Via Mantova, 44- 37019 Peschiera (d.G.). Tel. 045.75. 51.400 parroco: don Attilio Bonato (ottobre 2009).
sabato 26 luglio 2014
GREST 2014
Venerdì 27 abbiamo concluso
felicemente il Grest 2014, con la bella serata finale…
Un grazie
sincero ai ragazzi e alle loro famiglie che ci hanno dato fiducia e hanno
collaborato alla riuscita di questa iniziativa che, anche quest’ anno siamo
riusciti a realizzare, nonostante il timore iniziale.
Un grazie
particolare a Luca di Bussolengo (parrocchia di S,Maria Maggiore) che ha svolto
il ruolo di animatore responsabile nelle ultime tre settimane.
Un grazie
grande-grande ai giovani animatori che si sono impegnati nel loro servizio per seguire le iniziative
proposte. Un
ringraziamento a tutte le altre persone che hanno dato una mano, in vario modo,
anche nelle attività più semplici che sono, comunque importanti e necessarie
(pulizia degli ambienti, preparazione della merenda e dei pasti durante le
gite… aiuto nei lavoretti di laboratorio ecc…)…
Ed ora… le foto di alcuni momenti significativi della serata finale !sabato 19 luglio 2014
20 luglio 2014
16a domenica tempo ordinario
calendario
liturgico
21 - Lunedì - 16.a Tempo Ordinario
-A chi cammina per la retta via,
mostrerò la salvezza di Dio
Liturgia: Mi 6,1-4.6-8; Sal 49; Mt 12,38-42
22 - Martedì - 16.a Tempo Ordinario - S. Maria Maddalena (m) - [
Ha sete di te, Signore, l'anima mia
Liturgia: Ct 3,1 - 4a opp. 2Cor
5,14-17; Sal 62;
Gv 20,1-2.11-18
23 - Mercoledì - 16.a Tempo Ordinario - S. Brigida, patrona d’Europa (f) –
Benedirò il Signore in ogni tempo
Liturgia: Gal 2,19-20; Sal 33; Gv
15,1-8
24 - Giovedì - 16.a Tempo Ordinario -
E' in te,
Signore, la sorgente della vita
Liturgia: Ger 2,1-3.7-8.12-13; Sal 35;
Mt 13,10-17
25 - Venerdì - 16.a Tempo Ordinario - S. GIACOMO (f) –
Chi semina nelle lacrime mieterà
nella gioia
Liturgia: 2Cor 4,7-15; Sal 125; Mt 20,20-28
26 - Sabato - 16.a Tempo Ordinario - Ss. Gioacchino e Anna (m) - [P]
Il Signore gli darà il trono di
Davide suo padre
Liturgia: Sir 44,1.10-15; Sal 131; Mt 13,16-17
……………………………………………………………………………
Letture della 16a domenica - anno A
Dal libro della Sapienza
Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di
tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La
tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di
tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede
nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la
conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta
indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire
hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai
tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla
nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo
Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori
sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i
disegni di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il
regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo
al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche
la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero:
“Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la
zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli
dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda
che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate
che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della
mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci
per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro
un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di
senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di
tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto
e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra
i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al
lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu
tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non
parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto
per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose
nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in
casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola
della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il
Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno.
La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il
diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come
dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla
fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali
raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono
iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di
denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi
ha orecchi, ascolti!»
preghiera
Viene dapprima lo sconcerto davanti alla brutta
sorpresa: com'è possibile che il male si sia insinuato nella nostra comunità,
che abbia attecchito nella nostra famiglia, che sia cresciuto nei luoghi in cui
lavoriamo, studiamo, ci troviamo insieme? E poi la determinazione che sembra la risposta
più adeguata: strappare via subito la zizzania, fare piazza pulita,impedire che cresca,
anche a costo di togliere di mezzo qualche piantina buona!
Tu, Gesù, non sei d 'accordo con questa logica
interventista.
