sabato 26 luglio 2014

AscoltarTi è una festa - XVII DomenicaTempoOrdinario

GREST 2014

Venerdì 27 abbiamo concluso felicemente il Grest 2014, con la bella serata finale…
Un grazie sincero ai ragazzi e alle loro famiglie che ci hanno dato fiducia e hanno collaborato alla riuscita di questa iniziativa che, anche quest’ anno siamo riusciti a realizzare, nonostante il timore iniziale.
Un grazie particolare a Luca di Bussolengo (parrocchia di S,Maria Maggiore) che ha svolto il ruolo di animatore responsabile nelle ultime tre settimane.
Un grazie grande-grande  ai giovani  animatori che si sono impegnati nel loro servizio per seguire le iniziative proposte. Un ringraziamento a tutte le altre persone che hanno dato una mano, in vario modo, anche nelle attività più semplici che sono, comunque importanti e necessarie (pulizia degli ambienti, preparazione della merenda e dei pasti durante le gite… aiuto nei lavoretti di laboratorio ecc…)…
Ed ora… le foto di alcuni momenti significativi della serata finale !





















sabato 19 luglio 2014

AscoltarTi è una festa - XVI Domenica del Tempo Ordinario

20 luglio 2014

16a domenica tempo ordinario
calendario liturgico

21 - Lunedì - 16.a Tempo Ordinario
-A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio
Liturgia: Mi 6,1-4.6-8; Sal 49; Mt 12,38-42
22 - Martedì - 16.a Tempo Ordinario - S. Maria Maddalena (m) - [
Ha sete di te, Signore, l'anima mia
Liturgia: Ct 3,1 - 4a opp. 2Cor 5,14-17; Sal 62;
Gv 20,1-2.11-18
23 - Mercoledì - 16.a Tempo Ordinario - S. Brigida, patrona d’Europa (f) –
Benedirò il Signore in ogni tempo
Liturgia: Gal 2,19-20; Sal 33; Gv 15,1-8
24 - Giovedì - 16.a Tempo Ordinario - 
E' in te, Signore, la sorgente della vita
Liturgia: Ger 2,1-3.7-8.12-13; Sal 35; Mt 13,10-17
25 - Venerdì - 16.a Tempo Ordinario - S. GIACOMO (f) –

   Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia
Liturgia: 2Cor 4,7-15; Sal 125; Mt 20,20-28
26 - Sabato - 16.a Tempo Ordinario - Ss. Gioacchino e Anna (m) - [P]
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre
Liturgia: Sir 44,1.10-15; Sal 131; Mt 13,16-17

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Letture della 16a domenica - anno A
Dal libro della Sapienza



Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 



Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo



In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!»
preghiera

Viene dapprima lo sconcerto davanti alla brutta sorpresa: com'è possibile che il male si sia insinuato nella nostra comunità, che abbia attecchito nella nostra famiglia, che sia cresciuto nei luoghi in cui lavoriamo, studiamo, ci troviamo insieme?  E poi la determinazione che sembra la risposta più adeguata: strappare via subito la zizzania, fare piazza pulita,impedire che cresca,  anche a costo di togliere di mezzo qualche piantina buona!
Tu, Gesù, non sei d 'accordo con questa logica interventista.
Ci chiedi di pazientare per poter distinguere bene, senza commettere errori madornali. Tu ci domandi di attendere perché il giudizio spetta
solo a Dio, il Padre tuo, e comunque c'è un tempo prezioso in cui tutti hanno la possibilità di convertirsi, di cambiare vita.
Tu sei mite e misericordioso e quindi non puoi condividere un giudizio affrettato, una sentenza perentoria,una giustizia sommaria. Verrà, è certo, il giorno del giudizio, ma, fino ad allora, tu offri  ad ognuno un tempo  di grazia per ravvedersi

avvisi

Inizia l’ultima settimana del Grest. Venerdì 25 alle ore 20.30, ci sarà la festa conclusiva, alla quale sono invitati i genitori ( i nonni e gli amici..)  dei ragazzi…

Sabato 26 alle ore 21.00 (Cortile dell’Artigl. Porta Verona)
Spettacolo musicale, organizzato dall’AIDO di Peschiera
Dal titolo “La passione di Maria” (lauda francescana di Jacopone
da Todi).



sabato 12 luglio 2014

AscoltarTi è una festa - XV Domenica del Tempo Ordinario

13 luglio 2014

13-19 luglio 2014 - 15a domenica tempo ordinario
calendario liturgico

14 - Lunedì - 15.a Tempo Ordinario – S. Camillo de Lellis (mf) - A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio.
Liturgia: Is 1,10-17; Sal 49; Mt 10,34 - 11,1 –
15 - Martedì - 15.a Tempo Ordinario - S. Bonaventura (m)
Dio ha fondato la sua città per sempre
Liturgia: Is 7,1-9; Sal 47; Mt 11,20-24 –
16 - Mercoledì - 15.a Tempo Ordinario -
Il Signore non respinge il suo popolo
Liturgia: Is 10,5-7.13-16; Sal 93; Mt 11,25-27 –
17 - Giovedì - 15.a Tempo Ordinario. Il Signore dal cielo ha guardato la terra

Liturgia: Is 26,7-9.12.16-19; Sal 101; Mt 11,28-30
18 - Venerdì - 15.a Tempo Ordinario -Tu, Signore, hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione
Liturgia: Is 38,1-6.21-22.7-8; Cant. Is 38,10-12.16; Mt 12,1-8
19 - Sabato - 15.a Tempo Ordinario - 
Non dimenticare i poveri, Signore!
Liturgia: Mi 2,1-5; Sal 9; Mt 12,14-21
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La ditta incaricata ha quasi completato, con grande soddisfazione da parte nostra, la tinteggiatura interna della chiesa. Restano le stanze vicine: sacrestia, corridoio adiacente e stanza superiore…….
la parete di fondo dopo la tinteggiatura...……………………………………………………………………………
Dal libro del profeta Isaìa


Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 


Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. 
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Dal Vangelo secondo Matteo


il seminatore.: Van Gogh
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».


 preghiera
Liberami, o Signore dal considerarmi orgoglioso e sapiente,
in modo che io provi  la sete della tua parola. Liberami dal facile desiderio di cambiare modo di vivere lasciando tutto come prima.
Liberami, o Signore, dal dirti “sì”, ora e qui, e poi fare “no”
appena sono nella strada.  Liberami dalla tentazione di non comunicare agli altri la tua parola, soffocandola così dentro di me.
Fa' di me, o Signore, un campo aperto ed arato
ove la tua parola creativa cresce producendo nelle opere
il massimo rendimento.
Fa' di me, o Signore, una persona  posseduta dalla tua parola
così da camminare sempre a te vicino, con te nel cuore, sorridendo alla vita,

malgrado tutto. Amen.