Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 15 novembre 2014
16 novembre
Letture 33a domenica anno A
Dal libro dei Proverbi
Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacereper tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto
In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacereper tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto
Beato chi teme il Signore. Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!.
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
calendario liturgico
17 - Lunedì - 33.a Tempo Ordinario - S. Elisabetta di Ungheria (m) Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita
Liturgia: Ap 1,1-5a; 2,1-5a; Sal 1; Lc 18,35-43
Liturgia: Ap 1,1-5a; 2,1-5a; Sal 1; Lc 18,35-43
18 - Martedì - 33.a Tempo Ordinario - Dedicazione Basiliche Ss. Pietro e Paolo (mf) - Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore
Liturgia: At 28,11-16.30-31; Sal 97; Mt 14,22-33
Liturgia: At 28,11-16.30-31; Sal 97; Mt 14,22-33
19 - Mercoledì - 33.a Tempo Ordinario - Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente
Liturgia: Ap 4,1-11; Sal 150; Lc 19,11-28
Liturgia: Ap 4,1-11; Sal 150; Lc 19,11-28
20 - Giovedì - 33.a Tempo Ordinario - Hai fatto di noi, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti
Liturgia: Ap 5,1-10; Sal 149; Lc 19,41-44 –
Liturgia: Ap 5,1-10; Sal 149; Lc 19,41-44 –
21 - Venerdì - 33.a Tempo Ordinario - Presentazione della B.V. Maria (m) -Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse!
Liturgia: Ap 10,8-11; Sal 118; Lc 19,45-48
Liturgia: Ap 10,8-11; Sal 118; Lc 19,45-48
22 - Sabato - 33.a Tempo Ordinario - S. Cecilia (m) – [I]Benedetto il Signore, mia roccia
Liturgia: Ap 11,4-12; Sal 143; Lc 20,27-40
Preghiera
una grande somma! Dunque ha fiducia in noi, nonostante tutto, tanto da mettere nelle nostre mani qualcosa che vale veramente. Ma che cosa fare? Che atteggiamento adottare? Un regalo di questo genere comporta anche una grande responsabilità.Non è la paura, tuttavia, la scelta giusta: nascondere sottoterra un bene significa mancare di fiducia versi chi ce lo ha donato e sottrarlo ai suoi naturali destinatari. Tu, Gesù, a questo punto ci ricordi che la scelta migliore è rispondere al dono ricevuto con generosità, e dunque accettare il rischio, la fatica, la ricerca,e affrontare ogni difficoltà, pur di far fruttare quello che ci è stato dato. Tenere per sé, infatti, non significa accontentarsi di poco ma finire col perdere tutto, condannarsi ad una tristezza senza fine.
Catechismo
Mercoledì 12 novembre: 2a media
Sabato 22 novembre: 2a e 4a elementare
AVVENTO 2014
CATECHESI DEGLI ADULTI
3 incontri presso alcune famiglie,
con l’aiuto di animatori e nelle sere indicate.
(il 1° incontro si tiene nella settimana dal 23 al 30 novembre)
Chi partecipa avrà a disposizione un libretto
che verrà consegnato al primo incontro.
sede giorno animatore
fam. Idone via Palladio
045- 6400959
|
mercoledì
ore 20.45
|
don Attilio
045-7551400
|
fam. Tomellini
via Piemonte, 18
045- 6401329
|
mercoledi
ore 9.00
|
Ridolfi Cristina
Marconi Maria Teresa
|
Faccioli Rosanna
via S. Chiara, 8
045 – 7553628
|
mercoledì
ore 20.30
|
Faccioli Rosanna
045 – 7553628
|
fam. Castelletti Adelino
via Veneto, 7
045- 7552230
|
giovedi
ore 20.45
|
Bognoli Paola
045 - 7551003
|
in parrocchia |
giovedi
ore 21.00
|
don Attilio
Santellani Maurizio
|
fam. Maggi Sergio
via Michelangelo, 25
045/ 7551448
|
giovedì
ore 20.45
|
suor Marcella
e Anna
|
fam. Scappini G,.
via Marche, 32
045/ 7552130
|
venerdì
ore 20.45
|
Caldogno Francesco e Laura
045 - 7551453
|
Iscriviti a:
Post (Atom)