa che
ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?
Colui che discese è lo stesso che
anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le
cose. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti,
ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri,
per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il
corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza
del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della
pienezza di Cristo.
Vangelo Mc 16, 15-20
Il brano è articolato. Il Signore
affida ai discepoli la missione di predicare il suo vangelo a tutte le genti.
La risposta di fede all'annuncio è accompagnata da «segni» concreti di
salvezza. Poi viene l'ascensione, rappresentata come esaltazione e riconoscimento
della signoria del Risorto. Infine è descritta l'esecuzione della missione
nella quale si sottolinea la presenza del Signore che conferma la parola dei
discepoli con segni significativi.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, [ Gesù apparve agli
Undici ] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni
creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà
condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel
mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano
serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le
mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato
con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora
essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con
loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Il nonno teneva per mano il nipotino e indicava i poderosi
alberi del viale. Raccontava che niente è più bello di un albero.
"Guarda, guarda gli alberi come lavorano!"
"Ma che cosa fanno, nonno?"
"Tengono la terra attaccata al cielo! Ed è una cosa molto
difficile. Osserva questo tronco rugoso. È come una grossa corda. Ci sono anche
dei nodi. Alle due estremità i fili della corda si dividono e si allargano per
attaccare terra e cielo. Li chiamiamo rami in alto e radici in basso. Sono la
stessa cosa. Le radici si aprono la strada nel terreno e allo stesso modo i
rami si aprono una strada nel cielo. In entrambi i casi è un duro
lavoro!".
"Ma, nonno, è più difficile penetrare nel terreno che nel
cielo!"
"Eh no, bimbo mio. Se fosse così, i rami sarebbero belli
dritti. Guarda invece come sono contorti e deformati dallo sforzo. Cercano e
faticano. Fanno tentativi tormentosi più delle radici".
"Ma chi è che fa fare loro tutta questa faticaccia?"
"E' il vento. Il vento vorrebbe separare il cielo dalla
terra. Ma gli alberi tengono duro. Per ora stanno vincendo loro".
È
questo il duro lavoro della nostra fede: tenere il cielo attaccato alla terra.
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