venerdì 25 ottobre 2013

Gita a Siena e S.Gimignano




Monteriggioni, un borgo medioevale a 12 Km da Siena ..
noi a Monteriggioni.....
Alcuni scorci della magnifica città di Siena...






un soffitto dipinto nella via verso Piazza del Campo

un soffitto dipinto nella via verso Piazza del Campo

la "lupa senese.."


un cortiletto con il pozzo
...siamo noi...


un cortiletto con il pozzo (particolare)





Duomo (interno)
Il magnifico pavimento del Duomo di Siena...


Sibille, storie bibliche, virtù e allegorie varie compongono il tessuto narrativo di quel capolavoro intarsiato di marmo e graffiti che è il pavimento del Duomo di Siena. Ciò che impressiona all’istante è la sua vastità. Si estende per tutta l’ampiezza della cattedrale non lasciando tregua all’impazienza dell’ammiratore insaziabile. Questo incredibile progetto ha richiesto due secoli per la completa realizzazione. Un’impresa durata 200 anni (e protrattasi fino all’Ottocento per interventi di rinnovo e restauri vari) non può che suscitare ammirazione  – è nota l’entusiastica definizione di Giorgio Vasari come il “più bello, grande e magnifico che mai fosse stato fatto” – anche tra i profani. Diverse tecniche si sono succedute in corso d’opera e dal più semplice “graffito”, ovvero il riempimento con bitume di solchi e fori praticate nelle tavole marmoree , si è passati all’intarsio di marmi policromi fino alla tecnica del “commesso” marmoreo.
la ruota della fortuna


la strage degli innocenti

cappella votiva

la cupola..



Natività
il pulpito di Nicola Pisano
il pulpito di Nicola Pisano (particolare)

il pulpito di Nicola Pisano (particolare)

le quattro virtù cardinali... (sul pavimento)

Fortezza, Giustizia, Misericordia, Prudenza e Temperanza. Ognuna è inserita
in una cornice, fatta da una raggiera di archetti ogivali trilobati, e risalta sullo sfondo
di marmo nero. Attorno ad esse si trovano motivi geometrici a effetto ottico.

La Fortezza. È rappresentata come una donna che indossa un’armatura necessaria per il combattimento contro il male e il conseguimento del bene. Regge in mano uno scettro, simbolo della nobiltà di chi esercita questa virtù. In genere nelle rappresentazioni della virtù compare anche la colonna che sostiene chi vuole essere forte.
La Giustizia tiene in mano il globo, mentre nell’altra regge una spada con la quale applica in modo imparziale le sentenza. Al posto del globo molto più frequentemente si trova la bilancia, simbolo di equità.
La Temperanza è simboleggiata da una donna che stempera il vino con l’acqua.
La Prudenza regge un serpente. Anche questo attributo deriva dalla Sacra Scrittura e precisamente dal passo evangelico di Matteo dove Gesù afferma: “Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe” (Mt)

la prudenza

la temperanza
la giustizia

la fortezza







la cappella Piccolomini












la facciata del Duomo






 Piazza del Campo



al chiarore  della luna..