sabato 15 febbraio 2014

16 febbraio 2014

calendario liturgico

17 - Lunedì - 6.a Tempo Ordinario Venga a me la tua misericordia e avrò vita
Liturgia: Gc 1,1-11; Sal 118; Mc 8,11-13

18 - Martedì - 6.a Tempo Ordinario – Beato l’uomo a cui insegni la tua legge, Signore
Liturgia: Gc 1,12-18; Sal 93; Mc 8,14-21

19 - Mercoledì - 6.a Tempo Ordinario - Signore, chi abiterà sulla tua santa montagna?
Liturgia: Gc 1,19-27; Sal 14; Mc 8,22-26

20 - Giovedì - 6.a Tempo Ordinario - Il Signore ascolta il grido del povero
Liturgia: Gc 2,1-9; Sal 33; Mc 8,27-33 –

21 - Venerdì - 6.a Tempo Ordinario - S. Pier Damiani (mf) - [II]
La tua legge, Signore, è fonte di gioia
Liturgia: Gc 2,14-24.26; Sal 111; Mc 8,34 - 9,1 –

22 - Sabato - 6.a Tempo Ordinario - CATTEDRA DI S. PIETRO (f) - [P]
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla
Liturgia: 1Pt 5,1-4; Sal 22; Mt 16,13-19
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Domenica 16 febbraio:  incontro per il “gruppo famiglie”
Domenica 16 febbraio: gita sulla neve nella “domenica young” degli adolescenti con i loro animatori
Da lunedì 24 febbraio a domenica 2 marzo vivremo l’annuale SETTIMANA EUCARISTICA.  
Il programma della settimana sarà esposto la prossima domenica.
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Giovedì  20  febbraio - 2a media
Sabato  22  febbraio - ore 14.30: 2a e 4a elementare



























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+ Dal Vangelo secondo Matteo



In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. 
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

Preghiera sul Vangelo

Tu non ti nascondi, Gesù, dietro pareri offerti da altri,
dietro sentenze di altri maestri. Tu fai appello chiaramente alla tua autorità, alla tua esperienza e rivendichi  il diritto di pronunciare una parola del tutto nuova.
 Se voglio essere tuo discepolo, dunque, è a te che devo fare riferimento: a quello che mi insegni,
 a quello che mi domandi, a quello che mi indichi. Sei un maestro unico, (è vero), comprensivo e misericordioso, mite e pronto al perdono; ma sei anche, un maestro esigente, uno che chiede dscelte decise e forti.
Ad esempio, tu non mi tieni lontano solo dalla violenza e dall'omicidio, ma anche da ogni offesa, che umilia e mortifica. Così non mi proibisci  solo il tradimento e l'infedeltà, ma anche tutto ciò che in qualche modo li prepara nel profondo del cuore. E ancora: tu vuoi che io non mi guardi solo dalla calunnia e dalla falsità, ma anche da ogni parola leggera e offensiva.
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* Nella Settimana eucaristica (24 febbraio - 2 marzo,) sabato 1°marzo è prevista la S.Messa con l’unzione dei malati alle ore 16.30.. (Non c’è la messa delle 18.00). E’ necessario dare l’adesione.

*Domenica 2 marzo (conclusione della Settimana euc.) le Messe avranno il seguente orario: 8.00 / 10.30 / 19.00. Dopo la S.Messa, in accordo con il Consiglio pastorale parr. si è pensato di organizzare un pranzo in salone, durante il quale saranno disponibili, per il servizio, alcuni adolescenti.
 L’iscrizione al pranzo partirà dalla prossima domenica…