Ci chiedi di pazientare per poter distinguere bene, senza
commettere errori madornali. Tu ci domandi di attendere perché il giudizio
spetta
solo a Dio, il Padre tuo, e comunque c'è un tempo
prezioso in cui tutti hanno la possibilità di convertirsi, di
cambiare vita.
Tu sei mite e misericordioso e quindi non puoi
condividere un giudizio affrettato, una sentenza perentoria,una giustizia sommaria.
Verrà, è certo, il giorno del giudizio, ma, fino ad allora, tu offri ad ognuno un tempo di grazia per ravvedersi
avvisi
Inizia l’ultima settimana del
Grest. Venerdì 25 alle ore 20.30, ci
sarà la festa conclusiva, alla quale sono invitati i genitori ( i nonni e gli
amici..) dei ragazzi…
Sabato 26 alle ore 21.00 (Cortile dell’Artigl. Porta
Verona)
Spettacolo
musicale, organizzato dall’AIDO di Peschiera
Dal titolo “La passione di Maria” (lauda
francescana di Jacopone
da Todi).
sabato 12 luglio 2014
13 luglio 2014
13-19
luglio 2014 - 15a domenica tempo ordinario
calendario
liturgico
14 - Lunedì - 15.a Tempo Ordinario – S. Camillo de Lellis
(mf) - A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio.
Liturgia:
Is 1,10-17; Sal 49; Mt 10,34 - 11,1 –
15 - Martedì - 15.a Tempo Ordinario - S. Bonaventura (m)
Dio ha fondato la sua città per sempre
Liturgia: Is 7,1-9; Sal 47; Mt
11,20-24 –
16 - Mercoledì - 15.a Tempo Ordinario -
Il Signore non
respinge il suo popolo
Liturgia: Is 10,5-7.13-16; Sal 93; Mt 11,25-27
–
17 - Giovedì - 15.a Tempo Ordinario. Il Signore dal
cielo ha guardato la terra
Liturgia: Is 26,7-9.12.16-19; Sal 101;
Mt 11,28-30
18 - Venerdì - 15.a Tempo Ordinario -Tu, Signore, hai
preservato la mia vita dalla fossa della distruzione
Liturgia: Is
38,1-6.21-22.7-8; Cant. Is 38,10-12.16; Mt 12,1-8
19 - Sabato - 15.a Tempo Ordinario -
Non dimenticare i
poveri, Signore!
Liturgia: Mi 2,1-5; Sal 9; Mt 12,14-21
……………………………………………………………………………
La ditta incaricata ha quasi completato, con grande
soddisfazione da parte nostra, la tinteggiatura interna della chiesa. Restano
le stanze vicine: sacrestia, corridoio adiacente e stanza superiore…….
la parete di fondo dopo la tinteggiatura...…………………………………………………………………………… |
Dal libro del profeta Isaìa
Così
dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi
ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta
germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà
della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza
effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui
l’ho mandata».
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, ritengo che
le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che
sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa
verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta
alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha
sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla
schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di
Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie
del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie
dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la
redenzione del nostro corpo.
Dal Vangelo
secondo Matteo
il seminatore.: Van Gogh |
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò
attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre
tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con
parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una
parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra
parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito,
perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non
avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la
soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento,
il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
preghiera
Liberami, o Signore dal considerarmi orgoglioso e sapiente,
in modo che io provi la sete
della tua parola. Liberami dal facile desiderio di cambiare modo di vivere lasciando
tutto come prima.
Liberami, o Signore, dal dirti “sì”, ora e qui, e poi fare “no”
appena sono nella strada. Liberami dalla tentazione di non
comunicare agli altri la tua parola, soffocandola così dentro di me.
Fa' di me, o Signore, un campo aperto ed arato
ove la tua parola creativa cresce producendo nelle opere
il massimo rendimento.
Fa' di me, o Signore, una persona
posseduta dalla tua parola
così da camminare sempre a te vicino, con te nel cuore, sorridendo alla
vita,
malgrado tutto. Amen.
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